Uccellini di Surura | Gianni D’Elia

IMG_20171027_114753Cielo terso palestinese
terra rossa di sassi e radi cespugli,
giovani ulivi testardi.
Furia di giovani coloni
ora placata,
il cane minaccioso arretra;
donne, ragazzi, vecchi rifiatano
della loro ira
antica. 

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 Uccellini di Surura
battono le alette
fin dentro la grotta.
Volate su questo luogo
che rinasce,
pietra su pietra,
sumud* sempre
per esistere qui
dove c’era mio padre e il padre di mio padre.
Uccellino sei volato via,
la pietra ora è nuda.
Apri le tue alette
vola alto libero
sumud sempre
ovunque
tieni.


Note

uccellini

si tratta di due piccoli uccellini (nella foto) che svolazzavano intorno a noi mentre Hafez, uno dei leader della resistenza dei villaggi delle colline a sud di Hebron, ci raccontava della situazione dei villaggi;

Surura

è un antico sito, vicino al villaggio di Tuwani, dove fino a qualche anno fa, vivevano nelle grotte alcune famiglie, prima di essere scacciate dai coloni. Ora gli abitanti dei villaggi circostanti stanno ridando vita al luogo con la costruzione di un anfiteatro per eventi, con il recupero e il restauro di un paio di grotte per farne un luogo di accoglienza e scambi internazionali, una libreria e con la messa a dimora di giovani ulivi;

sumud

in arabo ha un significato vicino al concetto di resilienza, qualcosa che si può piegare ma non spezzare. E’ scritto con le gomme sul terreno (nella foto);

furia di coloni

quello stesso giorno, il 27 ottobre, eravamo in un campo di ulivi con una famiglia e con le volontarie di operazione colomba. All’improvviso sono scesi minacciosi dalla colonia di Ma’on 7 giovani coloni di cui un paio armati di bastone e un cane feroce che li precedeva (nella foto). Ne è nata una sassaiola soprattutto per fermare l’avanzata del cane. All’arrivo di altri abitanti del villaggio vicino i giovani si sono ritirati. Sono poi arrivati i militari e la polizia a cui, ci dicono, i coloni hanno fatto denuncia di essere stati attaccati dai palestinesi.

Interventi civili di pace

Ho scelto di raccontare di Surura perché mi è sembrato uno degli esempi incontrati piu’ belli di resistenza quotidiana all’occupazione ma anche di costruzione positiva e nonviolenta di un’alternativa possibile.

Chi volesse leggere di altri report scritti dai volontari nel mese di attività del progetto “Interventi civili di Pace in Palestina”, promosso anche dal Centro Sereno Regis, può farlo andando sul blog “Raccogliendo la pace” e sul sito del nostro centro.

27 ottobre 2017

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3 commenti
  1. Vito Di Chio
    Vito Di Chio dice:

    Caro Gianni, ci è piaciuto molto quello che hai ritto sulla realtà palestinese. Si sente la tua passione e la tua solidarietà con gli "umili" e i fattori della pace . La tua anima poetica è in quella presenza e in quel canto degli uccellini. Condividiamo con e la solidarietà per la Palestina libera. Lidia e Vito

    Rispondi

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