Legge regionale Lazio – Promozione e attuazione delle iniziative per favorire i processi di disarmo e la cultura della pace

Promozione e attuazione delle iniziative per favorire i processi di disarmo e la cultura della pace

Articolo 1 (Finalità)
La Regione Lazio nell’ambito delle proprie competenze e in coerenza con i principi di pace, di coesistenza pacifica, di giustizia,  ripudio della guerra quale strumento di offesa alla libertà degli altri popoli  e quale mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, sanciti nel proprio statuto, dallo statuto delle nazioni unite e dalla costituzione della repubblica italiana:
a)     promuove la realizzazione di iniziative volte alla conoscenza degli orrori della guerra  e alla diffusione della cultura della pace, dei progetti di disarmo, le attività ed iniziative che mirano alla convivenza pacifica tra i popoli;
b)    favorisce i processi di riconversione delle imprese operanti nel settore della produzione di materiali di armamento verso attività di beni e servizi di uso civile, con particolare attenzione per le tecnologie ambientali, assumendo come obiettivo prioritario il mantenimento e lo sviluppo delle risorse umane e tecnologiche presenti nel settore.

Articolo 2 (Tipologia di interventi)
Per la realizzazione delle finalità di cui all’articolo 1 la Regione concede contributi al fine di :
a)     realizzare attività ed iniziative a carattere continuativo attuate da associazioni, fondazioni ed anti pubblici, sui temi della pace, del disarmo, dei diritti fondamentali della persona e dei popoli, della nonviolenza e della violenza sulle donne
b)    realizzare attività di ricerca sulle materie oggetto della presente legge ed in particolare sui seguenti temi;: pace, disarmo, nonviolenza, diritti fondamentali degli uomini e dei popoli, esperienza storiche e prospettive della pratica della nonviolenza
c)     produrre programmi ed interventi didattici e pedagogici sulla pace e la nonviolenza
d)    realizzare corsi di informazione e formazione sulle politiche ed i progetti di pace e di disarmo rivolte, in particolare, a operatori sociali e culturali, studenti,ricercatori, lavoratrici e lavoratori
e)     istituire premi per tesi di laurea o di specializzazione e borse di studio presso le università e centri di ricerca presenti sul territorio, sui temi della pace, del disarmo, della non violenza e dei diritti umani
f)      realizzare corsi di formazione  per coloro che intendono partecipare a missioni internazionali di pace in quanto operatori del servizio civile
g)     realizzare programmi scolastici per  scambi internazionali, sui temi della pace e del disarmo, per soggiorni di singoli studenti o  di classi di scuole medie e superiori con studenti e classi di scuole di altri paesi in particolare quelli aderenti all’Unione Europea o dell’area dl Mediterraneo
h)    elaborare progetti di studio e di fattibilità volti a realizzare la conversione integrale o parziale delle attività delle imprese operanti nella produzione di materiale bellico così come definito  nell’art. 2 della legge 9 luglio 1990 n. 185, verso attività di produzione di beni e di prestazione di servizi i uso civile e socialmente utili e favorire processi di riutilizzo ad uso civile del territorio in caso di dismissione di servitù militari
i)       favorire, con contributi destinati a spese di investimento per l’avvio delle attività o la attribuzione in comodato d’uso di immobili del proprio patrimonio, la istituzione delle “Case della pace” da parte degli enti locali ubicati nel territorio regionale

Articolo 3 (attuazione degli interventi)
Per l’attuazione degli interventi di cui all’articolo 2, la Regione promuove il coordinamento delle risorse finanziarie di provenienza regionale, nazionale e comunitaria.
La Regione concede contributi per l’elaborazione e la realizzazione dei progetti di intervento di cui all’art. 2 agli enti locali, alle organizzazioni sindacali, alle università, alle scuole del territorio regionale, ai centri di ricerca e alle associazioni impegnate nella diffusione della cultura di pace e di promozione del disarmo
Nel caso di particolari situazione di crisi nelle aziende del settore produttivo e carattere militare, dovute e condizioni  di mercato e o a ridimensionamento di produzioni militari, la Regione si attiva per individuare le norme regionali, nazionali e dell’unione europea che posano favorire  la riconversione delle aziende interessate  e la limitazione dell’impatto economico territoriale, nonché l’eventuale ricollocazione delle lavoratrici  e dei lavoratori coinvolti. La Regione può intervenire con risorse finanziarie aggiuntive.
La Regione può concedere contributi per l’elaborazione e realizzazione di progetti di intervento di cui all’articolo 2 fino al 100% della spesa ritenuta ammissibile salvo quanto previsto dall’ordinamento comunitario relativamente agli interventi in favore delle imprese (regime de minimis).
La Giunta regionale, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, con successiva deliberazione, determina le modalità di concessione, erogazione ed eventuale revoca dei contributi, nonché i criteri per l’assegnazione dei contributi medesimi, previo parere della commissione consiliare competente

Articolo 4
Agli oneri derivanti dall’attuazione della presente legge si provvede con legge di bilancio.

* Testo non ufficiale

Una buona notizia, quindi, per il movimento della pace,  oggi è stata approvata la legge sulla pace nella Regione Lazio. Un primo passo importante è stato fatto,  ma occorrerà lavorare verso la fase di regolamentazione e di attuazione.  Presto si terrà un incontro con le reti e le associazioni laziali per definire i prossimi  passi.

CONSIGLIO REGIONALE APPROVA LEGGE SULLA PACE. ZARATTI: “PROMUOVERE EDUCAZIONE ALLA PACE, ALLA NONVIOLENZA E AL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI”

“La Regione vuole essere in prima fila per promuovere nelle comunità locali e nella società laziale, l’educazione alla pace, alla nonviolenza e al rispetto dei diritti umani”. Con queste parole l’Assessore all’Ambiente Filiberto Zaratti ha commentato l’approvazione da parte del Consiglio regionale del Lazio della proposta di legge, che lo vede primo firmatario, ‘Promozione ed attuazione delle iniziative per favorire i processi di disarmo e la cultura della pace’.

“ E’ tra le prime proposte di legge che come allora capogruppo dei Verdi presentai nel 2005 – ricorda Zaratti – e che oggi diventa legge della Regione. Oggi come allora i temi della pace e della guerra, del terrorismo e della violazione dei diritti umani, continuano a scuotere le coscienze degli individui e interrogano la politica, da quella internazionale a quella dei governi locali”.

“ Le istituzioni, al di là delle scelte degli stati e degli organismi internazionali – prosegue Zaratti – possono farsi parte attiva per promuovere valori, comportamenti, attitudini, pratiche che danno sostanza alla cultura della pace e della cooperazione tra i popoli. La legge approvata oggi va in questa direzione”.

“Per questo  – dice Zaratti – verranno sostenute e promosse da parte della Regione, le iniziative messe in campo da associazioni, fondazioni ed enti pubblici, istituti scolastici e di ricerca per favorire la diffusione dei temi della pace e della non violenza, dei diritti umani e dell’amicizia tra i popoli”

“Infine – conclude Zaratti – la legge intende favorire i processi di riconversione delle imprese operanti nel settore della produzione di materiali di armamento verso attività di uso civile con particolare attenzione per le tecnologie ambientali. Il settore dell’industria militare, come altri settori, sono esposti alle ripercussioni di una crisi economico e finanziaria sempre più preoccupante. Sono convinto che questa congiuntura possa rappresentare l’occasione per riconvertire settori produttivi, dal militare al civile, orientando lo sviluppo di queste imprese verso il settore ambientale e della messa in sicurezza del territorio. Per questo le imprese potranno utilizzare le risorse attivate dal Piano operativo regionale (Por)”.