venerdì 27 marzo – Anteprima torinese del documentario Come un uomo sulla terra

h. 18.00    Museo Diffuso della Resistenza, Deportazione, Guerra, Diritti e della Libertà Palazzo dei Quartieri Militari – Corso Valdocco 4/A, Torino

h. 21.00     Caffè Basaglia – Via Mantova 34 1° piano, Torino

Saranno presenti: Dagmawi Yimer – co-autore e regista del documentario e Cecilia Bartoli – Associazione Asinitas Onlus e co-autrice

La Sezione Italiana di Amnesty International ha concesso il patrocinio a “Come un uomo sulla terra”, documentario che denuncia il trattamento disumano inflitto ai migranti in Libia e i rapporti e gli accordi tra questo paese e l’Italia, realizzato da Andrea Segre, Dagmawi Yimer e Riccardo Biadene. Dag, studente di giurisprudenza ad Addis Abeba, nel 2005 ha attraversato il deserto tra Sudan e Libia, vivendo sulla sua pelle le violenze dei contrabbandieri che organizzano questi viaggi della speranza e gli abusi della polizia libica. Dag è riuscito a raggiungere Roma e ha sentito l’esigenza di raccogliere le memorie dei suoi coetanei qua in Italia, facendo loro raccontare di fronte alla telecamera cosa hanno vissuto in quel terribile percorso. Racconti di vite in viaggio, attraverso le voci dei migranti africani sulle brutalità che subiscono in Libia e su come tutto questo sia possibile senza alcuna opposizione da parte dell’Italia e dell’Europa, che chiedono e finanziano il controllo dei flussi migratori. Gli autori e i produttori del film si sono impegnati in una campagna di raccolta di firme per opporsi al Trattato Italia-Libia, che prevede il finanziamento di azioni di contrasto all’immigrazione dalla Libia all’Italia, senza alcuna forma di controllo su come queste azioni saranno realizzate dalle autorità e dalla polizia libiche. http://comeunuomosullaterra.blogspot.com

Dagmawi Yimer e Cecilia Bartoli incontreranno gli amici di Torino alle h. 16.00 presso la sede del Centro Studi Sereno Regis, in via Garibaldi 13 (Torino).

A cura di Amnesty International, Caffè Basaglia, Centro Studi Sereno Regis e Museo Diffuso della Resistenza

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