Donne e uomini di don Zeno | Segnalazione redazionale

Remo Rinaldi, Donne e uomini di don Zeno, Paoline, Milano 2016, pp. 272, €15,50

«I libri?
Quale libro può dirvi queste cose?
Io ho letto il creato e l’umanità.
Non ne avete più bisogno:
il libro siete voi stessi.
Sempre aperto»
F. Marinetti, L’eresia dell’amore. Conversazione con don Zeno Saltini, Borla, Roma 1999, p. 84

«Quindi non si è scritto un libro, si sono narrate delle vite. E le vite non si leggono, si meditano, si imitano, si rivivono. Con la consapevolezza che il bene si fa e si insegna meno con le parole e più con gli esempi e la testimonianza. Particolarmente oggi, nel tempo delle comunicazioni di massa, in cui siamo infastiditi, nauseati dalle troppe parole, dai troppi discorsi, dalle troppe informazioni, dai troppi documenti. Per parte mia, ringraziando i nomadelfi e tutti coloro che mi hanno aiutato, sento di dover dichiarare il mio senso di insoddisfazione per quel che ho scritto. Come se avessi dimenticato, tralasciato qualcosa; come se mi fosse sfuggito, per una mia sordità, qualcosa di estremamente difficile da afferrare e che f parte dell’essenza più profonda della storia e della realtà di Nomadelfia», pp. 19-20

Nomadelfi? Nomadelfia?

Dunque ecco, con queste due introduzioni ci sentiamo giustificati a «solo» segnalare questo libro. Perché, come avete appena letto, è meglio «vederla», Nomadelfia, che parlarne. Tanto si tralascerà sempre qualcosa…

Don Zeno Saltini ha fondato Nomadelfia nel 1948, e quello che allora era un esperimento è attivo ancora oggi. Il libro racconta gli inizi, i molti orfani di guerra, le «madri di vocazione» che si sono trovate anche con 12 figli (guardate le foto in bianco e nero al centro del libro…). Anche coppie di coniugi hanno adottato gli orfani a Nomadelfia, nel corso degli anni; è tutto narrato, con testimonianze, cronache, foto d’epoca e relative didascalie, brani di altri libri su Nomadelfia, parole di don Zeno in persona…

Se non sapete nulla di Nomadelfia leggere questo libro è una buona occasione per scoprire che là (dalla Quarta di copertina) «essere madri e padri non è un dato semplicemente biologico, ma soprattutto affettivo. A Nomadelfia donne sposate e no […] si prendono cura di bambini orfani o abbandonati e li crescono come figli propri. […] Le loro vite, il più delle volte segnate da grandi sacrifici nell’Italia del dopoguerra e dei decenni successivi, sono un prodigio discreto, che passa inosservato in mezzo al rumore del mondo dell’informazione».

Non è passato inosservato alla Biblioteca del Centro Studi Sereno Regis, dove potrete trovare il libro, prenderlo, leggerlo e riportarlo per altri/e (lunedì, mercoledì e venerdì 10-16; martedì e giovedì 12,30-18,30).

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