Referendum sul referendum sul referendum…
Quasi non ci si crede eppure siamo costretti/e a ri-raccogliere firme affinché venga rispettato il referendum del 2011; affinché sia riconosciuto il risultato dell’esito referendario; e affinché sia approvata la proposta di legge «Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico», presentata due anni fa alla Camera dei Deputati (il 20 marzo 2014).
Dunque ecco che hanno ragione le persone a chiedere: «Ma ho già firmato… devo firmare di nuovo?» oppure direttamente: «Non firmo, ho già firmato», credendo che sia uno sbaglio.
Ebbene no, non è uno sbaglio, è che si cerca di richiamare l’attenzione, di nuovo sul problema dell’«acqua pubblica», giacché nemmeno 406.626 firme raccolte nel 2011 per una legge di iniziativa popolare sono servite!!!
Per favore: passate a trovarci al Centro Studi Sereno Regis, a Torino, in via Garibaldi 13 (telefono 011 532824) e firmate la «Petizione popolare per legiferare in materia di diritto all’acqua e di gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico integrato», o più semplicemente: venite a firmare perché l’acqua sia un bene comune pubblico.
Consideriamo anche che il 5 giugno ci sono le elezioni per il nuovo sindaco della città di Torino, e potremmo chiedere, ogni volta che ci troviamo a un dibattito, a un comizio, a un incontro con i candidati: «Che cosa intende fare perché l’acqua sia pubblica?», sfruttando il momento elettorale e il nostro potere di potenziali votanti.
Per firmare serve un documento di riconoscimento.
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