Ivrea: La mozione sull’accoglienza rifugiati non è stata approvata | Pierangelo Monti

Il Consiglio Comunale di Ivrea non ha approvato la mozione presentata dai consiglieri di minoranza Perinetti e Comotto, sull’accoglienza dei richiedenti asilo.

Solo i consiglieri di minoranza hanno votato a favore, quelli di maggioranza e il sindaco si sono astenuti. E questo nonostante la mozione sia stata presentata con tanta moderazione, evitando riferimenti alla politica governativa in materia di migranti e sottolineando che la mozione intende solo impegnare l’amministrazione comunale a rinnovare gli accordi con la prefettura e il Consorzio INRETE per i Centri di Accoglienza Straordinaria e per il progetto SPRAR.

Neanche questo semplice impegno va bene alla amministrazione di Ivrea. A parlare per la maggioranza è stata solo la consigliera leghista Anna Bono, la quale non approva la mozione perchè si pronuncia per la continuazione di progetti che potranno presto cambiare con il nuovo governo italiano. Ha ammesso che è un dovere il soccorso ai profughi, ma non ha detto come si dovrebbe poi fare con loro.

Anche il Sindaco è intervenuto per ultimo, per spiegare la sua astensione al voto, sofferta perchè contraria alla sua coscienza, scelta per non rompere con gli altri esponenti di maggioranza.

La mozione è stata pensata dopo il presidio del 27 agosto davanti al Municipio, che ha visto tanti cittadini manifestare in opposizione alla politica del Ministro degli interni, di respingimento degli stranieri dal sud del mondo e dopo la lettera al sindaco e al presidente del consiglio comunale, firmata da 310 cittadini al presidio e 100 parrocchiani di S. Lorenzo.

Ma di questo presidio nessuno ha parlato.

Il Sindaco Sertoli e il Presidente del Consiglio Borla, all’incontro del 5 settembre, ci avevano illusi sulla continuità con la tradizione di apertura della Città di Ivrea verso gli stranieri. Ora abbiamo la conferma che veramente la politica in Ivrea è cambiata. Le mozioni sui temi sociali stimolate o presentate dalle organizzazioni di volontariato faranno fatica ad essere approvate da chi governa la città.

Le nostre associazioni continueranno il loro impegno, sapendo di trovare nell’amministrazione comunale un ostacolo anziché un sostegno.

Intanto, ieri, 20 settembre, nel discorso ai partecipanti, ricevuti in udienza, alla Conferenza internazionale su «Xenofobia, razzismo e nazionalismo populista nel contesto delle migrazioni mondiali» promossa a Roma dal Dicastero vaticano per lo Sviluppo umano integrale, papa Francesco ha detto:

«Viviamo tempi in cui sembrano riprendere vita e diffondersi sentimenti che a molti parevano superati». «Sentimenti di sospetto, di timore, di disprezzo e perfino di odio nei confronti di individui o gruppi giudicati diversi in ragione della loro appartenenza etnica, nazionale o religiosa e, in quanto tali, ritenuti non abbastanza degni di partecipare pienamente alla vita della società». «Questi sentimenti, poi – ha aggiunto -, troppo spesso ispirano veri e propri atti di intolleranza, discriminazione o esclusione».

I rappresentanti delle associazioni promotrici del presidio “Non in nome mio” e della lettera a Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale firmata da oltre 400 persone, contro la politica di respingimento dei migranti, portata avanti dal Ministro degli Interni del Governo italiano, hannp scritto un Comunicato relativo al Consiglio Comunale di Ivrea del 20 settembre, che non ha approvato la mozione sull’accoglienza dei richiedenti asilo.

NON IN MIO NOME

SUL RESPINGIMENTO DELLA MOZIONE MIGRANTI

Ivrea, 21 settembre 2018.

Esprimiamo profonda delusione e preoccupazione per la posizione dell’intera maggioranza, sindaco incluso, che nel Consiglio Comunale del 20 u.s. con il voto di astensione ha di fatto respinto la mozione a firma dei consiglieri Perinetti, Comotto e Ricci (consigliere di maggioranza dimessosi prima del Consiglio di giovedì), che chiedeva semplicemente l’impegno dell’esecutivo a rinnovare il Protocollo di Intesa tra la Prefettura di Torino e il Consorzio InRete e la prosecuzione dell’esperienza del progetto SPRAR, riprendendo le richieste che più di 300 cittadine e cittadini avevano presentato al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale nella lettera aperta della manifestazione NON IN MIO NOMEdel 27 agosto scorso, seguita poi da una seconda lettera firmata da un centinaio di parrocchiani di San Lorenzo.

Il Sindaco e il Presidente del Consiglio avevano manifestato apertura e condivisione nell’incontro del 6 settembre di consegna della lettera con le firme, avevamo quindi avuto la percezione che il buon senso – il protocollo con la Prefettura e lo SPRAR favoriscono il controllo degli Enti Locali – potesse prevalere sulle logiche di rifiuto dell’accoglienza radicate in una parte della maggioranza.

L’astensione della maggioranza ci porta anche a chiederci: quale posizione esprimerà il Comune di Ivrea all’assemblea dei Comuni del Consorzio InReTe, che la prossima settimana si riunirà, per discutere su come procedere nel rapporto con la Prefettura, per l’accoglienza dei richiedenti protezione? Si asterrà? Non era forse quella del Consiglio Comunale, “organo di indirizzo”, la sede adatta per confrontarsi sulla posizione che sarà espressa?

Giovedì abbiamo avuto la conferma che veramente la politica sociale a Ivrea è cambiata e temiamo che le mozioni sui temi sociali stimolate o presentate dalle associazioni impegnate sul territorio faranno fatica ad essere approvate da chi governa la città. E’ grande l’amarezza nel vedere come nessuna delle richieste rivolte con la lettera al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale sia stata accolta!

Le nostre associazioni continueranno comunque il loro impegno, consapevoli che potrebbero trovare nell’amministrazione comunale un ostacolo anziché un sostegno, ma sapendo che invece non mancherà il sostegno delle tante cittadine e cittadini che considerano doveroso e giusto non solo soccorrere ogni persona in difficoltà, ma anche accoglierla e aiutarla a integrarsi nella certezza di un reciproco vantaggio.

La prima risposta la daremo in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione del 3 ottobre. A Ivrea verrà anticipata al 1° ottobre, con corteo silenzioso per la città e tavola rotonda con testimonianze di viaggio di alcuni richiedenti asilo ospiti in città e di operatori di Medici Senza Frontiere che hanno partecipato ad operazioni di salvataggio.

Promotori e sostenitori dell’iniziativa: ANPI, Acmos, Agathon, Albero della Speranza, Associazione Mastro Pietro, Associazione Rosse Torri, Centro Documentazione Pace, Centro Gandhi, CGIL Ivrea e Canavese, Circolo PD di Banchette Pavone, Circolo PD di Ivrea e Cascinette, Circolo Rifondazione Comunista Ivrea, Cooperativa Mary Poppins, Comunità del Castello di Albiano, Ecoredia, Equality APS, Fiom-Cgil Ivrea, Fondazione Benvenuti in Italia, Fraternità di Lessolo, Good Samaritan, Il sogno di Tsige, Libera Ivrea e Canavese, Legambiente Dora Baltea, Mdp Art. 1 Ivrea, MIR Ivrea, Osservatorio migranti, Potere al Popolo, Sinistra Italiana, ViviamoIvrea, ZAC!

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