UFO – Johan Galtung

Non abbiamo abbastanza problemi di pace, sviluppo e ambiente da dover in più preoccuparci di “oggetti volanti non-identificati”, UFO? Perché non preoccuparci piuttosto delle guerre USA nello e dallo spazio? Anche di quelle, che forse fanno parte dello stesso complesso.

Essendo un agnostico sugli UFO, ne darò una giustificazione e poi una metafora, per una esplorazione seria dello scenario UFO.

Oggi ridiamo, sovente con arroganza, di quelli che pensavano che il sole girasse attorno a un mondo piatto, perché così sembrava. Ma qualche nuova pensata produsse un’ellissoide lungo la quale la terra ruota attorno al sole. Poi, di nuovo, abbiamo fatto riposare il pensiero, senza assimilare le relatività di Einstein e lo spazio-tempo quadri-dimensionale.

Domani, potremmo ridere, probabilmente con arroganza, di quelli che pensano che nell’universo ci sia un solo pianeta con forme di vita, e che essa sia una piramide verticale con in cima gli umani, homo sapiens. Tale tipo di fede è del tutto terra-centrica, più ancora che un tempo, e la piramide biblico-darwiniana dai protozoi e dalle amebe agli umani al vertice altrettanto semplicistica che la terra piatta. D’accordo, gli umani controllano quella nicchia, la nostra terra, eccetto per i virus che ne sfidano efficacemente il dominio quanto gli IED [Improvised explosive devices, ordigni esplosivi improvvisati, ndt] sfidano l’impero USA. Ma la bibbia aggiungeva una condizione per la posizione dominante proposta da Darwin: essere un buon custode dell’abbondanza, non un possessore (Genesi 1:26,28; 2:15). E noi ce la caviamo malissimo; i delfini trattano molto meglio la loro nicchia. Ma Darwin, da vero figlio dell’impero britannico, non comprese tale criterio.

Immaginiamo degli ET, extra-terrestri, che scendano da noi, più adatti non solo nel dominare ma anche nell’aver cura di Madre Terra, i quali ci informino che il nostro tempo è scaduto per cattiva gestione. “A meno che miglioriate il vostro darwinismo in modo da includere la cura per tutta la natura, esseri viventi e non. In mancanza di che noi ET rileveremo il tutto, piazzandovi da qualche parte al di sotto dei delfini e degli scimpanzé nelle scala graduata che vi piace tanto, sperando in qualche vostra evoluzione”.

Suona familiare. Si guardi a quel che l’Occidente chiama “scoperte”. C’erano gli USO all’orizzonte, oggetti naviganti non-identificati (Unidentified sailing objects). Ostili o amici? Provenivano da popoli che vivevano in armonia con Madre Terra secondo gli standard occidentali, e dicevano agli altri popoli essi che soffrivano di cattiva gestione, non sfruttando tutte quelle risorse, lavorandole, commerciandole, facendo soldi, crescita economica, ecc. Così gli EC, extra-continentali, quasi tutti bianchi, rilevarono i territori e piazzarono da qualche parte quelle popolazioni fra gli animali per eccessiva armonia, sperando nella loro evoluzione. Il risultato lo può vedere chiunque. Questo per quanto riguarda la storia.

In futuro ci saranno probabilmente ET che dimoreranno fra noi, e non solo avvistamenti. Alcuni possiamo facilmente controllarli, altri possono facilmente controllarci, attivando lo scenario di cui sopra. Un futuro privo di ET pare meno verosimile che il contrario. E una nostra importante organizzazione, l’esercito USA, decisamente si aspetta un futuro con ET ostili più verosimile che uno senza, secondo un libro chiave nel genere, di R.M.Dolan, UFOs and the National Security State (Gli UFO e lo Stato di Sicurezza Nazionale), Charlottesville VA: Hampton Roads, 2002, si veda anche http://www.keyholepublishing.com/. Differenti e uguali, affascinanti, non hanno in mente la reciprocità.

La questione postasi agli amerindi – amichevoli o ostili – si pone anche agli ET. L’analisi del caso peggiore e la paranoia securitaria preparano gli USA alla seconda opzione, come evidenziato dai bilanci in nero e dalle DUMB (Deep underground military bases), basi militari sotterranee di profondità. Gli ET presumibilmente hanno parecchie razze, più di due generi, vari modi di procreare. Qualcuno asserisce di essere stato rapito da loro. Ma non ci chiediamo che cosa possiamo imparare. Abituale.

Altrettanto abituale è il monopolio informativo e la segretezza dell’esercito USA, con gli ET visti sostanzialmente come ostili negli innumerevoli ritratti delle guerre nello e con lo spazio esterno – eccetto che nel dolce film omonimo, ET. Anche Avatar è più pro-ET, pro-pace. Ma non le guerre stellari.

E da questo atteggiamento deriva l’inevitabile richiesta: tutti in riga sotto la guida USA, in una grande alleanza in difesa del pianeta Terra!

Sarebbero in grado di rispondere in maniera intelligente all’ovvia domanda: come mai tanti avvistamenti in Nord America e così pochi nel resto del mondo?  Perché, direbbero gli USA, noi siamo il n° 1; gli ET lo sanno, e vogliono conquistare il mondo per nostro tramite. L’oneroso premio del n° 1. Solo in una coalizione a guida USA possiamo resistere alla loro conquista del mondo; e qualunque attacco agli USA è un attacco a noi tutti, a tutti gli umani.

Se questa teoria è valida, e gli ET sono meglio informati che gli USA, gli avvistamenti in Cina e nelle regioni emergenti sono di troppo. Ce ne sono già molti in Russia. E che dire di un’altra teoria per questa scelta eccessiva degli USA – lasciando da parte il loro isterismo e l’avvistamento di satana – per cui essi sarebbero una causa essenziale della cattiva gestione del mondo? Gli ET interverrebbero non per o contro gli USA, ma per un miglior sistema di rapporti del mondo con la natura?

Pura speculazione, naturalmente. Ma altrettanto lo sono le supposizioni automatiche di ostilità, che provengono direttamente da una visione del mondo di competizione, lotta e violenza vista come normale. Il contrario comprenderebbe almeno un paio di visioni del mondo: cooperazione, armonia e amore; e vivere e lasciar vivere, tolleranza reciproca. Pace positiva e pace negativa. Ma ha prevalso un’alleanza basata sull’analisi del caso peggiore, la guerra fredda c’è già, una piccola scintilla può renderla rovente. Donde l’idea di Jon Ebersole, un americano con ascendenza svizzera che vive in Svizzera, di essere neutrali relativamente agli ET, e più in particolare che la Svizzera mantenga la propria neutralità come servizio all’insieme, malgrado i tanti sforzi USA di arruolare il paese nella NATO.

L’obiezione che si può sollevare è che per coloro che furono esposti agli USO occidentali, non cinesi, cinque-sei secoli fa avrebbe potuto servire una forte alleanza per sopravvivere illesi. La contro-obiezione potrebbe essere che dopo tutto c’era qualcosa da imparare dai popoli USO. L’ulteriore obiezione potrebbe essere che quelli, nella loro arroganza, non vollero mai imparare alcunché da noi. Al che la risposta può essere di mantenere una mentalità aperta, imparando e insegnando, rimanendo neutrali.

06.09.10 – TRANSCEND Media Service
Traduzione di Miky Lanza per il Centro Sereno Regis
Titolo originale:
UFOs
http://www.transcend.org/tms/2010/09/ufos/

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