Agli amici francesi


nizzaDopo i tragici eventi di ieri sera a Nizza, con orrore e cordoglio ci uniamo al dolore di un Paese colpito in una giornata dedicata alla libertà. Una libertà che, ricordiamo, da molto tempo è presa di mira in TUTTE le sue manifestazioni: nella parola e nel pensiero, nell’informazione, nella religione, nella scelta dell’identità sessuale, nella vita stessa.

La libertà è un valore che ci riguarda da vicino, non solo in quanto esseri umani, per i quali dovrebbe essere un diritto garantito, preservato, assoluto, ma anche in quanto persone impegnate nella memoria e nella testimonianza di un pensiero che ha unito uomini e donne in una lotta comune contro una dittatura che annientava proprio quel fondamentale valore. Un pensiero dal quale molti altri ne sono scaturiti, ma mantenendo sempre quella stessa matrice.

Ancora oggi, attraverso il lavoro di tante persone che tuttora ci credono, si cerca ogni giorno di difendere e ricordare quella libertà troppo spesso dimenticata o soppressa. Un impegno che ci ha portato molte volte a unirci agli amici francesi nel ricordo di Piero Gobetti, morto a Parigi il 16 febbraio 1925 e sepolto a Père-Lachaise, che tanti legami ha avuto con la Francia nella sua vicenda di uomo e di politico. Ne troviamo un esempio nel libro, Piero Gobetti e la Francia, che raccoglie gli atti del colloquio italo-francese del 1983, pubblicato nel 1985, con un intervento di Ersilia Alessandrone Perona sulla cultura francese nelle riviste e nelle iniziative editoriali di Piero Gobetti e uno di Norberto Bobbio sui rapporti culturali tra Italia e Francia.

In occasione del novantesimo anno della morte di Gobetti, l’8 aprile scorso, ci siamo incontrati con gli amici francesi, presso la Maison de l’Italie, in un convegno dal titolo Piero Gobetti e la libertà.

Per questa particolare vicinanza, ma soprattutto per la comunanza di principi e valori che ci rendono partecipi dello sdegno verso un atto che offende l’etica, la dignità e l’essenza stessa dell’essere umano, vogliamo unirci alla Francia, invasa in casa sua con una violenza inaudita, e alle vittime, capri espiatori innocenti di quella che viene definita troppo banalmente una follia.

15 luglio 2016

Il gruppo di lavoro del Centro studi Piero Gobetti

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