La mia storia, la tua storia, il nostro futuro

Elena Gasparri

Appunti per insegnanti ed educatori per un’analisi critica del conflitto

Promuovere l’educazione alla pace e alla gestione nonviolenta dei conflitti è di primaria importanza in tempi di globalizzazione come quelli odierni. L’interdipendenza globale, infatti, oltre ad essere stimolo di nuove vie e forme di comunicazione, è alla base di una sempre maggiore conflittualità mondiale, che si esprime sia a livello locale che internazionale.

La scuola rappresenta il posto per eccellenza chiamato a educare alla comprensione e all’analisi dei conflitti, per poi dare strumenti per gestirli in maniera nonviolenta.

Da questa considerazione nasce l’idea di mettere a disposizione di insegnanti ed educatori degli strumenti di studio ed analisi dei conflitti, così da sviluppare un differente approccio di insegnamento al conflitto, che sia critico, olistico e incentrato sul dialogo e sul riconoscimento del legittimo punto di vista dell’altro.

Questa pubblicazione è frutto di quattro anni di progetti elaborati dall’associazione Rete Radié Resch in collaborazione con il nodo pisano dell’Associazione per la Pace (Assopace), e cofinanziati dalla Regione Toscana tramite il bando “Progetti integrati per una cultura di pace”, ex l.r. 55/97. I progetti hanno coinvolto numerose classi di diverse scuole superiori toscane e hanno preso la situazione israelo-palestinese come caso di studio per elaborare un metodo di analisi critica del conflitto, applicabile anche ad altri livelli e casi.

Il presente modulo è suddiviso in due sezioni. Nella prima si propone un percorso laboratoriale di 12 ore complessive, in cui viene affrontato in classe il tema del conflitto, partendo dal suo significato fino ad analizzare il caso israelo-palestinese. Ciò è stato possibile grazie alla rivisitazione e all’aggiornamento del gioco di ruolo elaborato da Angela Dogliotti Marasso e Maria Chiara Tropea nel loro libro “La mia storia, la tua storia, il nostro futuro”, edito da EGA. Attraverso giochi di gruppo, simulazioni e strumenti interattivi si analizza e si affronta una situazione conflittuale, cercando di cogliere tutti gli aspetti che la caratterizzano e che la portano ad una deriva violenta. Con la consapevolezza delle dinamiche conflittuali si può scegliere un’altra via, che è quella della nonviolenza e della trasformazione costruttiva dei conflitti.

Parallelamente ai laboratori, il progetto ogni anno ha previsto una parte di ricerca. Lo spunto iniziale è stato dato dal PRIME (Peace Research Institute in the Middle East), che nell’ultimo decennio ha svolto un importante lavoro di analisi dei libri di testo utilizzati nelle scuole israeliane e palestinesi. Ma come viene affrontato questo conflitto in Italia?

Da questa domanda è nata l’idea di analizzare i libri di testo utilizzati nelle scuole superiori, nonchè i libri “La storia dell’altro”, a cura del PRIME, e di “Vittime. Storia del conflitto arabo-sionista 1881-2001”, di Benny Morris. Quest’analisi è stata utile per rendersi conto di quanto il racconto degli eventi possa essere partigiano, e come dal linguaggio partano molti degli elementi di cui si compone un conflitto. La griglia contenuta tra gli allegati potrebbe essere uno strumento utile per esercitare la propria capacità critica, e per capire come la propria interpretazione dei fatti sia condizionata dalla presentazione degli stessi e dal linguaggio utilizzato.

La speranza è che questo materiale possa rappresentare un aiuto efficace per il delicato ed essenziale compito dell’educare, affinché l’insegnamento possa divenire uno strumento volto a costruire ponti e non più muri.

Tutti i materiali relativi al progetto si possono consultare e scaricare al seguente link:
https://serenoregis.org/gruppo-edap/la-mia-storia-la-tua-storia-il-nostro-futuro/

 

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