A proposito di TAV – Recensioni di Nanni Salio
Anna Pizzo e Pierluigi Sullo, NO Tav d’Italia. Facce e ragioni dei cittadini che difendono il territorio, Intra Moenia, Napoli 2012, pp. 249
Claudio Calia, Dossier TAV. Una questione democratica, Becco Giallo, Padova 2012, pp. 127
La questione della linea ad alta velocità in Val di Susa, ribattezzata all’ultimo momento “ad alta capacità”, ma più nota come questione “NO TAV” è diventata emblematica. Un vero e proprio caso di studio che va ben oltre la dimensione soltanto locale, che alcuni declassificano come NIMBY (non nel mio cortile) per denigrarla.
E di conseguenza, anche la letteratura sull’argomento è cresciuta moltissimo, parallelamente alla lotta delle popolazioni locali, che continua da oltre vent’anni.
Il lavoro di Anna Pizzo e Pierluigi Sullo estende lo sguardo agli altri NO Tav sparsi in varie parti d’Italia: dalla Riviera del Brenta a Firenze, da Venezia alle Marche e a Roma. Sono lotte e conflitti ambientali che spaziano oltre la questione dell’alta velocità e mettono in dicussione un modello di sviluppo all’origine della grande “crisi sistemica globale” tuttora in corso. Oltre a descrivere le singole lotte, il libro contiene un’ampia e bella documentazione fotografica delle “facce” di coloro che continuano a opporsi alla devastazione del loro territorio e dei beni comuni.
Anche i fumetti si prestano, ormai, a presentare a un pubblico più ampio la storia del movimento NO Tav in Val di Susa. In modo sobrio ed essenziale, sia nella grafica sia nella ricostruzone storica, Claudio Callia riesce a dare una visione completa del problema, utile soprattutto per chi voglia accostarsi per la prima volta al problema, ma anche per ricordare a chi già se ne occupa gli aspetti salienti.
Due opere che si aggiungono alle tante altre già pubblicate, per mantenere viva l’attenzione e contribuire al cambiamento di prospettiva e di modello che le lotte dei movimenti di base intendono realizzare.
E’ necessario, tuttavia, focalizzare maggiormente l’attenzione anche sugli aspetti specifici di lotta nonviolenta che contraddistinguono tali lotte e sono il vero patrimonio da non dissipare per costruire una civiltà dei beni comuni e del ben vivere.
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