Marcia della pace per Beni


mpaliza04John Mpaliza, detto anche peace walking man, ha concluso l’8 dicembre a Bruxelles un’altra delle sue lunghe camminate per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul dramma del Congo.

John insieme a Riccardo Montanari un giovane di Reggio Emilia, è partito da Reggio il 23 ottobre e dopo circa 1300 km a piedi è arrivato nella capitale belga.

mpaliza03Ad attendere John e Riccardo a Bruxelles c’erano circa 60 persone giunte da ogni parte d’Italia e rappresentanti della comunità congolese della capitale Belga. Insieme, circa 80 persone, abbiamo percorso circa 3 km per arrivare davanti alla sede del Parlamento Europeo dove siamo stati accolti dai rappresentanti dell’alleanza progressista dei socialisti e democratici ed in particolare dai parlamentari Gianni Pittella e Cécile Kyenge.

All’interno della sede parlamentare si è svolta una conferenza stampa durante la quale John ha consegnato una petizione firmata da oltre 10 mila persone e numerosi gruppi, che chiede di fermare i massacri che stanno avvenendo nella zona di Beni nel Nord Kivu.

Alla presenza di 4 parlamentari e di alcuni giornalisti e numerosi congolesi sono risuonate le parole di denuncia del dramma che la RDC vive da decenni a causa dello sfruttamento delle sue ricchezze di minerali preziosi: oro, diamanti e soprattutto cobalto e coltan.

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“Un paese ricco da morire” racconta John Mpaliza “ed è proprio per questo che i congolesi muoiono. Molti hanno interesse a mantenere l’instabilità nella zona per potersi appropriare delle risorse minerali e naturali quasi gratuitamente attraverso lo sfruttamento di mano d’opera, anche infantile”. Per questo continua John, abbiamo fatto questa marcia, “ognuno di noi, cittadini e istituzioni devono poter fare qualcosa per fermare queste ingiustizie”, e John annuncia che l’anno prossimo in ottobre partirà ancora da Reggio Emilia e attraverserà l’Africa fino ad arrivare in Congo “perché sta a noi africani risollevarci”. Altri interventi di congolesi ed italiani sottolineano altri aspetti o pongono domande: la violenza di gruppi ribelli sulle donne e sui bambini, lo sfruttamento dei bambini nelle miniere. Chi arma i ribelli? Cosa possono fare i parlamentari europei? Perché non si istituisce una commissione d’indagine internazionale? Quindi, viene segnalata la data del 19 dicembre importante perché segna la fine del mandato dell’attuale presidente Kabila il quale, violando la costituzione, vorrebbe essere rieletto.

/nas/content/live/cssr/wp content/uploads/2016/12/mpaliza01Molto importante è stata la testimonianza di una donna congolese appena arrivata da Beni che racconta dei massacri, dell’insicurezza, della paura costante e chiede, tra le lacrime, solo pace.

Molti congolesi presenti chiedono il rispetto della costituzione del paese e invitano per questo ad una manifestazione nella capitale belga per il 12 dicembre.

La conferenza finisce, ma nei giorni successivi continua la lotta, con eventi e incontri, lo scambio tra John, gli italiani giunti per la fine della marcia e la comunità congolese che ha ospitato nelle loro case molti degli italiani arrivati a Bruxelles.

Chiara Cattai, Vincenzo D’Elia, Gianni D’Elia

Bruxelles, 9 dicembre 2016


Firma la Petizione

http://www.facebook.com/peacewalkingman/

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