L’organizzazione israeliana B’Tselem è stata esclusa dal servizio civile nazionale – Gili Cohen

Il responsabile del servizio civile nazionale accusa l’organizzazione di agire contro lo Stato e i suoi soldati; B’Tselem denuncia “un pericoloso attacco da parte di un’ autorità di governo”

I giovani israeliani non potranno più scegliere B’Tselem per svolgere il servizio civile al posto di quello militare; lo ha detto questa settimana il responsabile del servizio civile nazionale dopo avere accusato l’organizzazione di difesa dei diritti umani di agire “contro lo Stato e i suoi soldati”.
In una lettera al direttore di B’Tselem Hagai Elad, Sar-Shalom Jerbi ha affermato di avere preso la sua decisione nel corso della guerra a Gaza. B’Tselem, il cui nome completo è “B’Tselem: Il Centro Israeliano di informazione per i diritti umani nei Territori Occupati”, ha cercato di trasmettere [alla radio] i nomi dei bambini palestinesi morti durante i 29 giorni di guerra.
“Sento il dovere di esercitare la mia autorità e interrompere l’assistenza dello Stato nei confronti di un’organizzazione che agisce contro lo Stato e i suoi soldati, che stanno letteralmente sacrificando la loro vita con estremo eroismo per assicurare il benessere e la sicurezza di tutti i cittadini di qualunque parte che patiscono da anni il lancio di razzi sulle loro case” ha scritto Jerbi.
Il servizio nazionale civile ha la possibilità di inserire i volontari in organizzazioni di entrambi gli schieramenti politici, come l’organizzazione antiabortista Efrat per la destra e Linea Calda per i lavoratori migranti per la sinistra. B’Tselem ha avuto una sola assegnazione di un volontario del servizio nazionale, che ha accolto nel 2012.
Durante la discussione sul bilancio a gennaio, Jerbi ha detto che il servizio civile nazionale sarebbe stato disponibile “ solamente per quelle organizzazioni che non sovvertissero l’esistenza dello Stato in quanto ebraico e democratico”.
Nella sua lettera a Elad, Jerbi ha aggiunto che “vi è una chiara linea che separa una legittima opinione politica nel discorso politico israeliano e la divulgazione e pubblicazione di menzogne e diffamazione in Israele e nel mondo…. Pertanto non vedo alcuna possibilità di continuare a considerare la vostra organizzazione come collaboratore del servizio civile nazionale, che riceve assistenza dallo Stato di Israele”.
B’Tselem ha replicato che la decisione di Jerbi “ alimenta la fiamma dell’intolleranza”
“L’annuncio di Sar-Shalom Jerbi, che dubitiamo sia [un parere] qualificato, riflette una gestione negativa del suo compito amministrativo a causa del propostito di un’impropria persecuzione politica. Si tratta dell’attacco pericoloso di un’autorità governativa a un’organizzazione per i diritti umani,” ha affermato B’Tselem
“ Il signor Jerbi va troppo lontano e definisce la divulgazione di informazioni sulle violazioni dei diritti umani durante il periodo bellico “tradimento”, e alimenta il clima di intolleranza che ha avvelenato la pubblica opinione in Israele. Nel far ciò, il signor Jerbi si aggiunge al gruppo di dubbia reputazione di coloro che incitano a usare violenza verso quelli che esprimono opinioni che potrebbero essere
interpretate come critiche”.
Secondo il parere di B’Tselem, “ l’importanza della grave decisione del signor Jerbi consiste nel fatto di permettere al governo di impedire l’impiego di volontari nel servizio civile nazionale da parte di qualsiasi organizzazione le cui opinioni non siano di suo gradimento”.

14/08/2014 Haaretz
Traduzione di Carlo Tagliacozzo

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