La violenza e Montaigne. Storia di un problema filosofico | Segnalazione redazionale

Federico Baglivo, La violenza e Montaigne. Storia di un problema filosofico, Mimesis, Milano 2018, pp. 430, € 34,00

L’opera di Michel de Montaigne (1533-1592) segna il germogliare della riflessione filosofica moderna sulla soggettività. Ma nei Saggi, scritti in un frangente tra i più cupi e violenti della storia europea, è anche possibile scorgere un percorso parallelo, volto all’individuazione dei fondamenti pacifici dei rapporti umani.

Attraverso l’analisi della storiografia, la precisa contestualizzazione del processo di elaborazione dei Saggi e soffermandosi estesamente sulle categorie di scetticismo, tolleranza e pluralismo che strutturano il suo discorso filosofico, questo libro descrive il legame di Montaigne con la violenza e il progetto educativo e culturale da lui elaborato per cercare di arginarla.

Sullo sfondo delle grandi questioni dell’epoca – di ordine politico-militare e giuridico, culturale e pedagogico – viene così definendosi il profilo di un pensatore che, in continuo dialogo con la tradizione classica e rinascimentale, ha cercato di rifondare un ideale di umanità morale che non deve essere considerato perduto.

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