Fazzo-letti?

Lètti i consigli delle «Pillole» finora?

Eccovene un altro.

Domenica mattina, presto, freddino, bici, occhi che lacrimano, naso che cola. Pedalo ormai da un po’ sulla pista ciclabile di via Bertola quando mi accorgo di non avere un fazzoletto in tasca!!! «Eh già» penso «ho cambiato giacca e borsa e non ho fatto il trasbordo. Acc!». Stavo andando a Messa (dal meraviglioso sacerdote del santuario di San Giuseppe, in via Santa Teresa) e sapevo che, appena mi fossi fermata, avrei avuto bisogno di un fazzoletto. Che fare? Per nessuna ragione al mondo sarei entrata da un tabaccaio, dove vendono anche il singolo pacchetto di fazzoletti di carta, per le emergenze.

Di fronte alla chiesa vedo un elegante negozio di guanti – aperto, sono le domeniche di dicembre… – entro e chiedo se per caso vendano anche i fazzoletti. La gentile commessa mi risponde che no, ma che se attraverso via Pietro Micca troverò un negozio dove sicuramente li troverò. Eseguo: effettivamente nel negozio trovo fazzoletti, decorati e non. Opto per un semplice fazzoletto bianco, di cotone, da donna. Prezzo 3 euro.

Da una breve indagine ho scoperto poi che un pacchetto, singolo, di fazzoletti può costare da 0,30/0,50, fino a 1 e perfino 5 euro (vabbe’ questi ultimi sono stati dati a un venditore ambulante, più come «contributo» che come prezzo vero e proprio). Ma anche il prezzo più basso è alto rispetto a quello del fazzoletto di stoffa, che durerà anni, che è stato trasportato (come quelli di carta), confezionato (ma, contrariamente a quelli di carta, stava ripiegato – senza ulteriore involucro – insieme ai suoi «fratelli», dentro a una scatola di cartone), venduto sfuso e messo subito nella mia tasca (senza altro pacchetto, busta, sacchetto ecc.).

Ho – e uso ancora – dei fazzoletti di mia madre (che un po’ li «collezionava» e ne aveva di particolarissimi), che è morta nel 1986 e che di certo li usava da anni prima di allora. No, dico: almeno 27 anni! Ventisetteanni, novemilaottocentocinquantacinque giorni (senza contare gli anni bisestili), almeno ventisette inverni in cui mi sono soffiata il naso… quanto fa 3 euro diviso 27? C’è ancora bisogno di qualche dato per decidere di non comprare mai più – neanche in un’emergenza – i fazzoletti di carta? Nemmeno quando può sembrare che non convenga comprare un fazzoletto di stoffa e pagarlo 3 euro invece di 30 centesimi? A quest’ora non avrei più niente di quel pacchetto e avrei prodotto molti rifiuti, perché non si capisce questa cosa?  

 

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