Il contributo dell’arte alla lotta per il cambiamento (3) – Giorgio Barazza
(IRENEA – CONFLITTO – NONVIOLENZA)
Dopo avere descritto le tattiche1 ed i principi2 in questo terzo contributo dell’arte alla lotta per il cambiamento presentiamo le 30 teorie che sono descritte nel manuale “Beautiful Trouble, a Toolbox For Revolution”
Le teorie sono concetti rilevanti e idee che ci aiutano a comprendere come funziona il mondo e come noi possiamo andare verso il cambiamento
TEORIE3
TEORIE |
DESCRIZIONE |
Logica dell’azione | Le vostre azioni dovrebbero parlare da sole. Dovrebbero produrre senso immediato e naturale sugli spettatori. Esse devono avere una logica evidente ad un occhio esterno |
Effetto di straniamento | l’effetto di alienazione era il principio di Brecht d’utilizzare tecniche teatrali innovative per “rendere strano il consueto” al fine di provocare una risposta socio-critica nel pubblico |
Anti-oppressione | Una pratica anti-oppressione fornisce un quadro per affrontare e cambiare costruttivamente le dinamiche oppressive così come si svolgono nel nostro processo organizzativo |
Capitalismo | Il capitalismo è un sistema economico guidato dal profitto radicato nella disuguaglianza, nello sfruttamento, nella espropriazione e nella distruzione dell’ambiente. |
Feticismo mercantile | Non c’è nulla di naturale o inevitabile circa i soldi, il debito, i diritti di proprietà, o i mercati; sono sistemi simbolici che derivano la loro efficacia dalla credenza collettiva. Gli attivisti dovrebbero infondere speranza radicale svelando la mutevolezza di queste relazioni sociali. |
I beni comuni | Il nostro bene comune – il patrimonio condiviso che ereditiamo e creiamo insieme – precede e circonda la nostra ricchezza privata . Con la costruzione di un sistema che protegge ed espande il nostro bene comune, piuttosto che uno che la sfrutta, possiamo affrontare entrambi i nostri squilibri ecologici e sociali .. |
Egemonia culturale | La politica non è solo combattuta nei palazzi statali, nei luoghi di lavoro o sui campi di battaglia, ma anche nel linguaggio che usiamo, nelle storie che raccontiamo, e nelle immagini che evochiamo – in breve, nel modo in cui diamo senso al mondo |
Rivolta del debito | La coscienza di classe di oggi s’addensa sempre più lungo le linee debitore – creditore piuttosto che le linee lavoratore – capitalista. |
Giustizia ambientale | Esponendo le connessioni tra la giustizia sociale e le questioni ambientali si possono contestare quanto mai efficacemente gli abusi di potere che colpiscono in modo sproporzionato indigeni e altre comunità economicamente e politicamente private di diritti |
Spettacolo etico | Per essere politicamente efficaci, gli attivisti devono impegnarsi nello spettacolo. Attenendosi a certi principi, i nostri spettacoli possono essere etici, di emancipazione, e fedeli alla realtà. |
Azioni espressive e strumentali | L’azione politica tende ad essere guidata da una di due diverse motivazioni: che esprima una identità, e che vinca/ottenga cambiamenti concreti. E ‘importante conoscere la differenza, e trovare un equilibrio tra le due. |
Significante galleggiante | Un significante vuoto o “galleggiante” è un simbolo o un concetto abbastanza allentato/lasco/sciolto da significare molte cose per molte persone, ma abbastanza specifico per galvanizzare l’azione in una particolare direzione. |
Rabbia gestita o sfrenata (Hamoq & hamas) | Trasformare la rabbia in azione è necessario per spostare i poteri che esistono, ma questa rabbia è più efficace quando è disciplinata e intelligentemente focalizzata (Hamas). Una rabbia incontrollata, stupida (hamoq) per lo più mina la vostra causa. |
Hashtag [=indice di rubrica] politica | La tua azione o campagna non si limita a inviare un messaggio, catalizza una conversazione. Definendo strategicamente l’hashtag e curando la conversazione che segue, puoi espandere e approfondire la tua base di appoggio. |
Intellettuali e potere | Gli intellettuali dovrebbero usare la loro conoscenza specialistica per esporre/svelare le macchinazioni del potere, utilizzare la loro posizione nelle istituzioni per amplificare le voci delle persone che lottano contro l’oppressione, e lavorare instancabilmente per rivelare i modi in cui essi stessi sono agenti del potere. |
Mimemi [quanti che inducono imitazione] | I mimemi sono unità auto-replicanti di informazione culturale che si diffondono viralmente da mente a mente, da rete a rete , di generazione in generazione |
Analisi di potere narrativo | Tutte le relazioni di potere hanno una dimensione narrativa. L’analisi del potere narrativo è una metodologia sistematica per l’esame delle storie che favoriscono i poteri in essere, per sfidarli meglio |
Pedagogia degli Oppressi | Un approccio alla formazione che mira a trasformare le strutture oppressive coinvolgendo persone che sono state emarginate e disumanizzate e attingendo a ciò che già sanno |
Pilastri di sostegno | Il potere deriva non solo dalla capacità di un governante di usare la forza, ma dal consenso e dalla cooperazione dei governati, che può essere volontariamente e nonviolentemente ritirata identificando, bersagliando e minando i “pilastri di sostegno” del governante – le istituzioni e le organizzazioni che sostengono il suo potere . |
Punti di intervento | Un punto di intervento è un luogo fisico o concettuale situato entro / all’interno di un sistema in cui si può fare pressione per scardinare il regolare funzionamento e spingere per un cambiamento . |
Paradosso della identità politica | L’identità di gruppo offre agli attivisti in difficoltà una comunità coesa, ma tende anche a incoraggiare una sottocultura che può essere alienante per il largo pubblico. Bilanciare queste due tendenze è fondamentale per sostenere il lavoro di un gruppo, una organizzazione o un movimento efficaci. |
Il modello di propaganda | Il modello della propaganda cerca di spiegare il comportamento dei nuovi mezzi di informazione che operano all’interno di una economia capitalista. Secondo il modello i media produrranno coerentemente contenuti di notizie che si allineano con gli interessi delle élite politiche ed economiche |
Nonviolenza Rivoluzionario ( o ” Il matrimonio di Gandhi e Che” ) | La nonviolenza rivoluzionaria valorizza l’unità tra i radicali e propone una prassi nonviolenta militante basata sulla trasformazione rivoluzionaria e la resistenza civile di massa |
La dottrina dello shock | I neoliberisti pro-multinazionali trattano le crisi come le guerre, i colpi di stato, le catastrofi naturali e contra-zioni economiche come le migliori opportunità per imporre un ordine del giorno di privatizzazione, deregulation e tagli ai servizi sociali. |
La cura sociale | Le persone sono più probabilmente motivate ad agire da gruppi di pari che da informazioni o appelli alla paura. La “cura sociale” è un metodo per sfruttare questo potere dei gruppi sociali per il cambiamento sociale. |
Società dello spettacolo | Il capitalismo moderno mantiene il controllo sociale attraverso lo spettacolo, l’uso di comunicazioni di massa per trasformarci in consumatori e spettatori passivi della nostra vita, storia e potere . |
Le tattiche della vita quotidiana | Le tattiche non sono un sottoinsieme della strategia, ma una risposta democratica a essa |
Zona autonoma temporanea | Alternativa ai modelli tradizionali di rivoluzione, la Z.A.T. è una rivolta che crea enclave libere e temporanee di autonomia nel qui-e-ora |
Teatro degli Oppressi | Il Teatro degli Oppressi fornisce strumenti per esplorare le lotte collettive, analizzare la propria storia e le circostanze attuali, e poi sperimentare inventando un nuovo futuro insieme attraverso il teatro |
Note
1 Vedi Vedi newsletter https://serenoregis.org/2015/09/12/il-contributo-dellarte-alla-lotta-per-il-cambiamento-1-giorgio-barazza/
2 Vedi https://serenoregis.org/2015/10/02/il-contributo-dellarte-alla-lotta-per-il-cambiamento-2-giorgio-barazza/
3 Traduzione a cura di Giorgio Barazza e Miki Lanza
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