Marcia delle donne e degli uomini Scalzi

venerdì 11 settembre, ore 18
Museo del Cinema, Mole Antonelliana – via Montebello – Torino

una marcia scalzi, per dire da che parte stiamo

Torino città di accoglienza. Una città che non sarebbe nata e cresciuta senza le migrazioni. Una città che oggi può e deve ancora scommettere sull’altro, per superare la crisi e trovare nuove energie vitali.
Ci uniamo all’appello della Marcia delle donne e degli uomini scalzi di Venezia e vogliamo attraversare a piedi nudi il cuore del centro, partendo dal luogo simbolo della Città, scrigno di cultura nazionale e internazionale. Appuntamento alle ore 18 alla Mole Antonelliana. Arrivo in piazza Castello, dinanzi alla Prefettura di Torino
Promuovono l’iniziativa le associazioni del coordinamento Non solo Asilo Acmos, Associazione Soomaaliya Onlus, Crescere Insieme, Casa di Carità, CCM, CISV, Cooperativa Alice, Cooperativa Orso, Engim Piemonte, Gruppo Abele, Mary Poppins cooperativa sociale, Mosaico – azione per i rifugiati, Piam, Società San Vincenzo de Paoli Torino, Ufficio Pastorale Migranti Torino
Prime Adesioni territoriali: Fondazione Benvenuti in Italia, Carovane Migranti, Coordinamento Immigrati Cgil Torino, Cgil Torino, Terra del Fuoco.

L’adesione all’iniziativa è libera e può essere comunicata via mail all’indirizzo [email protected]
Martedì 8 settembre è previsto un incontro organizzativo alle ore 21, presso Casa Acmos, via Leoncavallo 27, Torino.

DAL FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA PARTE L’INIZIATIVA: LA MARCIA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI SCALZI

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Appello nazionale

E’ arrivato il momento di decidere da che parte stare. E’ vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte. Noi stiamo dalla parte delle donne e degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. E’ difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo. Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un’altra.

Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle. La Marcia delle donne e degli uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà. E’ l’inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie.

Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione delle ricchezze.

SI MARCERA’ PER CHIEDERE CON FORZA I PRIMI QUATTRO NECESSARI CAMBIAMENTI DELLE POLITICHE MIGRATORIE EUROPEE E GLOBALI:

1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature

2. accoglienza degna e rispettosa per tutti

3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti

4. creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino

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