«L’Italia che voglio festeggiare… – Recensione di Cinzia Picchioni

…è quella che si è data una Costituzione, nel 1948; è quella che ha riconosciuto l’obiezione di coscienza, nel 1972; è quella che ha chiuso i manicomi, dal 1978; è quella che tutela il diritto al lavoro dei disabili, dal 1999».

Queste le ultime parole del resoconto di un progetto «Sogniamo l’unità del mondo», realizzato dalla cooperativa Impegno sociale di Siena* L’idea è stata quella di dare una corretta interpretazione alla parola «patria», nella consapevolezza di «appartenere a un’unica razza (quella umana)» e nella «convinzione che la vera ricchezza consiste nell’abbracciare (non cancellare) la varietà delle differenze. Su questa linea ci siamo mossi facendo attenzione di evitare il rischio che solitamente si corre nelle celebrazioni che hanno per oggetto la nazione».

Il libro, contiene anche un CD, racconta l’esperienza del viaggio – culturale, ma anche vero e proprio – nei luoghi dell’Italia più significativi per raccontarla: Quarto dei Mille, Reggio Emilia, Ravenna, Valli di Comacchio. Il progetto prevedeva delle lezioni, dalla storia delle bandiere, a Garibaldi e Dante Alighieri, la Costituzione, l’Unità; la conclusione è stata ffidata a uno spettacolo musicale intitolato «Nostra patria è il mondo intero», di canti popolari toscani.

Impegno Sociale Soc. Cooperativa Sociale ONLUS-Siena, Sogniamo l’unità del mondo. Progetto di una cooperativa di tipo B, a cura di Roberto Mancini, Cantagalli, Siena 2011, pp. 84+CD, € 7,00

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