David Cameron, non ci sono 70.000 combattenti moderati in Siria – e, comunque  chi ha mai sentito parlare di un moderato con un kalashnikov? – Robert Fisk

 

Fin da quando Hitler ordinò al Generale Walter Wenck di mandare la inesistente 12° Armata  a salvarlo dall’Armata Rossa a Berlino, nessun leader europeo aveva creduto a fantasie militari come vi ha creduto il PR David Cameron la settimana scorsa. Parlare alla camera dei Comuni dei 70.000 combattenti “moderati” impiegati in Siria non è stato soltanto mentire nel senso in cui mentiva Tony Blair – infatti Blair si auto persuadeva a credere nella sua disonestà – è stata una cosa che era quasi un burlesque. E’ stata una bizzarria – ridicola, comica, grottesca, assurda, quasi prossima a una forma unica di pantomima tragica.

La settimana scorsa, a un certo punto, uno dei satrapi di Cameron si è perfino riferito a questo fantomatico esercito come a “truppe di terra”.  Dubito che ci siano 700 soldati di fanteria attivi,  “moderati”  in Siria – e sono molto generoso, perché la cifra potrebbe essere più prossima ai 70 –non parliamo poi di 70.000. E i Curdi siriani non conquisteranno l’Isis per noi: sono troppo occupati a cercare di sopravvivere agli assalti dei nostri alleati turchi. Inoltre, i “moderati non sono le persone  che si suppone che non abbiano affatto armi?  Chi ha mai sentito parlare prima di un “moderato” con un kalashnikov?

L’esercito del regime siriano – in realtà sono truppe di terra che non si sono mai preoccupati dei ribelli “moderati” perché scappavano sempre – è l’unica forza regolare schierata in Siria. E grazie a Vladimir Putin, piuttosto che al PR Dave, stanno cominciando a riprendersi il territorio.  Tuttavia, dopo aver perduto almeno 60.000 soldati – in gran parte uccisi dall’Isis, e dal Fronte al-Nusra, l’esercito siriano sarebbe in difficoltà a difendersi da un assalto contro Damasco fatto dai 70.000 “moderati” di David Cameron. Se questo esercito fantasma esistesse, avrebbe già preso Damasco e avrebbe scaraventato via  Basahar al-Assad dal potere.

Tuttavia, la settimana scorsa, alla Camera dei Comuni, si supponeva che credessimo a questa scemenza – tutto allo scopo di lanciare due o tre bombardieri contro l’Isis in Siria. Non ci renderebbe più vulnerabili, ci ha detto Dave. Infatti eravamo  già vulnerabili perché stavamo bombardando l’Isis in Iraq. Tuttavia Dave sa – e lo sappiamo tutti, non è vero? – che l’Isis certissimamente cercherà di commettere un’atrocità in Gran Bretagna per vendicare la più recente avventura da scolaretto di Dave. Poi, nello stile di Blair dopo il 7 luglio del 2005* – Dave insiste che l’Isis ci uccide perché odia i nostri “valori”. Poi ci sarà l’inevitabile video dell’attentatore suicida che dice di avere ucciso nostri innocenti perché Dave ha inviato la sua aviazione militare in miniatura a bombardare l’Isis.

La cosa strana riguardo a tutto questo è che la maggior parte dei britannici in cui mi sono imbattuto e la maggior parte degli arabi con cui parlo in Medio Oriente, sono ben consapevoli di quanto detto prima. E così anche il Partito Laburista. Però i membri Blairiti del Parlamento del Partito Laburista voteranno con Dave perché mentre odiano il culto del male dell’Isis, odiano ancora di più il culto del male di Corbyn. Anche loro credono – come si ipotizza che tutti noi  crediamo – che il cosiddetto “Comitato congiunto dell’Intelligence” dica la verità riguardo circa i mitici 70.000 “moderati”? Questo comitato   indicibilmente audace,  è così stupido che non parla con Dave del ruolo del culto saudita wahabita della morte in Arabia Saudita che è la diretta ispirazione religiosa e settaria dell’Isis? E se il Comitato lo ha detto a Dave perché la settimana scorsa  non ha parlato dei Sauditi alla Camera?

No, non siamo “in guerra”. L’Isis può massacrare i nostri innocenti, ma non ci sta invadendo. L’Isis non sta per prendere Parigi o Londra come noi e gli americani abbiamo preso Baghdad e Mosul nel 2003. No. Quello che intende fare l’Isis e di persuaderci a distruggere noi stessi. L’Isis vuole che odiamo  le nostre minoranze musulmane. Vuole la guerra civile in Francia tra l’élite e i suoi musulmani  privati dei diritti di voto,   la maggior parte dei quali sono di origine algerina. Vuole che i belgi provino odio per i loro musulmani. Vuole che noi britannici odiamo i nostri musulmani. L’Isis forse si è indignata  perché migliaia di  bravi  europei che hanno accolto amorevolmente i milioni di rifugiati musulmani che erano arrivati in   Germania. I musulmani avrebbero dovuto dirigersi verso il nuovo Califfato –non scappare da questo. Così adesso l’Isis vuole che ci rivoltiamo contro i rifugiati.

Per ottenere questo, deve coinvolgere centinaia di migliaia di innocenti rifugiati musulmani nelle sue atrocità.  Deve costringere le nostre nazioni dell’UE a introdurre   Stati di emergenza, sospendere le libertà civili, fare irruzione nelle case dei musulmani. Desidera distruggere la stessa Unione Europea. Desidera colpire il cuore dell’ideale europeo eliminando proprio il fondamento dell’Unione,  persuadendoci a stracciare l’accordo di Schengen e a chiudere le nostre frontiere. E stiamo facendo esattamente questo. Stiamo per caso, in un certo stato di panico, auto-indotto,  davvero operando a vantaggio dell’Isis? Se quella orribile organizzazione non avesse proibito l’alcohol, i loro membri brinderebbero ora  con lo champagne alla salute dei nostri leader politici per la loro vacuità, per i loro ragionamenti sofisti, per la paura spregevole che  noi ora tentiamo di iniettarci, usando  il vecchio pericoloso grido: ”Unifichiamo la nazione”.

Vladimir Putin comprende questo. Sa che la Turchia sta aiutando l’Isis – questo è il motivo per cui distruggerà la strada che usa l’Isis per contrabbandare il petrolio in Turchia –e, in quanto ex funzionario del KGB, comprende il cinismo di ogni crisi.

Se un aereo americano si fosse  sperduto nello spazio aereo turco, ha chiesto durante la sua conferenza stampa al Cremlino con François Hollande:  qualcuno crede che la Turchia avrebbe abbattuto i piloti statunitensi? Sappiamo tutti la risposta a questa domanda. Se la Turchia volesse distruggere l’Isis, perché bombarda i nemici curdi dell’Isis? Perché mette in  prigione due dei migliori giornalisti della Turchia perché hanno riferito in che modo il servizio di intelligence turco ha contrabbandato le armi per i combattenti islamisti in Siria? E Putin certamente non obietterà se l’UE è determinata al suicidio per paura?

E in tutto questo, il PR Dave continua a delirare. E perché no? Dato che ha usato il metodo photoshop  per mettersi un papavero falso sul  bavero in onore dei caduti in guerra britannici, perché non dovrebbe passarla liscia facendo lo stesso con i finti 70.000 moderati su una carta geografica della Siria?

*http://it.wikipedia.org/wiki/Attentati_del_7_luglio_2005_a_Londra

Nella foto: una dimostrazione del 28 novembre 2015 a Londra contro l’intervento inglese in Siria.

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: http://zcomm.org/znetarticle/david-cameron-there-arent-70000-moderate-fighters-in-syria-and-whoever-heard-of -a-moderate-with-a-kalashnikov-anyway/

Originale : The Independent

Traduzione di Maria Chiara Starace
http://znetitaly.altervista.org/art/18919
1° dicembre 2015

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