Il Centro Studi Sereno Regis aderisce alla campagna europea di UNITED  #LifeSeekers


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Questa campagna online sfiderà la narrazione violenta e populista diffusa online contro la migrazione e i rifugiati mostrando ai giovani fatti e dati riguardanti le questioni che la società europea sta affrontando e dimostrando come incolpare i migranti e i rifugiati non è la risposta.

Attraverso post e infografiche condivise via social media i giovani potranno mostrare il proprio supporto alla campagna sottoscrivendo alcune dichiarazioni concernenti sia i giovani oggi in Europa sia la condizione di capro espiatorio di migranti e rifugiati.

Chiediamo alle organizzazioni italiane e europee a noi vicine e che con noi collaborano di sostenere la campagna le cui dichiarazioni di principio sono visibili a questo link.

La campagna è aperta a tutte le organizzazioni europee che condividono i valori del network UNITED, compresi gruppi di base, associazioni locali, nazionali e internazionali. Aderire alla campagna è gratuito, facile e non obbliga le organizzazioni ad avviare ulteriori attività o azioni, anche se verrebbe apprezzato il continuo supporto alla campagna una volta che sarà lanciata il 17 giugno. Aderire alla campagna non significa solo supportare le azioni online, ma per le organizzazioni aderenti l’essere presentata come un soggetto in cui i giovani possono agire concretamente per costruire un futuro migliore e contrastare la criminalizzazione di migranti e rifugiati.

La campagna è coordinata da UNITED con i partner dell’ EU-Russia Civil Society Forum e verrà diffusa online da giugno a settembre 2016.

Speriamo che vi unirete alla campagna sottoscrivendo il form online a questo link
Saluti e 
stay UNITED!

Geert Ates
Balint Josa
UNITED for Intercultural Action


#LifeSeekers – Dichiarazione della Campagna

In tutta Europa, i giovani stanno affrontando crisi mutiple, come non succedeva dagli anni ’20 del novecento. La crisi finanziaria del 2008 e le conseguenti misure di austerità messe in atto dai governi europei hanno in maniera sproporzionata colpito la gioventù, con altissimi livelli di disoccupazione, un mercato ingiusto delle case, tutto mentre un’imminente crisi ambientale sta mettendo a rischio il futuro del nostro pianeta. Nonostante questa complessa situazione richieda risposte efficaci, i governi in tutta Europa hanno invece optato per rflettere le posizioni dell’estrema destra populista: incolpare i migranti. Con il flusso di centinaia di migranti in fuga dalla guerra e da condizioni disperate questa dinamica del capro espiatorio si è solo rafforzata, con governi e movimenti populisti che costruiscono e supportano una narrazione che vede i migranti come una massa omogenea di persone che mettono a rischio il nostro sistema sociale e la causa di molti problemi sociali.

Diversamente dalle generazioni precedenti, i giovani in Europa vivono dei livelli di mobilità senza precedenti. Potendo beneficiare ei confini aperti, ospiti di scambi europei, più giovani che mai hanno potuto vivere come “migranti”, condividendo una vasta gamma di esperienze. Questa mobilità non ha ancora significato però empowerment. I giovani in Europa ancora si sentono diseredati e ignorati dalla politica mainstream. Per molti abbracciare una narrativa populista e antimigrante è la cosa più vicina ad un senso di empowerment e di apprezzamento individuale, anche se proprio loro condividono con i migranti e rifugiati, che puntano a marginalizzare, valori, speranze e aspirazioni; che siamo o no richiedenti asilo, siamo tutti comunque Life Seekers, che vogliono libertà e potere per dare forma al proprio futuro.

Crediamo che la tragedia di centinaia di migliaia di persone non dovrebbe essere usata per coprire i fallimenti dei politici degli ultimi decenni. Chiediamo invece ai governi europei di promuovere una discussione onesta, trasparente e inclusiva sui problemi dei giovani oggi, evitando di creare panico, paura e odio e ricercando attivamente nuove prospettive e visioni. Questo sforzo dovrebbe essere supportato dall’azione positiva e dal supporto ai giovani per costruire una vita produttiva e piena. Queste sfide sociali possono essere affrontate solo insieme e UNITED con un dialogo trasparente, significativo e produttivo fra tutti i settori della società. I governi europei devono garantire che tutti i giovani si sentano in potere di dare forma al proprio futuro e che i diritti umani e le libertà siano rispettati.

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