Mettiti nella mia pelliccia

Cinzia Picchioni

Agnese Tomassetti, Mettiti nella mia pelliccia, Erickson, Gardolo 2009, pp. 96, € 15,00

Disponibile presso la Biblioteca del Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi 13 a Torino, con orario lun-merc-ven 10/16 e mar-gio 12,30/18,30

Mettiti nella mia pellicciaLo dicevano anche i Nativi

«Non puoi dire di conoscere veramente qualcuno se non hai camminato nei suoi mocassini»

o anche

«Se vuoi conoscere qualcuno devi percorrere molte miglia nei suoi mocassini»,

o ancora

«Non giudicare qualcuno se prima non hai camminato per un giorno nei suoi mocassini»

o infine

«Grande Spirito, preservami dal giudicare un uomo non prima di aver percorso un miglio nei suoi mocassini. Proverbio Apache».

Simile a questi detti è il «nostro» modo di dire

«Mettiti nei miei panni».

Ecco, questo è il motivo conduttore del libro che vi presento: niente di eccezionale in verità, ma un dignitoso libro di storie, adatte a un pubblico infantile, tutte «dalla parte degli animali».

Introdotte da alcune righe di «coscienza ecologica» le storie narrano di orsi che restano senza ghiaccio su cui camminare,  di un bambino che diventa un cane, vivendo per qualche tempo alla sua «altezza» e considerando il mondo da laggiù, passando per un nonno scorbutico che poi non lo è e per un circo dove al posto di Mangiafuoco (di Collodiana memoria) c’è un domatore di nome Mastro Ringhiaforte.

Belli i disegni e molto carina l’idea di poter ricavare due segnalibri (con la copertina del libro) dai risguardi, evviva l’uso intelligente della carta! Ah, naturalmente la prefazione è affidata a un lupo…

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