Il flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio – Recensione di Loredana Arcidiacono

Orchestra di Piazza Vittorio, Il flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, testi di Mario Tronco, Luigi Truccillo e Renato Benvenuto, musiche dell’Orchestra di Piazza VIttorio, illustrazioni di Lino Fiorito, Elliot Edizioni, Roma 2010, pp. 64 + CD Audio, € 22.00

Un momento storico della produzione di Mozart è rappresentato dal Flauto magico, composto nel suo penultimo anno di vita.

Una rivisitazione del tutto originale è quella messa a punto, con grande intuizione di trascrizione, energia e vitalità, dall’Orchesta di Piazza Vittorio.

Una esplosione variopinta di stili e lingue (oltre che naturalmente di musica) che nasce nell’omonima piazza nel quartiere Esquilino, di Roma. Pochi metri quadri diventano per i musicisti dell’OPV uno spazio sufficientemente vasto per avviare quasi 10 anni fa uno straordinario progetto di incontro e di ibridazione tra musiche provenienti da paesi e tradizioni diverse che trova in questa apertura intelligente, sottile, colorata, delicata alla partitura mozartiana il giusto coronamento.

Dopo diverse tourné, esce il cd registrato dal vivo accompagnato dal libro, illustrato magistralmente da Lino Fiorito con immagini, foto parole, e rivisitazione anche del testo di Schikaneder nel puro stile dell’opera, una favola tramandata oralmente e per questo soggetta alle più diverse contaminazioni.

Certi suoni possono anche sembrare eccessivamente trasgressivi ma l’energia e la vitalità messa a punto dall’orchestra (né è un esempio l’interpretazione di una delle pagine più ostiche nelle pagine d’opera di tutti i tempi, quella della cattiva e virtuosistica Regina della notte incarnata in Petra Magoni) tengono il pubblico con il fiato sospeso fino alla fine.

La vicenda racconta lo sviluppo di un giovane,che da ignorante e debole che era, diventa saggio, sapiente e uomo attraverso la scoperta dell’amore e il superamento di varie prove iniziatiche

Questo progetto mostra la possibilità non illusoria di come l’armonia possa entrare finalmente nei fatti della nostra vita sociale e di come la musica possa essere utilizzata come elemento attivo di comprensione fra i popoli contribuendo a migliorare il mondo in uno scambio su un piano di vera parità.

Quello che accade con questo lavoro è una favola possibile dentro a una favola musicale.

Appuntamento unico sul sorriso, li aspettiamo a Torino il 18/07/2011 alla Reggia di Venaria.

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