Leadership per la pace

David Krieger

Viviamo in un tempo di guerra e in un mondo che sacrifica i propri figli sull’altare della violenza. Serve una leadership per la pace.

Il presidente Eisenhower ha avvertito a proposito del complesso “militare-industriale”. Avrebbe potuto aggiungere il complesso “militare-industriale-accademico-parlamentare”. Sono tutti implicati nella oscena quantità di soldi che si spendono nella guerra e nella sua preparazione.

Ci sono bambini oggi che crescono senza aver mai conosciuto pace. Riuscite a immaginare cosa vuol dire?

All’interno dell’incubo della guerra, alcuni di questi bambini possono sognare la pace. Mentre sognare è bello, la pace deve essere più di un sogno.

La pace è un equilibrio dinamico nel quale le necessità umane vengono accolte e i diritti umani vengono difesi. E’ un modo di risolvere i conflitti senza ricorrere alla violenza.

La pace è un imperativo nell’era atomica. No ha alcun senso minacciarci a vicenda con le armi nucleari. La civilizzazione e le forme complesse di vita dipendono da questo.

Per raggiungere la pace, dobbiamo credere nella pace e seguire il percorso della pace. A.J. Muste (1885-1967 – uno dei principali attivisti sociali della nonviolenza del suo tempo. N.d.T.) disse: “Non c’è una via per la pace, la pace è la via”.

Non è ragionevole prepararsi alla guerra e aspettarsi la pace. La guerra costa troppo in termini di vite, risorse, speranze e opportunità perdute. Se vogliamo la pace dobbiamo prepararci alla pace.

Per lottare per la pace, uno dovrebbe credere che valga la pena lottare per essa. Entrambe queste condizioni richiedono coraggio.

Il mondo ha bisogno di pace, e la pace richiede leader coraggiosi.

Questo è il motivo per il quale esiste la Nuclear Age Peace Foundation (NAPF, Fondazione per la Pace nell’era Nucleare, http://www.wagingpeace.org). Ed è questo il motivo per il quale la sua stabilità istituzionale e il suo allargamento sono così importanti. Noi non possiamo adagiarci e rilassarci e pretendere che la guerra e le preparazioni di guerra diminuiscano. Il mondo è troppo piccolo e troppo pericoloso per tale atteggiamento.

La visione nostra è quella di un mondo giusto e pacifico, senza la minaccia nucleare. I nostri programmi puntano tutti a questo scopo. Lavoriamo con paesi, organizzazioni e individui coraggiosi in ogni parte del mondo per eliminare le armi nucleari e porre fine alla loro minaccia verso l’umanità e altre forme di vita.

Educhiamo i leader di pace del mondo attraverso il nostro “Peace Leadership Program” (Programma per la Leadership della Pace). Rendiamo anche omaggio ai coraggiosi leader di pace col nostro premio annuale “Distinguished Peace Leadership Award” (Premio per il più illustre Leader di pace). Alcuni dei nostri vincitori sono l’Arcivescovo Desmond Tutu, il XIV Dalai Lama, Mairead Corrigan Maguire, Jody Williams e Helen Caldicott.

Il premio del NAPF per il più illustre Leader di pace del 2014 è stato assegnato a Medea Benjamin. Lei è cofondatrice di “Global Exchange” e CODEPINK. E’ autrice di otto libri sulla pace. È una cittadina americana e opera nelle zone più impegnative del peacemaking nel mondo. È presente ovunque nel mondo dove la pace sia in pericolo. Quando i membri del Congresso o dell’amministrazione gridano alla guerra, lei fa sentire la sua presenza per la pace. È una donna coraggiosa e impegnata.


4 Novembre 2014
Traduzione di Marlene Barmann per il Centro Studi Sereno Regis
Titolo originale: Peace Leadership


 

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