Manifesti raccontano…
Vittorio Pallotti e Francesco Pugliese (a cura di), Manifesti raccontano… le molte vie per chiudere con la guerra, Grafiche Futura, Trento, 2014, formato A4, pp. 200 a colori, 66 illustrazioni, € 20,00
È da poco stato pubblicato il volume Manifesti raccontano… le molte vie per chiudere con la guerra, frutto del lavoro di raccolta, ricerca e documentazione sui manifesti pacifisti condotto per 33 anni da Vittorio Pallotti e dai volontari del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale (cdmpi).
Il libro, curato dallo stesso Pallotti e da Francesco Pugliese, si apre con due Prefazioni, quella di Peter van Den Dungen (coordinatore generale della Rete internazionale dei Musei per la pace e docente nel Dipartimento di Studi per la Pace dell’Università di Bradford, in Gran Bretagna) e quella di Joyce Apsel (della New York University). Diversi saggi introduttivi presentano, nella Prima parte, la storia della raccolta, catalogazione e conservazione dei manifesti pacifisti che, al 2013, ammontano a 4655 e che sono conservati nella casa per la pace “La Filanda” di Casalecchio di Reno, dal 2006. Il primo nucleo della raccolta risale alla fine degli anni Settanta.
I manifesti sono stati esposti in oltre 240 mostre, a partire dalla prima esposizione bolognese del 1985, organizzata da diverse associazioni pacifiste; una di queste (Antimilitarismo e disobbedienza nonviolenta-adn), nel 1999 cambiò nome e statuto nell’attuale Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale (cdmpi). Dal 2001 il cdmpi fa parte della Rete dei Musei per la pace.
Nella Seconda parte il testo si divide nelle 14 sezioni in cui sono classificati i manifesti: per il disarmo; marce per la pace-nonviolenza-lotte non violente; pace e cultura; educazione alla pace-archivi per la pace-Peace Studies; obiezioni di coscienza; le difese alternative; i diritti umani; il divario Nord-Sud del mondo; l’ onu e le costituzioni per la pace; donne per la pace; religioni e pace; pacifismo-persone e movimenti per la pace; ecologia e ambientalismo per la pace; manifesti di denuncia. Ogni sezione si apre con un saggio ricco di dettagliate informazioni su personaggi ed eventi relativi alla tematica, prosegue con la presentazione di tre o più manifesti e si conclude con due strumenti molto importanti per chi volesse utilizzare questo materiale a scopo didattico o di ricerca: un elenco degli altri manifesti del catalogo cdmpi sullo stesso tema, e un’accurata bibliografia.
Uno degli obiettivi – sia della raccolta dei manifesti, sia della nascita di questo libro – è infatti quello di promuovere l’uso del manifesto come stimolo per un efficace lavoro didattico di educazione alla pace. Il testo raccoglie in effetti una miniera di informazioni, che difficilmente si potrebbero trovare tutte insieme altrove, sulla miriade di iniziative che in tutto il mondo sono state organizzate con l’intento di lottare contro la guerra e lavorare per la pace e la nonviolenza. Rappresenta dunque, in questo senso, un pezzo significativo di storia della pace.
Nella Terza parte del volume, infine, sono presenti diversi saggi di riflessione teorica sul manifesto come strumento per passare dal “documento di pace” alla “storia di pace”, sulla sua importanza storica nella lotta per la pace, sul suo linguaggio, sulle emozioni che suscita…; si chiude con una intervista ad Umberto Eco.
Come scrive Peter van Den Dungen nella Prefazione:
“Questo libro […] è dunque uno strumento unico e utilissimo che sarà calorosamente accolto, tra gli altri, da studiosi della società, militanti pacifisti, educatori, studiosi dei fenomeni culturali. […] è un contributo e una guida estremamente rilevante […]”.
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