Anche la G.D.O.…

Cos’è ‘sta sigla? Un’altra che non conosco! G sta per Grande, D sta per Distribuzione e O sta per Organizzata. Cioè i super, mega e iper mercati, quelli dove trovi tutto, quelli dove ci sono le musichette per indurti a stare dentro più tempo possibile, quelli dove i prodotti di minor prezzo sono scomodi da raggiungere e quelli per i bambini sono alla loro altezza e quelli inutili vicino alle casse, dove devi passare per forza!!! Sì, la G.D.O. È quella dove bisognerebbe cercare di non andare, preferendo i piccoli negozi (che altrimenti saranno costretti a chiudere), e dove di solito non vado. Ma sono stata «punita» l’altro giorno, perché entrando in uno di «quei» posti ho scoperto una cosa bella.

Ero in anticipo sul mio appuntamento e ho deciso di entrare a dare un’occhiata (a quell’ora, primo pomeriggio, era l’unico esercizio commerciale aperto), e cosa trovo? Un’intera parete di distributori automatici di cibo*! Cioè «alla spina», come si dice: pasta di formati diversi, zuppa cereali/legumi da cuocere, müsli, pistacchi, pinoli, nocciole, riso, fagioli, ceci, lenticchie, ma anche caramelle, confettini colorati (questi ultimi due con quei bei sacchettini di carta un po’ «duri», proprio da confetteria). Tutto sciolto, tutto a peso. Una pila di sacchetti dove chiudere la merce prescelta, una maniglia comodissima abbassando la quale si «libera» il prodotto che può così entrare nel sacchetto sottostante, la bilancia che calcola il prezzo et voilà! Meno imballaggio, la quantità che desideri, pasta no-logo, costo inferiore (ovviamente, mancando il packaging, l’etichetta, la pubblicità, il confezionamento, la stampa sulla scatola, la plastichina per lasciar vedere il prodotto….).

Lo dico? Ma sì lo dico: era il Crai di corso Racconigi a Torino, ma ce ne saranno altri, anzi, segnalatemeli!.

*Eco Point Crai (www.craiweb.it) è un’applicazione del progetto Distribuzione Compatibile, promosso da Planet Life Economy Foundation (una ONLUS nata nel 2003, www.plef.org), che ha come obiettivo la creazone di un modello che unisca competitività e sostenibilità ambiente per l’intera filiera di produzione-distribuzione-consumo- riciclo.

(a cura di Cinzia Picchioni – Per contatti: via Bertola, 57 – Torino – 011539170)

2 commenti
  1. Adriano
    Adriano dice:

    Grazie, segnalazione interessante!

    Però non è che i piccoli negozi siano sempre da difendere come patrimonio dell'umanità, ad esempio alcuni di essi evadono il fisco (in percentuale) più della GDO.

    Rispondi
  2. Isabella
    Isabella dice:

    Personalmente credo di averne visto un supermercato con prodotti alla spina una sola volta due o tre anni fa… anche perchè frequento solo il dì per dì sotto casa per le emergenze ed evito i megastore come la peste. Anche io rimpiango i negozi di quando ero bambina dove c'erano i sacchi di lenticchie, piselli secchi, fagioli e te li davano in sacchetti di carta. Ma le ditte di instatolamento come camperebbero? E i loro operai? Dovremmo tornare all'agricoltura e smantellare le fabbriche… prima o poi ci arriviamo.

    Rispondi

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