gli occhiali di Gandhi al 29° TFF | I premi e le motivazioni
Nel corso della XXIX edizione del Torino Film Festival sabato 3 dicembre presso la sala della Film Commission, in via Cagliari 42 a Torino, è assegnato per la prima volta il premio gli occhiali di Gandhi, con l’intervento del direttore del festival, il regista Gianni Amelio e di Bruno Bozzetto, che in anteprima ha presentato il suo ultimo cortometraggio di animazione dal titolo Rhapsodeus.
I premi:
Per aver rappresentato la capacità di superare i conflitti interpersonali e le convenzioni sociali mediante l’empatia, la solidarietà, la dedizione gratuita e senza pregiudizi; per la coesione e l’equilibrio della regia e per la delicatezza introspettiva trasmessa dagli interpreti, tra i film in concorso del TFF la giuria del Centro Studi Sereno Regis assegna il premio GLI OCCHIALI DI GANDHI a
VERGISS DEIN ENDE di Andreas Kannengiesser.
La giuria attribuisce una menzione speciale a
CONDITION di Andrei Severny, per l’attenzione conferita alla relazione come cura e alla ricerca di integrazione tra l’umanità e la natura;
e a
INTO THE ABYSS di Werner Herzog per aver affrontato il tema della pena di morte e della violenza dell’istituzione carceraria con rispettosa sobrietà, testimoniando il valore assoluto della vita.
Tale riconoscimento valorizza l’opera che meglio interpreti la capacità di affrontare i conflitti mediante la nonviolenza, come se il mondo venisse osservato attraverso le lenti del Mahatma: uno sguardo che non si ritrae dalla lotta per la giustizia, ma rispetta l’avversario con la forza della verità e con la mitezza dell’amore. In un pianeta affranto dalla disumanità della guerra, dell’oppressione, delle discriminazioni, del degrado ambientale, lo scopo dell’iniziativa è promuovere una civiltà di pace, di solidarietà e di impegno sociale all’interno dell’universo del cinema, in modo particolare fra il pubblico delle generazioni più giovani.
Il trofeo consiste nella creazione progettata appositamente dalla studentessa Alessandra Degan del Primo Liceo Artistico di Torino, dal titolo “Il riflesso dell’anima”. La studentessa ha vinto il premio messo in palio dalla cooperativa sociale Triciclo, una bicicletta restaurata nella sua officina. In più Aurora Penne, sponsor dell’iniziativa, ha omaggiato con alcune delle proprie penne più prestigiose il regista vincitore della kermesse, il direttore del Torino Film Festival Gianni Amelio, il regista Bruno Bozzetto, ospite d’onore dell’evento e i tre studenti del Primo Liceo Artistico di Torino che hanno partecipato alla realizzazione dei trofei per il premio.
La giuria è composta da due donne e tre uomini, attivi nel neonato centro per una cultura cinematografica nonviolenta del Centro Studi Sereno Regis.
Cristina Balzano è ricercatrice e studiosa di cinema. Ha curato eventi cinematografici come la Rassegna del cinema cinese per il Comune di Torino, i film di Chaplin per l’Università e un ciclo sulla pace per il Centro Studi Gobetti. E’ stata responsabile della sezione cinematografica del mensile di cultura “Alphaville” e della rubrica radiofonica di cinema e spettacolo di ItaliaRadio.
Ha pubblicato Testo e cinema (1989) per le Edizioni D’Anna di Firenze, Cinema e pace (1998) a cura del Centro Studi Sereno Regis, Cento anni di cinema civile (2002) per gli Editori Riuniti in collaborazione con Amnesty International, A qualcuno piace… tango (2006) con l’Editore Sigillo. Ha scritto numerosi saggi e recensioni per l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino e altre Associazioni culturali.
Laura Operti si è laureata in filosofia con Norberto Bobbio con una tesi su “Il problema etico della nonviolenza”. Si è accupata dal 1990 di educazione interculturale organizzando corsi di formazione per insegnanti, seminari, convegni e rassegne cinematografiche. Ha pubblicato sull’argomento tre volumi con Bollati-Boringhieri editore ed è di prossima pubblicazione il libro “Per una cultura della nonviolenza”. Dal 2002 al 2004 è stata giudice onorario presso il tribunale per i minorenni del Piemonte e della Val d’Aosta.
Giorgio Barazza è socio del Centro Studi Sereno Regis all’interno del quale è referente per il bilancio sociale. Partecipa al gruppo Educazione alla pace “Marilena Cardone”. Per 4 anni ha gestito un laboratorio della nonviolenza. Le sue esperienze di cinema e nonviolenza sono riferite alla serie di filmati “A force more powerful” sulle lotte nonviolente che hanno avuto successo nel 900 (http://www.aforcemorepowerful.org). Questa esperienza è disponibile nel quaderno di “Azione nonviolenta” n. 18 dal titolo “Un secolo fa, il futuro, edizioni del Movimento Nonviolento.
Dario Cambiano è socio del Centro Studi Sereno Regis all’interno del quale ricopre il ruolo di coordinatore della comunicazione e referente del progetto Gli Occhiali di Gandhi: un centro per una cultura cinematografica nonviolenta. Si occupa di semiotica degli audiovisivi. Ha partecipato alla prima edizione di “Noi e gli altri”, concorso cinematografico dedicato al tema dell’handicap (1992) e ha vinto il premio del pubblico con la sua classe nella II edizione di Sottodiciotto Film Festival, categoria scuole superiori.
Marco Scarnera è socio del Centro Studi Sereno Regis, nel quale ricopre l’incarico di referente del Comitato Pace e Nonviolenza, collabora come formatore al gruppo Educazione alla Pace (EdaP) e segue l’organizzazione del nascente centro per una cultura cinematografica nonviolenta.
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