Musica | Mare di plastica: La canzone per i F4F del “Bimbo Ragno”
Il 22 aprile 2020 si è celebrata in tutto il mondo La giornata mondiale della Terra. In piena quarantena un artista ventiquattrenne di Roma ha messo a disposizione su TikTok la sua canzone “Mare di plastica” dedicata al cambiamento climatico della durata di un minuto (il massimo concesso dal social network cinese per i suoi video), affinché chi lo segue possa utilizzarlo per fare dei video volti a sensibilizzare sulle problematiche ambientali.
Il giovane artista è Alex Polidori (classe 1995), voce dello Spiderman di Tom Holland nei film della saga Marvel Cinematic Universe, personaggio amichevolmente noto noto “Bimbo Ragno” per via dal soprannome datogli dal personaggio dal personaggio di Iron Man alla sua prima apparizione.
La canzone in questione s’intitola Mare di plastica. Un brano breve che riesce a catturare lo spirito giovane e green del movimento, insistendo sull’importanza delle piccole azioni individuali per poter evitare un disastro sempre più vicino, facendo riferimento a quegli elementi che i giovani conoscono bene, quali i social network e quella cultura pop fatta di fumetti e film a cui sono molto legati.
La canzone inizia con un triste scenario, tristemente reale in molte zone del mondo. Ormai non si può più fare il bagno nel mare (così come in generale nei corsi d’acqua). « […] ora è da lui che mi devo lavare» afferma tristemente Alex. Il mare in questione non è più fatto d’acqua, bensì «di lacrime, rifiuti tossici e anime». Le anime intrappolate nel mare tossico sono quelle di coloro che sono morte a causa sua. Una morte avvenuta fra molte lacrime che hanno contribuito ad ampliare quello stesso mare di plastica!
E di fronte a questa situazione quello che nasce in tutti i giovani è il desiderio di poter avere i poteri degli eroi con cui sono cresciuti, quelli dei fumetti e della TV: «Se fossi l’eroe di un anime [1] userei Onde Energetiche».
Molti ragazzi hanno desiderato da piccoli poter essere Goku, ed ora usare le sue onde energetiche non solo come forma di energia alternativa, e «riempire la testa vuota di coloro che dicono che non c’è una vera emergenza e che ogni protesta è solo per moda». Persone che non si rendono conto che tutta la comunità mondiale (compreso il cantante) è responsabile della situazione, e non vi sono più scuse per «giustificare le nostre stronzate!» e che Polidori sfida a provare a nuotare nel mare descritto nel primo verso (sempre ammesso che ne siano capaci, beninteso!).
Nel finale vi è lo sfogo contro la triste realtà: «Siamo in un mare di plastica. Un mare di guai!», ma le persone sono troppo prese dall’insultarsi e a coltivare odio sui social network, facendo finire il grido di aiuto del pianeta «fra i messaggi spam!».
Questo è il mondo reale, dove non vi sono in questo mondo eroi come gli Avangers, ma il testo afferma con forza che «non ci servono». E a dirlo è (in un certo senso) proprio uno di loro.
Tocca quindi al singolo individuo provare a prendere l’iniziativa, poiché «Ora è già tardi. Non esiste poi».
Un brano così corto potrà sembrare semplice ai più, ma ciò non vuol dire che non sia funzionale oltre ad evidenziare come le icone della cultura pop, possano anche svolgere una funzione diversa da quella di meri simboli consumistici: quella di essere eroi in grado di ispirare come lo furono anticamente le figure mitologiche.
Le citazioni (più o meno indirette) di due eroi contemporanei come Son Goku di Dragon Ball e Spiderman non sono certo casuali.
Ovviamente alla base vi è un discorso di popolarità: Goku simboleggia gli eroi giapponesi, mentre l’Uomo Ragno (oltre a essere doppiato dall’interprete del brano) i supereroi americani. Inoltre, sia la saga di Dragon Ball che i film sugli eroi Marvel (iniziati proprio dalla trilogia di Sam Raimi su Spiderman) sono state presenze costanti nell’immaginario infantile degli attuali adolescenti, ventenni ed (anche) trentenni.
Ma se presi nel loro contesto tali personaggi risultano essere quelli più azzeccati per sensibilizzare i ragazzi su questo tema e spingerli ad agire nel loro piccolo, senza preoccuparsi del fatto di non possedere chissà quali capacità.
Goku non è solo un genio del combattimento invincibile, preso dalla foga di voler sempre superare i propri limiti: è una persona dal carattere puro infantile che vive a stretto contatto con la natura fin dall’infanzia, e che non sopporta l’idea di vedere devastato il pianeta su cui vive. Inoltre, seppur amante delle lotte, non cerca mai di distruggere i suoi nemici: il più delle volte a trasformarli in suoi alleati ed amici, limitandosi a coltivare con loro una sana rivalità come artista marziale.
Allo stesso modo Spiderman viene spesso rappresentato come un liceale, ma vedere Peter Parker solo come “il più giovane degli Avangers” o un “eroe adolescente” sarebbe alquanto riduttivo. Spidey è infatti noto ai fan per definirsi l’amichevole Spiderman di quartiere. Cioè come un eroe che vive a contatto fra la gente e con la gente, e che cerca di fare la sua parte come meglio può ogni giorno, essendo ben cosciente del fatto i superpoteri creino più problemi che soluzioni.
«Un grande potere comporta grandi responsabilità». Con queste parole si chiudeva la prima storia dell’Uomo Ragno nel 1962. Parole di cui il suo attuale interprete è stato in grado di esprimere pienamente lo spirito.
[1] Il termine “anime” qui è l’abbreviazione della parola giapponese “animeshion”, utilizzata dagli appassionati per indicare i cartoni prodotti nel paese del Sol Levante.
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