24 gennaio 2008 – Lettera aperta agli azionisti FIAT

24 gennaio 2008 – Lettera aperta agli azionisti FIAT

Oggi siede fra Voi, componente importante del Consiglio di Amministrazione della vostra azienda, Ratan Tata. Amministratore delegato di TATA Motors, il più importante partner industriale e commerciale del Gruppo FIAT.
Al recente Motor Show di new Delhi il gruppo TATA MOTORS ha lanciato l?auto low cost, una vetturetta che nei disegni di Ratam TATA dovrebbe mettere al volante per la prima volta milioni di indiani.

Ma la vetturetta da 2000 Euro già gronda sangue

Infatti come per molti altri investimenti industriali si ripete il solito rituale: migliaia di cittadini poveri (dalit, adivasi, contadini poveri) vengono espropriati della terra e di risorse essenziali per la propria sopravvivenza nella ricerca di profitto in produzioni che soddisfano i consumi di una minoranza della popolazione.
Il governo del Bengala Occidentale ha avviato l?esproprio di 20.000 acri di terra fertile, contro il volere e gli interessi della popolazione. I contadini espropriati si sono opposti alla requisizione forzata ma il governo ha risposto scagliando loro contro la polizia, i bastoni, le ruspe, il suo esercito, le sue squadracce che si sono rese responsabili di brutali assassini e sopraffazioni.
Per i villaggi di Singur l?esproprio delle terre per fare spazio agli stabilimenti destinati alla ?utilitaria più economica del mondo? sono ormai una realtà; si è costruito un recinto ma continuamente nascono situazioni di scontro.
FIAT grazie agli accordi commerciali e di investimento esistenti con TATA MOTORS, si rende moralmente corresponsabile di quello che sta succedendo a Singur.

È scandaloso il totale blackout mediatico nel nostro paese su queste tragedie.
È scandaloso l?atteggiamento FIAT che si limita a definire la situzione ?di competenza dell?autorità indiana locale? e se ne lava le mani, smentendo gli impegni di Responsabilità Sociale ed Ambientale ufficialmente presi con la propria comunità di azionisti, utenti e lavoratori.

Pertanto, raccogliendo l?appello dell?attivista Medha Patkar che è stata di recente tra noi, dell?attivista Anuradha Talwar, delle scrittrici Mahasveta Devi e Arundhati Roy, delle tante donne e uomini che hanno denunciato con forza l?insostenibilità del ?modello di sviluppo? del Governo del Bengala Occidentale, e richiamandoci agli stessi impegni espressi nel codice di Responsabilità Sociale della Vostra azienda, vi chiediamo di esigere che l’azienda rispetti i diritti umani fondamentali negli investimenti diretti e in quelli attuati in sinergia con gli investitori stranieri.

Coordinamento torinese sulle conseguenze dell’accordo TATA-FIAT
(Centro Studi Sereno Regis, FIM-CISL Torino, FIOM-CGIL Torino, ISCOS Piemonte, MIR-Movimento Nonviolento Piemontese)
c/o Centro Studi Sereno Regis ? Via Garibaldi, 13 – 10122 Torino ? tel. 011532824 ? e-mail [email protected]