Regaliamo cibo per Natale?
Per esempio il sale. Lasciamo quello «dell’Himalaya» sull’Himalaya appunto(ci pensiamo che c’è qualcuno che lo raccogllie, e poi c’è qualcuno che lo confeziona, e poi c’è qualcuno che lo trasporta per chilometri e chilometri. Ci pensiamo all’impronta? Ci siamo dimenticati il chilometroZero?). Invece proviamo a cercare un sale con tutti i suoi minerali (integrale), che provenga da non troppo lontano (Mare di Cervia, Mare della Sicilia, Oceano Atlantico – anche l’Europa si affaccia sull’Oceano!) e poi lo aromatizziamo con le nostre mani.
Le foglie del sedano, per esempio, messe nel forno caldo (magari dopo aver cotto qualcosa) ma spento, diventano secchissime e mantengono il loro bel colore verde, basterà sbriciolarle fra le dita e aggiungerle al sale – fino – per avere un sale… afrodisiaco! O la menta, stesso trattamento, per un sale rinfrescante (utile anche per sfregare i denti, non quotidianamente, come con un dentifricio). Anche la salvia, seccata e sbriciolata, renderà il sale… digestivo. Persino l’aglio, sminuzzato finemente, può servire per aromatizzare il sale. Inoltre col fatto che nel sale ci sono le erbette, se ne userà di meno (anche perché è più saporito) con benefici per la salute.
E le ortiche e/o l’equiseto (per un sale «salva-ossa», molto mineralizzante)? Rosmarino (per un sale «tonico»)? Otrà farsi venire in mente un’erba particolare, per aromatizzare il sale in maniera adatta a chi lo riceverà in dono. Molti messaggi in un piccolo barattolo: ho pensato a come sei, ho cercato l’erba che ti si addice, preservo la tua salute, mi penserai ogni volta che salerai il tuo minestrone…
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