Siamo ancora in estate? Lavatrice tiepida…
Nel senso della temperatura dell’acqua…
Si calcola che in un anno ciascuna famiglia «normale» faccia 260 lavaggi.
E si è calcolato che i ¾ dell’energia elettrica se ne vada per riscaldare l’acqua.
A volte, scambiando le lenzuola per pastasciutta, laviamo a 90°. Lavando a 30° – uno pensa – consumerò un terzo dell’elettricità. E invece no! Si è calcolato che un bucato a 90° consuma 7 volte più di uno a 30°. Perciò conviene lavare – e nella maggior parte dei casi è sufficiente – a 40° e qualche volta, diciamo una su due (e sarebbe già un bel risparmio), laviamo a 60°.
Soprattutto d’estate poi, possiamo evitare la centrifuga: con questi caldi stendiamo i panni e mentre lo facciamo si sono quasi già asciugati. Idem per i capelli, vero?
… e niente phon!
Siamo già alla follia che d’estate dobbiamo portarci dietro sempre una giacchetta per coprirci su treni e tram trasformati in frigoriferi viaggianti! Cerchiamo almeno di «ragionare» sui molti usi del caldo estivo. Giacché sembra impossibile stare col caldo e ovunque c’è l’aria condizionata, almeno sfruttiamolo per qualcosa: asciugarci i capelli senza phon e lasciare che asciughi i panni senza centrifuga.
Invece vogliamo: pretendere di stare al fresco in estate (ma perché??? In estate fa caldo ed è giusto che sia così!), continuare a usare il phon, centrifugare i panni (dopo averli lavati a 90° senza che ce ne fosse davvero bisogno), accendere i ventilatori, usare la piastra per i capelli … tranne poi lamentarci quando a fine estate – come accadde nel 2003 – ci sarà un altro blackout. Per poi dire «dobbiamo comprare più energia – nucleare – dalla Francia».
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