L’uomo è diverso – Segnalazione redazionale
Don Zeno di Nomadelfia, L’uomo è diverso, Edizioni di Nomadelfia, Grosseto 19894, pp. 96, € s.p.
Il cognome dell’autore del libro presentato questa settimana ha a che fare col luogo, più che con la genealogia. Don Zeno non si chiama «di Nomadelfia», come cognome. Don Zeno Saltini si chiama il fondatore di Nomadelfia. Nomadelfia è una proposta. Questo è il titolo della rivista (che è presente nell’emeroteca del Centro Studi Sereno Regis di Torino), ma è amche l’intenzione dell’iniziativa. Nomadelfia è una proposta di vita «altra», di vita comunitaria, come leggiamo dal sito (www.nomadelfia.it):
Cos’è Nomadelfia: un popolo di volontari cattolici che vuole costruire una nuova civiltà fondata sul Vangelo
* Come le prime comunità cristiane
* 270 persone – 50 famiglie
* Fondata da don Zeno Saltini (1900-1981). Nel 1931, diventando sacerdote, si fa padre di un giovane che esce dal carcere. Da allora quasi 5.000 figli sono stati accolti nelle famiglie di Nomadelfia
* Tutti i beni sono in comune. Non esiste proprietà privata, non circola denaro
* Si lavora solo all’interno e non si è pagati
* Le famiglie sono disponibili ad accogliere figli in affido
* 5 famiglie insieme formano un “gruppo familiare”
* Le scuole sono interne e l’obbligo scolastico è stato portato a 18 anni
Nomadelfia, C.P. 103 – 58100 Grosseto
Tel. 0564/338243
Dunque ecco. Il fondatore di Nomadelfia, nel 1956 scrive un piccolo libro, quello presentato. Il linguaggio è un po’ datato, ma alcune definizioni ci riguardano e sono attuali:
Il progresso della tecnica nelle mani di un mondo pagano ed animalesco porterà al suicidio l’umanità.
Se vogliamo giudicare gli uomini nei rapporti sociali dai loro frutti […] c’è qualcosa di veramente grave che non va […] “Il mondo è sempre stato così”, diciamo. Ma se è sempre stato così, non vorrà dire per niente che debba essere sempre così.
Ed ecco qualcosa che ci riguarda da vicino, occupandoci di nonviolenza:
La mansuetudine è un titanico atto di volontà. Il mansueto non è servile, Tutt’altro è.
[…]pacifici non sono coloro che vanno d’acordo con tutti perché tacciono anche quando devono parlare […] che lasciano […] in pace chi sta commettendo un delitto […] sono coloro che portano la pace fondata sulla giustizia […] sapendo che la pace è il frutto della giustizia […] Non sono degli statici, sono dei dinamici[…]
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