Cibo finto, carne finta: il tentativo disperato dei grandi del cibo per favorire l’industrializzazione del cibo | Vandana Shiva

L’ontologia e l’ecologia del cibo

18 giugno 2019 – Il cibo non è una merce, non è una “roba” messa insieme meccanicamente e artificialmente nei laboratori e nelle fabbriche. Il cibo è vita. Il cibo contiene il contributo di tutti gli esseri che creano la rete alimentare, e contiene il potenziale per mantenere e rigenerare la rete della vita.

Il cibo ha anche il potere di causare la salute o la malattia, a seconda di come è stato coltivato e lavorato.

Il cibo è quindi la valuta corrente della rete della vita. Come un’antica Upanishad ci ricorda «Tutto è cibo, tutto è cibo di qualcos’altro».

Il buon cibo e il vero cibo sono le basi della salute.

Il cibo cattivo, il cibo industriale, il cibo falso sono alla base della malattia.

Ippocrate diceva: «Lascia che il cibo sia la tua medicina». Nell’Ayurveda, l’antica scienza della vita indiana, il cibo è chiamato sarvausadha, la medicina che cura tutte le malattie.

I sistemi alimentari industriali hanno ridotto il cibo a una merce; a «cose» che poi possono essere ricostruite in laboratorio. Nel processo sono state quasi distrutte sia la salute del pianeta sia la nostra salute.

Il 75% della distruzione planetaria del suolo, dell’acqua, della biodiversità, e il 50% delle emissioni di gas serra proviene dall’agricoltura industriale, che contribuisce anche al 75% delle malattie croniche legate al cibo. Contribuisce per il 50% dei gas serra che inducono i cambiamenti climatici. L’agricoltura chimica non restituisce materia organica e fertilità al suolo; sta, al contrario, contribuendo alla sua desertificazione. Richiede anche più acqua, poiché distrugge la naturale capacità del suolo di trattenerla.

I sistemi alimentari industriali hanno distrutto la biodiversità del pianeta sia attraverso la diffusione delle monocolture, sia attraverso l’uso di tossine e veleni che stanno uccidendo api, farfalle, insetti, uccelli, portando alla sesta estinzione di massa.

L’agricoltura «intensiva (quanto a biodiversità)» e libera da veleni, d’altra parte, produce più nutrienti per ettaro, ringiovanisce il pianeta e traccia la rotta verso l’obiettivo «Fame Zero» in tempi di cambiamenti climatici.

L’agricoltura industriale e il modello alimentare tossico sono stati promossi come l’unica risposta alla sicurezza economica e alimentare. Ciononostante, a livello globale oltre 1 miliardo di persone ha fame. Oltre 3 miliardi di persone soffrono di malattie croniche legate all’alimentazione.

L’agricoltura industriale basata su monoculture ad alta intensità di combustibili fossili usa il 75% della terra, ma produce solo il 30% del cibo che mangiamo; e allo stesso tempo piccole fattorie che promuovono la biodiversità utilizzano il 25% della terra fornendo il 70% del cibo. A questo ritmo, se la quota dell’agricoltura industriale e del cibo industriale nella nostra dieta aumenterà fino al 45%, avremo un pianeta morto. Una Terra senza vita e senza cibo.

La folle corsa verso il Cibo Finto e la Carne Falsa, ignorando la diversità dei nostri cibi e delle nostre culture alimentari, e ignorando anche il ruolo della biodiversità nel mantenere la nostra salute, è una ricetta per accelerare la distruzione del pianeta e della nostra salute.

La soia OGM [manipolata geneticamente, NdT] non è sicura né per l’ambiente né per chi la mangia

In un recente articolo, How our commitment to consumers and our planet led us to use GM soy [Come il nostro impegno verso i consumatori e il nostro pianeta ci ha portato a utilizzare la soia GM, NdT], l’autore Pat Brown, CEO [C.E.O.: Chief Executive Officer, ovvero Amministratore delegato, NdT] e fondatore di Impossible Foods [Cibo Impossibile, NdT], afferma che:

«Abbiamo cercato l’opzione più sicura e rispettosa dell’ambiente che ci consentisse di aumentare la nostra produzione e fornire l’Impossible Burger [nome commerciale del prodotto; sta per “burger impossibile”, NdT] ai consumatori, a un costo ragionevole».

Considerato il fatto che il 90% delle farfalle monarca sono scomparse a causa delle colture Roundup Ready(pronte (ready) per il raccolto (roundup), abbreviato in RR: sono colture geneticamente modificate al fine di tollerare erbicidi a base di glifosato, NdT], e stiamo vivendo quello che gli scienziati hanno definito un « insettageddon» [nel testo originale “insectageddon”, adattamento di armageddon, termine tardo-latino che – secondo il Nuovo Testamento – indica un luogo in cui tre spiriti immondi radunerebbero, alla fine dei tempi, tutti i re della Terra. L’interpretazione immediata, dato il contesto apocalittico, è che si tratti della battaglia finale tra i re della Terra e Dio, tra il Bene e il Male; una sorta di Giudizio finale, in questo caso per gli insetti, NdT], l’uso di soia OGM non rappresenta certo una «opzione ambientalmente responsabile».

Nello scrivere questo, Pat Brown dimostra di ignorare totalmente il fatto che le erbe infestanti hanno sviluppato resistenza all’RR e sono diventate delle «super-erbe» che ora richiedono erbicidi sempre più letali. Bill Gates e la DARPA [Defense Advanced Research Projects Agency statunitense, NdT] stanno addirittura chiedendo l’uso di unità genetiche per sterminare l’amaranto, un cibo sacro e nutriente in India, perché l’amaranto di Palmer è diventato una super-erba nei campi di soia RR degli Stati Uniti.

In un momento in cui in tutto il mondo il movimento per vietare gli OGM e le colture RR sta crescendo, promuovere la soia OGM come «carne finta» è fuorviante per chi se ne nutre, sia in termini di ontologia dell’hamburger, sia in termini di sicurezza.

L’Impossible Burger a base di OGM, soia cresciuta in colture RR, non è un’opzione «sicura» poiché – come hanno appena annunciato Zen Honeycutt and Moms across America [l’autore Zen Honeycutt, fondatore e direttore esecutivo di Moms Across America, NdT] –: «L’Impossible Burger è risultato positivo al glifosato. I livelli di glifosato rilevati nel burger impossibile dai laboratori dell’Health Research Institute erano 11% più alti dei Beyond Meat Burger [nome commerciale del burger vegetale prodotto dall’azienda Beyond Meat, NdT]. Il risultato totale (il glifosato e il suo abbattimento AMPA) era di 11,3 ppb. Moms Across America hanno anche provato il Beyond Meat Burger e i risultati sono stati 1 ppb.

«Siamo scioccati nello scoprire che Impossible Burger può avere livelli di residui di glifosato fino a 11 volte più alti  rispetto al Beyond Meat Burger secondo i campioni testati. Questo nuovo prodotto viene commercializzato come soluzione per un’alimentazione “sana”, mentre in realtà 11 ppb di consumo di diserbante glifosato possono essere estremamente pericolosi. Si è dimostrato che appena lo 0,1 ppb di glifosato distrugge i batteri dell’intestinl, là dove si trova molta della forza del sistema immunitario. Sono seriamente preoccupato che i consumatori siano indotti in errore a credere che Burger Impossible sia sano».

Recenti cause giudiziarie hanno mostrato i collegamenti tra RR e cancro. Con l’aumento di responsabilità legate a casi di cancro, quelli nella coltivazione di soia OGM Roundup Ready risultano essere investimenti miopi rispetto al mercato. O si spera che ingannare i consumatori possa salvare Bayer/Monsanto.

C’è un’altra confusione ontologica legata al cibo falso: mentre pretende di allontanarsi dalla carne, fare “carne finta” significa vendere prodotti a base di carne.

Pat Brown dichiara che “usiamo il lievito geneticamente modificato per produrre «heme», la molecola “magica” che fa sentire il gusto della carne come carne – e rende Impossible Burger l’unico prodotto a base vegetale che offre la deliziosa esplosione di sapore e aroma che i consumatori magiatori di carne bramano. ”Avevo pensato che la dieta a base vegetale fosse per vegani e vegetariani, non per amanti della carne”.

I Grandi del cibo e i Grandi del denaro stanno guidando la “corsa all’oro” del cibo falso

In effetti, la promozione di cibi finti sembra avere più a che fare con il dare nuova vita alla fallimentare agricoltura OGM e all’industria del Junk Food [cibo-spazzatura, NdT]; entrambe sono minacciate dall’aumento della consapevolezza e della coscienza diffusa che il cibo biologico, locale e fresco è cibo reale che rigenera il pianeta e la nostra salute. Di conseguenza, l’investimento in “aziende alimentari vegetali” è salito da circa 0 nel 2009 a $ 600 milioni nel 2018. E queste aziende cercano di più.

Pat Brown dichiara: «Se c’è una cosa che sappiamo, è che quando un’antica tecnologia non migliorabile contrasta una nuova tecnologia che è continuamente migliorabile, è solo questione di tempo prima che il gioco sia finito». Ha aggiunto, «Penso che i nostri investitori vedano questo come un’opportunità da 3 trilioni di dollari». Tutto profitti e controllo: lui, e quelli che saltano sul carro della corsa all’oro del  Cibo Finto, non hanno alcuna conoscenza o coscienza consapevole, o compassione per gli esseri viventi, per la rete della vita, né per il ruolo del cibo vivente nel tessere quella rete.

Il loro improvviso risveglio alle “diete a base vegetale”, compresa la soia OGM, è una violazione ontologica del cibo come sistema vivente che ci collega all’ecosistema e ad altri esseri; e indica anche l’ignoranza di tutta la diversità delle culture che hanno usato una varietà di piante nella loro dieta. Le scienze ecologiche si sono basate sul riconoscimento delle interconnessioni e interrelazioni tra gli esseri umani e la natura, tra diversi organismi, e all’interno di tutti i sistemi viventi, compreso il corpo umano. Quest’ultimo si è quindi evoluto come scienza ecologica e sistemica, non frammentata e riduzionista.

Le diete si sono evolute in base a vari climi e alla biodiversità locale che consentivano. La biodiversità del suolo, delle piante e del nostro microbioma intestinale è un continuum.

Nella civiltà indiana, le tecnologie sono strumenti. Gli strumenti devono essere valutati in base a criteri etici, sociali ed ecologici. Gli strumenti/le tecnologie non sono mai stati considerati come autoreferenziali. Sono stati valutati nel contesto del contributo al benessere di tutti.

Attraverso il cibo falso, l’evoluzione, la biodiversità e la rete della vita vengono ridefiniti come una “antica tecnologia non migliorabile”, ignorando tutte le sofisticate conoscenze che si sono evolute nelle diverse culture agricole e alimentari, in diversi climi ed ecosistemi, per sostenere e rinnovare la biodiversità, gli ecosistemi, la salute delle persone e del pianeta.

Il forum di Eat – che ha portato alla luce il tentativo di imporre nel mondo una dieta con alimenti-monocultura, coltivati chimicamente e lavorati in modo iper-industriale – ha una partnership, attraverso FrESH, con l’industria del “cibo spazzatura”, e grandi agenzie come Bayer, BASF, Cargill, Pepsico tra gli altri.

Il cibo falso sta quindi costruendo un secolo e mezzo di imperialismo alimentare e colonizzazione alimentare delle nostre diverse conoscenze e culture legate al cibo e al nutrirsi.

Dietro all’industria alimentare finta ci sono i Grandi del cibo e i Grandi del denaro: Bill Gates e Jeff Bezos stanno finanziando le startup.

Abbiamo bisogno di decolonizzare le nostre culture alimentari e le nostre menti dall’imperialismo alimentare.

L’occidente industriale è sempre stato arrogante, e ignorante, delle culture che ha colonizzato. Il “cibo finto” è solo l’ultimo passo in una storia di imperialismo alimentare.

Boicotta l’Impossible Burger OGM. Prepara il tofu. Cucina il Dahl

La soia è un dono dell’Asia orientale, dove è stato un alimento per millenni; ed è stata mangiata solo come cibo fermentato per rimuovere i suoi fattori anti-nutritivi. Ma recentemente, la soia OGM ha creato un imperialismo della soia, distruggendo la diversità delle piante. La soia prosegue la distruzione della diversità dei ricchi oli commestibili e delle proteine vegetali dei dahl indiani che abbiamo documentato.

Le donne dei quartieri poveri dell’India mi hanno chiesto di riportare la nostra senape quando l’olio di soia OGM ha iniziato a essere scaricato in India, e gli olii locali e le unità di spremitura a freddo nei villaggi sono stati resi illegali. Fu allora che iniziammo il «sarson (senape) satyagraha», per difendere i nostri sani olii spremuti a freddo dall’invasione di olio di soia OGM estratto con l’esano. L’esano è una neurotossina.

Mentre i contadini indiani sapevano che i legumi fissano l’azoto, l’ovest stava industrializzando l’agricoltura basata sull’azoto sintetico che contribuisce ai gas serra, alle zone morte nell’oceano e ai terreni morti. Mentre noi mangiavamo una varietà di “dahl” nel nostro quotidiano “dahl roti”, i colonizzatori britannici, che non avevano idea della ricchezza del valore nutritivo dei legumi, li ridussero a cibo animale. […]

Siamo sul precipizio di un’emergenza planetaria, un’emergenza sanitaria, una crisi dei mezzi di sussistenza degli agricoltori. Il cibo falso accelera la corsa al collasso. Il vero cibo ci dà la possibilità di ringiovanire la Terra, le nostre economie alimentari, la sovranità alimentare e le culture alimentari. Attraverso il cibo reale possiamo decolonizzare le nostre culture alimentari e la nostra coscienza. Possiamo ricordare che il cibo è vivo e ci dà la vita.


Membro di TRANSCEND, la professoressa Vandana Shiva è un fisico, un’ecofemminista, una filosofa, un’attivista e l’autrice di oltre 20 libri e 500 articoli. È fondatrice della Research Foundation for Science, Technology and Ecology, ha promosso campagne per la biodiversità e la conservazione, e per i diritti degli agricoltori, vincendo il Right Livelihood Award [Premio Nobel alternativo] nel 1993. È direttore esecutivo del Navdanya Trust.

Fonte: independentsciencenews.org

TRANSCEND MEMBERS, 24 Jun 2019 | Dr Vandana Shiva | Independent Science News – TRANSCEND Media Service

Titolo originale: Fake Food, Fake Meat: Big Food’s Desperate Attempt to Further the Industrialisation of Food

Traduzione di Cinzia Picchioni per il Centro Studi Sereno Regis

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