gli occhiali di Gandhi al 30° TFF | La premiazione


sabato 1 dicembre 2012 – ore 16.15
sala 3 Cinema Lux – Galleria San Federico, 33 – Torino

Durante la cerimonia sarà proiettato La lunga estate di Hermann Hesse presentato da Werner Weick, testimonial del premio.

Mettersi gli occhiali di Gandhi significa pensare un cinema nuovo, che offra visioni di pace invece che di guerra, di condivisione più che di esclusione, di partecipazione e non di antagonismo.

Torino Film Festival 2012

Premio alla cinematografia nonviolenta

a cura del Centro Studi Sereno Regis

Fare e guardare il cinema con l’ottica gandhiana è possibile. Ecco la scommessa lanciata nel 2011 dal Centro Studi Sereno Regis, quando propose a Gianni Amelio di conferire un riconoscimento all’opera che meglio comunichi una visione nonviolenta della vita.

Scopo dell’iniziativa è promuovere una civiltà giusta, solidale e ambientalmente sostenibile attraverso la capacità di testimoniare il superamento dei conflitti con metodi pacifici.

La giuria della seconda edizione del premio “gli occhiali di Gandhi” è formata da cinque elementi, attivi nel progetto Irenea: un cinema per la pace del Centro Studi Sereno Regis.

Consegnerà il premio il regista Werner Weick. Per l’occasione sarà programmata una personale composta da dodici suoi documentari, grazie al contributo della RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana.

Realizzato da studenti del Primo Liceo Artistico, dell’Istituto Albe Steiner, dell’Istituto Statale d’Arte Aldo Passoni e del’I.I.S. Bodoni-Paravia, il manufatto sarà accompagnato dall’assegno di 1500 euro messi a disposizione dalla Fondazione Bottari Lattes.

“gli occhiali di Gandhi” è sostenuto dalla Provincia di Torino e VII Circoscrizione e si avvale degli sponsor Museo Laboratorio di Pace di Collegno, Cooperativa Triciclo, Aurora.

1 commento
  1. eliana
    eliana dice:

    se si segue il filo d'oro di una serie di documentari come quelli realizzati da Weick, si scopre che ciò che ha mosso il cuore e si è conosciuto in terre lontane tempo fa…è condiviso da altri…legati dal medesimo filo, sebbene apparentemente sconosciuti.
    "Inciampare" in figure come Panikkar accende la curiosità per ciò che libera lo spirito della Ricerca, illuminandolo. In semplicità. Si inizia con un documentario visto attorno al tavolo di una cucina toscana, tra pochi amici…e diventa un percorso di ricerca personale. Ed è solo un tassello dei molteplici possibili. Ecco la grandezza del Cinema…muovere continuamente verso se stessi.

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