25 aprile e 1 maggio contro tutte le guerre e i terrorismi

Il coordinamento torinese contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi, nato un anno fa dall’appello, sottoscritto da più di 60 associazioni, per l’approvazione e la ratifica da parte dell’Italia del Trattato ONU che mette al bando le armi nucleari, partecipa alle manifestazioni del 25 aprile e del 1° maggio perché convinto che oggi la liberazione dalla dittatura e la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici per i propri diritti si sostanzia con la richiesta di una politica di pace giusta ed esigendo il disarmo nucleare e il superamento di tutte le politiche di guerra.

La pace, l’affermazione dei diritti di tutti, in una società tollerante e pluralista che bandisca una volta per tutte la guerra e ogni forma di violenza, era l’obiettivo dei giovani migliori che avevano scelto di resistere al fascismo.

Da decenni la guerra è invece rientrata nella storia, conducendo aduna specie di assuefazione. Noi vogliamo coltivare la speranza e ribadire l’impegno per una pace giusta che cacci la guerra fuori dalla storia. Esso si sostanzia in alcuni obiettivi:

  • ottenere il ‘cessate il fuoco’ in Siria. Il popolo siriano patisce una guerra civile crudele da 7 anni; i continui interventi “stranieri” hanno sempre aggravato la situazione e aumentato le sofferenze delle e dei siriani. Occorre invertire la situazione: solo con una conferenza di pace cui partecipino tutti i protagonisti si può uscire da quell’inferno, proteggere la popolazione civile, fermare l’oppressione e l’occupazione;
  • l’ONU è l’unica istituzione delegata a parlare a nome della comunità internazionale; siamo coscienti che oggi è incapace di assolvere questa funzione, ciò per responsabilità delle grandi potenze che ne hanno minato l’autorità e ne paralizzano l’attività con i veti incrociati. Ciononostante ribadiamo che solo ripristinando la centralità dell’ONU si può ripristinare la legalità internazionale; azioni militari unilaterali sono illegali e il nostro governo, in ossequio all’art 11 della Costituzione non può e non deve avvallarle né esserne in alcun modo complice;
  • va fermato il commercio di armi, bloccate le vendite a chi è in guerra, in cui anche l’Italia è implicata. Ora, subito.
  • in una situazione che si fa sempre più pericolosa, risulta di particolare urgenza il disarmo nucleare totale. Chiediamo che l’Italia ratifichi il Trattato ONU del 7 luglio 2017 che mette al bando le armi nucleari e chiediamo che rimuova i 70 ordigni USA dal nostro territorio. La fedeltà all’ONU viene prima ed è al di sopra della fedeltà atlantica!

Dimostriamo la nostra volontà di pace con gesti semplici e personali, che si trasformino in espressioni di volontà collettiva contro le guerre e contro la produzione e la vendita delle armi.

– Appendiamo le bandiere della pace alle finestre

– Mettiamo un nastro bianco della nonviolenza

Firmiamo le cartoline per la ratifica del trattato rivolgendoci ai banchetti presenti in piazza Castello il 24 aprile la sera e il 1 maggio al mattino, in piazza Arbarello il 25 aprile al pomeriggio.


Coordinamento di cittadini, associazioni, enti e istituzioni locali contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi
c/o Movimento Internazionale della Riconciliazione–Movimento Nonviolento Piemonte e Valle D’Aosta
via Garibaldi, 13 – 10122 Torino – Tel. +39.011532824 – Fax +39.0115158000 – [email protected]

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