A proposito di Cohousing e condomini solidali – Cinzia Picchioni

M. Lietaert (a cura di), Cohousing e condomini solidali. Guida pratica alle nuove forme di vicinato e vita in comune con allegato il documentario «Vivere in cohousing», Editrice Aam Terra Nuova, Firenze 2007, pp. 200, euro 18,00, all. cd: Vivere in cohousing

Unirsi a un cohousing è un po’ come innamorarsi di qualcuno. All’inizio ci sono un sacco di aspettative, ogni cosa è bella e il futuro appare fantastico. Poi, lungo la strada, uno capisce che non è poi tutto così ideale, perfetto e fantastico. [dal libro, p. 69]

Prima di tutto sappiamo che cosa si intende con la parola inglese cohousing? È una particolare forma di vicinato dove le persone decidono di condividere alcuni spazi e servizi comuni come il mangiare, la gestione dei bambini ecc. Qualcosa di più rispetto al condominio tradizionale, qualcosa di meno rispetto alla comune.
Il libro riporta esperienze di Paesi dove il fenomeno è diffuso e addirittura sostenuto dalle amministrazioni pubbliche (Olanda, Gran Bretagna, Germania, Belgio). Per l’Italia c’è una lunga sezione che tratta di ecovillaggi, condomini solidali e altre forme di co-abitazione, con utili indirizzi, letture consigliate, siti internet interessanti.
Particolarmente interessanti mi sono sembrati i capitoli Consiglia per avviare un cohousing e Perché solo il 10% ci riesce, in cui si scopre che il motivo per cui il 90% fallisce è soprattutto il conflitto, di solito accompagnato da grossi dispiaceri e qualche volta da cause in tribunale. E allora c’è un paragrafo che si intitola l conflitto strutturale e sei modi per ridurlo, in cui si consiglia di individuare la visione, di prendere accordi chiari e scriverli, di imparare la comunicazione e le dinamiche di gruppo, di dare priorità – nella scelta dei fondatori e dei nuovi membri – alla maturità emotiva e infine di imparare come gestire cuore e mente.

Proprio come per tutto bisogna partire da se stessi, insieme a pretendere di cambiare il mondo occorre cominciare a cambiare noi. Non mi suona nuova questa… gestione dei conflitti, nonviolenza, meditazione, autoconoscenza … sono le stesse «regole» che valgono in ogni co-qualcosa (coppia, gruppo di lavoro, famiglia, figli, scuola …) perché «Il viaggio più lungo che abbiamo da fare è quello dalla testa al cuore», Cinzia Picchioni