A proposito di come si lavano i piatti – Non ci potevo credere!

Sono anni che le persone mi domandano con che cosa io lavi i piatti e io ho sempre risposto cosi: primo mangiare pochi grassi, così il cibo non sarà unto; secondo non lasciare residui nei piatti, usare il pane per pulirli perfettamente (e possibilmente fare lo stesso con le pentole); terzo così puliti i piatti hanno raramente bisogno del detersivo; è sufficiente l’acqua calda e una spugna ruvida; quarto se la pentola è proprio unta posso intingere la spugna umida in un po’ di bicarbonato e/o di argilla (entrambi sgrassano meravigliosamente!).

La reazione era più o meno sempre la stessa, a metà tra lo schifato e l’incredulo. Se volevo proprio insistere mi lanciavo in una crociata contro i detersivi che non fanno male solo all’ambiente, ma finiscono nei nostri stomaci – quando li usiamo per «lavare» i piatti, perché per quanto risciacquiamo ne restano sempre dei residui che poi… mangiamo! Infine c’è il consumo dell’acqua (potabile, sempre potabile!) usata per sciacquare via il detersivo affinché il piatto faccia skreeeek a dimostrazione che è pulito. È evidente che se non dobbiamo sciacquare via il sapone useremo infinitamente meno acqua!

Bè, adesso c’è una pubblicità che vanta i pregi dell’argilla come sgrassante, e troveremo un detersivo per i piatti con l’argilla aggiunta!!! (…)

(a cura di Cinzia Picchioni – Per contatti: via Bertola, 57 – Torino – 011539170)

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