E’ tempo di rinvigorire le iniziative per il disarmo nucleare globale | Philip Webber


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Barack Obama è stato il primo presidente degli Stati Uniti a visitare Hiroshima mentre svolgeva il suo mandato, e a parlare con gli ultimi sopravvissuti al bombardamento – gli Hibakusha – per questo mi congratulo con lui. Nel suo discorso ha espresso una chiara comprensione della dimensione del problema che il mondo deve affrontare a causa degli armamenti nucleari. Obama ha proprio ragione quando afferma che “l’umanità possiede gli strumenti per auto-distruggersi“. Ed ha anche ragione quando suggerisce la soluzione: “dobbiamo avere il coraggio di uscire dalla logica della paura e liberare il mondo da queste armi”. Tuttavia le azioni si fanno sentire più delle parole, e purtroppo bisogna constatare un crescente fallimento dei tentativi di arrivare al disarmo nucleare da parte dei nove stati che possiedono queste armi.

Quando il Presidente Obama fu eletto si espresse in modo chiaro a favore di un mondo ‘libero da armi nucleari’ e in particolare a favore delle proposte di ‘Global Zero’ sostenute da personalità rilevanti del mondo militare e politico, sia da parte USA che da parte russa. Si trattava di proposte orientate a ridurre i rischi di catastrofi nucleari causate da errori umani o di sistema, che contenevano anche un piano per arrivare al disarmo nucleare totale. Questo approccio gli valse il Premio Nobel per la Pace.

Purtroppo, però, USA e Russia non hanno compiuto alcun progresso reale negli anni successivi a queste dichiarazioni. Nonostante i trattati firmati, il numero di armi nucleari si è ridotto di ben poco, e Obama conclude la sua presidenza con circa 15.000 armi nucleari conservate negli arsenali dei 9 Stati implicati.

Non solo, per molti aspetti le cose sono peggiorate negli ultimi anni:

  • L’orologio atomico continua a segnare pochi minuti di tempo dalla catastrofe globale, con 1.800 testate atomiche russe e americane schierate le une contro le altre e sempre pronte al lancio, con equipaggiamenti che stanno diventando obsoleti – quindi vulnerabili ed esposti ad eventuali cyber- attacchi.
  • USA, Russia, Cina, Regno Unito e Francia stanno pianificando di spendere enormi quantità di denaro per “modernizzate” il loro sistema di difesa atomico, in altre parole per costruire nuove armi nucleari. Gli Stati Uniti hanno deciso di spendere l’incredibile somma di 1.000 miliardi di $ nei prossimi 10 anni , solo per la modernizzazione dell’arsenale.
  • E’ notevolmente aumentata la tensione tra NATO e Russia, con azioni di cui entrambe sono responsabili: l’espansione della NATO verso i confini a Est, da un lato, e la messa in funzione di un nuovo sistema anti-missile in Romania.
  • Ricerche scientifiche recenti hanno messo in evidenza che anche solo l’uso di una piccolissima frazione degli arsenali nucleari disponibili – per esempio anche solo 100 bombe di piccola potenza – potrebbero causare trasformazioni climatiche in grado di impedire per lungo tempo le produzioni agricole e di portare siccità a gran parte della Terra, oltre che uccidere direttamente e immediatamente milioni di persone.
  • I leaders di tutto il mondo, soprattutto quelli che governano gli stati con armi nucleari, devono rendersi conto di quanto sia grave la minaccia che deriva da questo accumularsi di armamenti, dalla produzione agli ammodernamenti. Siamo molto più vicini all’annichilamento globale di quanto venga percepito. Le emissioni radioattive e gli sconvolgimenti climatici non riconoscono confini e non rispettano trattati: le loro conseguenze minacciano ogni abitante della Terra, anche quelli che sono lontanissimi dalle zone bersaglio. E’ in gioco la sopravvivenza dell’umanità intera.

Questa situazione di rischio è del tutto inaccettabile, ed è completamente eliminabile. Ci sono molte possibili vie di uscita da questa “logica della paura”. Una via percorribile per Obama è quella di partire proprio dalla sua visita a Hiroshima per stabilire un nuovo accordo con la Russia e ridurre drasticamente la minaccia nucleare, aumentando così la sicurezza di ciascuno. Potrebbe anche sostenere e incoraggiare le discussioni per il disarmo nucleare multilaterale in corso presso un Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite (the Open Ended Working Group: OEWG) per arrivare a firmare un trattato che bandisca – insieme alle armi nucleari – anche le altre armi di distruzione di massa, quelle biologiche e chimiche.


Philip Webber è il Presidente dell’Associazione “Scientists for Global Responsibility”, e autore di numerosi libri e reports sulle armi nucleari.


Dr Philip Webber, 27 May 2016 (Scientists for Global Responsibility

Titolo originale: Time to reinvigorate global nuclear disarmament
http://www.sgr.org.uk/resources/time-reinvigorate-global-nuclear-disarmament

Traduzione e adattamento di Elena Camino per il Centro Studi Sereno Regis

1 commento
  1. Rosa Dalmiglio
    Rosa Dalmiglio dice:

    Quando è stato eletto Presidente degli Stati Uniti Barak Obama, fui sorpresa di ricevere una mail da Michelle di ringraziamento, mi domandai per cosa……….
    più tardi contestai il Premio Nobel per la Pace al Presidente Obama, proprio sulla stampa giapponese, nel frattempo 75 Nobel per la Pace a Parigi dichiaravano Confucio Patrimonio dell'Umanità ed io ebbi l'onore di presentare il documentario su Confucio,in 10 lingue proprio ai cinesi.
    nel frattempo l'Europa ebbe il Premio Nobel per la Pace, oggi mi domando perchè il Presidente Obama non ha chiesto scusa ai Giapponesi? Perchè i Giapponesi non hanno chiesto scusa ai cinesi ? perchè Putin è candidato al Nobel?
    anche Stalin è stato candidato al Nobel per la Pace
    siamo seri questa pace assomiglia ad una ribollita

    Rispondi

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