Noi per esempio…

A casa nostra accendiamo la caldaia (riscaldamento autonomo, a metano) la mattina alle 6, fino alle 7. Ci alziamo alle 6,30, usciamo entrambi (mio figlio 19enne ed io) intorno alle 7,45, e i caloriferi sono ancora caldi. Quindi – abbiamo pensato – anche quando siamo a casa (nel pomeriggio ad esempio) programmiamo la caldaia perché si accenda ogni due ore. La sera invece, guardando magari «Blob» (uno dei pochi programmi vedibili della tv) accendiamo il camino, giacché abbiamo questa fortuna. Quando non siamo in casa la caldaia è spenta, anche la spia collegata al timer. Inoltre, soprattutto d’inverno, di notte stacchiamo la spina del frigorifero; abbiamo verificato che resta freddo tutta la notte e quando al mattino riattacchiamo la spina dentro c’è ancora un bel freddino! In questo modo, inoltre, il frigo ha meno bisogno di essere sbrinato Certo, a monte di questa gestione c’è anche la scelta vegetariana, la scelta di non congelare nulla (né di avere il congelatore, ma solo il freezer o ghiacciolina com’è chiamata in italiana. Leggo su !Sei tu che controlli i cambiamenti climatici», una piccola pubblicazione dell’Unione Europea rivolta ai giovani (Lussemburgo, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 2007):

Non surriscaldate le vostre case. Una riduzione della temperatura di appena 1°C può permettere un risparmio del 7% sulla bolletta energetica della vostra famiglia. Il 70% dell’energia consumata dalle famiglie è utilizzato per il riscaldamento. […] Evitate la posizione di stand-by del televisore, del computer e degli apparecchi hi-fi (in media, un televisore consuma il 45% di energia inposizione di stand-by). Se in Europa si evitasse di lasciare gli elettrodomestici in stand-by, si risparmierebbe l’energia necessaria ad alimentare un Paese delle dimensioni del Belgio!

Invece noi pensiamo che sia necessario costruire altre centrali nucleari perché «ci serve più energia. La compriamo dalla Francia!».

Pillole di semplicità volontaria (a cura di Cinzia Picchioni – Per contatti: via Bertola, 57 – Torino – 011539170)

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