Tom Cruise alle macchinette – Contributo Pillolistico di Dario Cambiano + Francesco Guccini
Le macchinette del caffè. Che palle. Tutte antiecologiche.
Possiamo farci qualcosa? Due soluzioni.
La prima di tutte è: andate al bar. Tazze di ceramica, gradevoli rumori di fondo, meraviglioso aroma di croissant che si espande nell’aria (meraviglioso anche per noi vegani, anche se è tutto burro!, ma bisogna riconoscere quel che è buono), non siete obbligati ad ascoltare né a partecipare alle conversazioni d’obbligo attorno alla macchinetta.
Seconda soluzione. Provate a fregare la macchinetta. Cioè: infilate i soldi, selezionate la bevanda, e quando la procedura partirà avrete meno del tempo di Tom Cruise in Mission Impossible per togliere il bicchierino nuovo e sostituirlo con un bicchiere – vostro – di vetro o di ceramica.
Le prime volte portatevi uno strofinaccio…
Ci siete riusciti? (ah, sinceramente non credevo, io non l’ho mai provato, preferisco la prima soluzione) Bene, abbiamo risparmiato un bicchierino.
Cosa farne? Due soluzioni.
Si aspetta per tutta la settimana che arrivi l’omino del caffè e glielo si consegna (facendovi magari un selfie con lui, sarete i primi al mondo!) oppure,
lo si lascia sul tetto della macchinetta, «tanto ci sarà sempre un musico fallito un pio un teorete un Bertoncelli o un prete» ad averne bisogno!
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