Verso la produzione e l’uso nonviolento delle tecnologie informatiche

Elena Camino

I primi approcci alla ‘slow tech’

Da qualche tempo si è sviluppato all’interno del CSSR un interesse verso il ruolo, le potenzialità, i rischi che le tecnologie informatiche presentano alla società civile e in particolare ai giovani.

Sono stati organizzati alcuni incontri a invito, e pubblicati brevi interventi:

Elena Camino Luci e ombre della tecnologia informatica. 21 dicembre 2016
https://serenoregis.org/2016/12/21/luci-e-ombre-della-tecnologia-informatica-elena-camino/

Norberto Patrignani. Slow tech: per un’informatica buona, pulita e giusta, 28 marzo 2017 https://serenoregis.org/evento/slow-tech-per-uninformatica-buona-pulita-e-giusta/

Elena Camino. Quale sostenibilità per il mondo virtuale? 7 giugno 2017
https://serenoregis.org/2017/06/07/quale-sostenibilita-per-il-mondo-virtuale-elena-camino/

Norberto Patrignani. Don Milani al tempo dell’Infosfera, 24 ottobre 2017
https://serenoregis.org/2017/10/24/don-milani-al-tempo-dellinfosfera-norberto-patrignani/

Il Prof Patrignani, docente di Computer Ethics presso il Politecnico di Torino, ha messo a disposizione le presentazioni che ha illustrato durante gli incontri al CSSR, che sono accessibili al link
http://drive.google.com/drive/folders/0BwT3nbhHTuHtcTdGYnFJMGgwaHc

Intanto si lavora su ‘cyberbullismo’ e ‘hate speech’

Nel frattempo un gruppo di lavoro, coordinato da Ilaria Zomer e da alcuni giovani (del servizio civile, del volontariato internazionale e volontari), ha sviluppato percorsi educativi con studenti di scuola secondaria, utilizzando la metodologia della peer education, su temi particolarmente delicati – come l’odio in rete. Sono stati coinvolti finora centinaia di giovani, che a loro volta possono svolgere un ruolo educativo per compagni e compagne più giovani. (https://serenoregis.org/archivio/ed/cyberbullismo/ – https://serenoregis.org/archivio/ed/hatespeech/)

Dati già noti e recenti inquietanti notizie

Sinergie e collusioni tra la ricerca e le applicazioni informatiche in campo civile e in campo militare militare sono note da molto tempo. Più recente è la presa di coscienza dell’interesse, condiviso dalle grandi multinazionali dell’informatica e del commercio, di ottenere i dati degli utenti per vari scopi (dal conoscerne gusti e orientamenti politici, alla possibilità di manipolarne idee e scelte). Il rischio che ciò comporta per la democrazia è sempre più alto.

Per un’informatica buona, pulita e giusta

Tutti gli aspetti dell’infosfera in cui siamo ormai inclusi hanno caratteristiche che possono essere analizzate da un punto di vista ‘nonviolento’: come ci ricorda Norberto, “la Rete, il Cyberspazio, Internet, il Web, l’Infosfera, sono nati come grande strumenti di accessibilità, è dunque nostro dovere cercare di mantenerli come tali, parlando sulla base di dati accertati, con l’obbligo della verità e dell’etica, provando a utilizzare la rete come strumento di pace”.

A questo si aggiunge la preoccupazione e l’opportunità di realizzare un ‘ciclo di vita’ degli strumenti informatici che sia ambientamente sostenibile, quindi che non esaurisca risorse naturali né produca rifiuti inquinanti; che sia socialmente equo, quindi non produca situazioni di sfruttamento e schiavitù nelle persone; che offra pari opportunità a chiunque, indipendentemente dalle condizioni economiche e dalle situazioni geografiche.

Un gruppo di ricerca, riflessione e azione

Si è da poco costituito presso il CSSR, in via informale, un gruppo di persone interessate a riflettere insieme sui temi sopra accennati, che si propone di mettere in luce le complesse reti di relazione tra i vari aspetti dell’infosfera e la società civile: le attività produttive, lo sviluppo dei giovani, le implicazioni ambientali…

Messa a fuoco una prima mappa concettuale, si procederà ad approfondire –secondo le varie competenze e priorità presenti – temi diversi, con l’obiettivo di coinvolgere un numero crescente di parsone e gruppi ad agire con consapevolezza nella grande rete informatica globale, riconoscendone e privilegiandone le potenzialità nonviolente.

Daremo notizia degli incontri del gruppo ‘SLOW TECH’ sul sito del CSSR.

Per info: elena camino ([email protected])

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