Trascendere le bombe atomiche | Diane Perlman
Sorprendentemente pochi sanno dello storico evento all’ONU – New York del 7 luglio 2017. È stato approvato da 122 stati un Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari. Tutti gli stati con capacità nucleare militare, i loro alleati e gran parte dei membri NATO hanno boicottato i negoziati per la bozza del Trattato di Esclusione. I Paesi Bassi erano presenti causa pressione pubblica, ma sono stati l’unico partecipante a votare contro. Singapore si è astenuto.
Il 20 settembre 2017 il trattato è stato aperto alla firma all’Assemblea Generale. Finora 53 paesi l’hanno firmato e tre l’hanno ratificato – la Santa Sede, Guyana e Thailandia. Il trattato diviene atto di diritto internazionale 90 dopo che 50 stati l’abbiano ratificato.
Essendomi procurata gli accreditamenti ONU, ho avuto l’onore di rappresentare la Rete TRANSCEND, insieme a molte ONG della società civile dedite alla causa. Ho presentato la nostra prospettiva in due eventi collaterali. Possiamo aumentare la nostra presenza per riempire un vuoto a future sessioni ONU.
il Trattato di Messa al Bando del Nucleare
Il trattato proibisce agli stati contraenti di sviluppare, collaudare, fare scorta di, produrre, possedere, trasferire, o minacciare di usare armi nucleari. Il testo completo del trattato è qui.
Dopo tre settimane di negoziati, il voto è stato seguito da una gioiosa standing ovation, vedi qui.
Delegati e rappresentanti della società civile hanno espresso reciproca gratitudine e ammirazione per l’abile conduzione di Elayne Whyte Gomez, ambasciatrice del Costa Rica all’ONU, che presiedeva. Setsuko Thurlow, sopravvissuto di Hiroshima, che ha aspettato sette decenni questo trattato, ha evocato la toccante testimonianza delle vittime dei bombardamenti atomici del 1945; qui.
Opposizione al Trattato di Messa al Bando
Immediatamente dopo il voto, USA, UK e Francia hanno emesso una Dichiarazione congiunta di rifiuto di accettazione della norma come diritto internazionale, lamentando che gran parte degli “stati affidantisi alla deterrenza nucleare non abbiano preso parte ai negoziati”. Erano tutti invitati, ma hanno scelto di boicottare. Inoltre, hanno detto che “Quest’iniziativa chiaramente misconsidera le realtà dell’ambito di sicurezza internazionale. L’accesso al trattato è incompatibile con la politica di deterrenza nucleare, che è stata essenziale al mantenimento della pace in Europa e Nord-Asia per oltre 70 anni. Una presunta messa al bando delle armi nucleari che non si occupi delle preoccupazioni di sicurezza che continuano a rendere necessarie la deterrenza nucleare non è in grado di riuscire nell’eliminazione di una sola arma nucleare e non acuirà la sicurezza di alcun paese, né la pace e la sicurezza internazionali… Questo trattato non offre soluzione alla grave minaccia costituita dal programma nucleare della Nord-Corea, né tratta altre sfide in materia di sicurezza che rendono necessaria la deterrenza nucleare. Un trattato di messa al bando rischia inoltre di minare l’architettura sicuritaria internazionale esistente che contribuisce al mantenimento della pace e della sicurezza internazionali”.
Non-proliferazione vs. Disarmo – il conflitto nucleare primario
Questa dichiarazione, ricca di possibilità di trascendimento, riflette il conflitto di decenni fra chi tende al disarmo e chi tende alla non-proliferazione e alla deterrenza. Aldilà di una logica contorta, contiene alcune verità.
La credenza semplicistica nella deterrenza manca di considerare le condizioni in cui potrebbe incepparsi e guizzare in una dinamica a spirale di proliferazione. L’ex-segretario alla Difesa Robert MacNamara diceva che siamo sopravvissuti alla Guerra Fredda per “fortunas ammutolita”.Ci sono stati molti casi salvati per il rotto della cuffia e adesso siamo a un nuovo limite d’azzardo. Lo psicologo politico Richard Ned Lebow ha osservato che “… la deterrenza può provocare proprio il comportamento che cerca di evitare”.
Dicono: ”Questo trattato non offre soluzione alla grave minaccia costituita dal programma nucleare della Nord-Corea”. Ma neppure il loro approccio. Hanno ragione di dire che il Trattato “non tratta altre sfide inerenti alla sicurezza”, poiché ne elimina solo i sintomi , le armi – il che è noto come cambiamento di prim’ordine. Può aiutare l’approccio TRANSCEND.
Né la deterrenza né il disarmo analizzano i conflitti sottostanti, considerano quel che vogliono i contendenti, identificano obiettivi legittimi e creano una realtà rinnovatate a new reality – il che è noto come cambiamento di second’ordine.
Cerchiamo di capire alcuni elementi di fondo di questo conflitto che sta al cuore di tutti gli altri conflitti nucleari.
Evoluzione dal processo del Trattato di Non-proliferazione Nucleare (NPT)
L’NPT entrò in vigore nel 1970, sulla base di un patto di scambio: gli stati senza armamento nucleare non l’avrebbero acquisito e i cinque stati che ne erano muniti, USA, UK, Francia, Russia e Cina, promettevano che avrebbero rinunciato ai propri. L’articolo 6 stipula:
“Ciascuno dei Contrenti il Trattato s’impegna a perseguire negoziati in buona fede per misure efficaci relative alla cessazione della gara negli armamenti nucleari a data prossim e al disarmo nucleare, e a un Trattato su un disarmo generale e completo sotto stretto ed effettivo controllo internazionale”.
Ho partecipato a tutte le conferenze NPT a New York dal 2000 – tutte segnate dall’intenso conflitto fra abolizionisti e coloro convinti che i pochi potenti debbano possedere un “deterrente nucleare” per mantenere al sicuro il mondo.
Il Trattato di Messa al Bando è sorto dopo decenni di frustrazione, demoralizzazione e urgenza dovute all’inadempimento degli stati muniti di armamento nucleare nel proprio impegno da Art. 6.
Abbiamo ridotto il numero di armi nucleari da 65.000 nel 1986 a circa 15.000. I possessori nucleari hanno [peraltro] vasti programmi di modernizzazione. Il loro esplodere potrebbe prodursi per incidente, errore di calcolo o progressiva intensificazione, causando inimmaginabili sofferenze e devastazioni ambientali, come un inverno nucleare ed estrema carestia. Ciò provoca paura e gran risentimento fra i non-possessori e il vasto pubblico. I possessori trascurano il fatto che l’asimmetria di potere, l’inequità nucleare, è insostenibile senza una prospettiva di conclusione, una pista per una risoluzione.
Narcisismo nucleare
Il Trattato di Non-proliferazione è in effetti una verità pubblicitaria: sembra che gli stati nucleari non abbiano mai inteso disarmarsi, come promesso; non-proliferazione vuol dire che noi ci teniamo le nostre capacità nucleari e voi no; le nostre sono buone e pure quelle dei nostri alleati, mentre le vostre no; noi possiamo permettercele perché siamo responsabili, voi no; noi abbiamo bisogno delle nostre per diffidarvi mantenendoci al sicuro, ma è inaccettabile che stati più deboli ci diffidino quando si sentano minacciati. Tale asimmetria è insostenibile.
L’iniziativa umanitaria – preparatoria al Trattato di Messa al Bando
Per decenni ci siamo scervellati per trovare modi di superare la dominazione da parte degli interessi nucleari. È cresciuta la collaborazione fra delegati ONU e società civile, comprensiva di sopravvissuti di Hiroshima/Nagasaki, avvocati, medici, leader religiosi, giovani, gruppi per la pace, isolani delle Marshall, avversari (downwinder) degli esperimenti nucleari USA, economisti, ambientalisti, Sindaci per la Pace (Mayors for Peace), parlamentari, scienziati, etc. Le ONG hanno fatto un lavoro eccellente sull’illegalità, immoralità, e sulle consequenze sanitarie delle armi nucleari, sul ritorno al “normale” da stati di tensione a un pelo dalla rottura, sulla sicurezza, lo scovamento e l’ispezione [d’impianti clandestini], nel miglioramento di vari trattati e la loro verifica, nell’organizzare parlamentari e Sindaci per la Pace.
Un intervento recente è l’Iniziativa Conseguenze Umanitarie, che ha ricomposto il dibattito sugli orrori delle armi nucleari in tre importanti conferenze ONU internazionali, tutte boicottate dagli stati detentori di tali armamenti. Il che ha prodotto un impatto enorme, portando ai negoziati sullla messa al bando, su mandato della più democratica Assemblea Generale.
Cos’ha a che farci TRANSCEND?
Per l’applicazione del metodo TRANSCEND, considerare gli obiettivi legittimi, quelli illegittimi, e congiungere gli obiettivi incompatibili.
Ambo i lati hanno un obiettivo legittimo di sicurezza verso minacce nucleari e convenzionali. Gli abolizionisti si focalizzano sull’eliminazione delle armi nucleari – il sintomo. I non-proliferazionisti insistono sulla necessità della deterrenza. Né gli uni né gli altri si occupano del conflitto sottostante. La teoria della deterrenza viene sfidata se riconoscono che la Nord-Corea e altri inevitabilmente insisteranno sul proprio deterrente, e se noi sappiamo educare alla teoria della spirale. Possiamo comporre obiettivi legittimi opposti con una “sicurezza più fondata e più economica”, ivi compresa la riduzione delle tensioni, l’essere rassicurati, soddisfare i bisogni umani elementari, gli obiettivi legittimi e giuste lagnanze, e con la trasformazione creativa del conflitto.
Denaro e impero sono obiettivi illegittimi. L’infrastruttura del complesso militar-industrial-parlamentar-mediatico guida la politica manipolando la paura ed esagerando le minacce. All’obiettivo legittimo del profitto si può mirare convertendosi a una vita che esalti gli sforzi per creare più occupazioni remunerate – nell’ambiente, nelle infrastrutture, nella sanità, nel caos climatico; ma a ciò ci sarà resistenza. Il Trattato di Messa al Bando apre opportunità per il disinvestimento internazionale [dal nucleare e indotto]. Verifica qui.
Johan Galtung ha scritto ampiamente a proposito dell’impero e la capacità di dominio. Il rendersi conto che il potere asimmetrico è controproducente per la legge degli opposti sta insinuando crepe nel sistema. È necessaria una campagna di demistificazione e la mobilitazione della società civile.
La minaccia nucleare in progressiva intensificazione è a un culmine non più visto dalla crisi dei missili a Cuba, ma ora con leader ben più patologici. È un momento di possibile insegnamento se sapremo sopravvivergli. Pensare/credere concretamente in bianco e nero ad aumentare la pressione manca di empatia e di comprensione del ruolo della paura, della provocazione e di causa ed effetto; e in definitiva le cause della guerra stessa.
Il Trattato di Messa al Bando riflette e crea una mutazione nella consapevolezza collettiva e nelle sue norme, che delegittimano le armi nucleari. Prendendo atto dei desideri di due terzi degli stati membri [ONU] e d’una maggioranza dell’umanità, sposta l’onere della prova ai possessori di tali armi. Questo può ispirare più impegno nel movimento, quasi scomparso dacché un milione di persone marciava per un congelamento nucleare al Central Park di New York nel 1982. Il lavoro sodo inizia ora, e la comunità di TRANSCEND ha un contributo specifico e necessario da dare.
#501 – Diane Perlman, Ph.D. – TMS, EDITORIAL, 2 October 2017
Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis
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