La politica estera della UE…. Prospettive per il 2017


bandiere_europaR400La commissione per gli affari esteri ha adottato la relazione d’iniziativa di Elmar Brok sulla relazione annuale per l’attuazione della politica estera e di sicurezza comune (PESC).

E’ stato pubblicato (finora solo in inglese e francese) il testo con cui la maggioranza della Commissione Affari Esteri della UE ha approvato, il 14 dicembre 2016, la relazione di orientamento della politica estera nel 2017.

Riportiamo qui la traduzione di alcune parti del documento.

Occorre occuparsi responsabilmente della sicurezza: tenendo conto che, poiché la politica di potenza ancora una volta domina le relazioni internazionali, e le capacità di difesa e di deterrenza sono fondamentali per fare leva nei colloqui diplomatici, i Membri hanno sottolineato che l’UE deve rafforzare le sue capacità di sicurezza e di difesa. In vista di un bilancio UE già insufficiente, hanno ritenuto che sono necessari anche degli sforzi supplementari per le operazioni, i costi amministrativi, le azioni preparatorie e i progetti pilota nell’ambito della sicurezza comune e della politica di difesa: richiedono quindi un finanziamento aggiuntivo da parte degli Stati Membri, e suggeriscono maggiori sforzi per rafforzare le sinergie. I firmatari hanno invitato la Commissione e gli Stati Membri a cogliere l’opportunità della revisione in corso del quadro finanziario pluriennale (QFP) per rispondere alle esigenze di bilancio rese necessarie dalle crescenti sfide alla sicurezza.

Inoltre gli strumenti previsti dal trattato di Lisbona devono infine essere resi operativi: in particolare la Cooperazione Strutturata Permanente (Permanent Structured Cooperation – PESCO). I membri hanno invitato l’Alto Rappresentante dell’UE per gli Affare Esteri (High Representative of the Union for Foreign Affairs and Security Policy/Vice-PresidentI VP / HR)1 a prendere l’iniziativa su questa , così come su altre recenti proposte, tra cui le seguenti:

• la creazione di un quartier generale civile e militare permanente, con una importante capacità di pianificazione militare e civile;

• il potenziamento degli strumenti di reazione rapida dell’UE, in particolare migliorando ulteriormente la pronta disponibilità delle forze militari coordinate;

• la proroga del finanziamento comune delle operazioni del Political and Security Committee (PSDC), anche attraverso una revisione urgente del meccanismo di finanziamento delle azioni militari (Athena).

Al termine della relazione è riportato quanto segue:

In una relazione di minoranza, 4 Membri hanno presentato obiezioni alla relazione, affermando che ha favorito ulteriormente la militarizzazione dell’UE, il rafforzamento della cooperazione UE-NATO, e la convergenza e unificazione delle politiche di sicurezza interna ed esterna.

1 Attualmente Federica Mogherini


Traduzione a cura di Elena Camino per il Centro Studi Sereno Regis

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