Congresso del Movimento Nonviolento

1. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
CONCLUSIVA GENERALE
[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: e-mali: [email protected],
sito: www.nonviolenti.org) per averci messo a disposizione i seguenti
documenti del XXII congresso del Movimento Nonviolento svoltosi a Verona dal
primo al 4 novembre 2007]

Le amiche e gli amici della nonviolenza, riuniti in Verona per il XXII
Congresso del Movimento Nonviolento, al termine di lavori articolati in
commissioni e sedute tematiche:
– esprimono adesione alle linee generali di analisi e di programma esposti
nell’introduzione del presidente;
– assumono gli impegni risultanti dai lavori delle commissioni come
approvati dall’assemblea e gli indirizzi delle mozioni particolari approvate
dall’assemblea stessa;
– ribadiscono la necessita’ dell’apporto dei pensieri e delle pratiche della
nonviolenza, esercizio competente del potere di tutti e di ciascuno, per
affrontare la grave crisi della politica e delle stesse strutture della
democrazia rappresentativa, evidente anche nei paesi di piu’ lunga e
consolidata tradizione;
– si impegnano nel confronto e sono aperti alla collaborazione con quelle
forze politiche e sociali che si mostreranno piu’ consapevoli della
profondita’ della crisi del nostro paese e dell’illusorieta’ di soluzioni
affidate all’ingegneria istituzionale o alla demagogia dell’antipolitica;
– indicano nella diffusione e approfondimento del lavoro dei Centri del
Movimento Nonviolento e dei singoli aderenti, nel loro collegamento a
livello regionale, nel loro coordinamento affidato al comitato nazionale,
nella costante apertura, proposta e pratica di collaborazione ai movimenti o
realta’ diffuse che alla nonviolenza si ispirano, la condizione necessaria
perche’ l’aggiunta della nonviolenza per la politica buona sia credibile e
possibile;
– indicano nella diffusione di “Azione nonviolenta”, nel suo utilizzo come
essenziale strumento di comunicazione dei pensieri e delle pratiche della
nonviolenza, un impegno prioritario per tutti gli aderenti.
Il Movimento Nonviolento impegna se stesso, tutti i propri iscritti, le sedi
e i centri, il comitato di coordinamento e il direttivo, a realizzare entro
l’autunno del 2010, a conclusione del Decennio per la nonviolenza, una
iniziativa (marcia, raduno o altro) possibilmente di dimensioni europee
(coinvolgendo altri movimenti nonviolenti, in collaborazione con War
Resisters’ International), che riaffermi la priorita’ dell’opposizione
integrale alla guerra e alla sua preparazione tramite il metodo della
nonviolenza attiva. Tale evento sara’ preparato e costruito con specifiche
giornate ñ almeno due all’anno, da individuare nelle date e nei contenuti -,
nelle quali tutti i gruppi e i singoli aderenti si attiveranno localmente in
modo pubblico per riaffermare l’identita’ del Movimento Nonviolento e la sua
visibilita’.
La marcia o evento conclusivo del 2010 sara’ riempito dai contenuti emersi
dalle iniziative proposte da questo XXII Congresso ed effettivamente
realizzate nei prossimi tre anni. Sara’ il punto di arrivo di un percorso
collettivo, realizzato con “familiarita’ e tensione” dagli aderenti al
Movimento Nonviolento che nuovamente si riuniranno nel XXIII Congresso
Nazionale, nel 2010.
Approvata all’unanimita’.

2. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
SULL’OBIEZIONE DI COSCIENZA

Preso atto che la Commissione Difesa del Parlamento, con potere legislativo,
quindi senza dibattito in aula, ha approvato una legge (n. 130 del 2 agosto
2007, recante “Modifiche alla legge 8 luglio 1998, n. 230, in materia di
obiezione di coscienza”, pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 194, del
22 agosto 2007), che permette a chi negli anni scorsi ha fatto la scelta del
servizio civile sostitutivo delle leva obbligatoria militare, dichiarandosi
quindi obiettore di coscienza, di recedere da tale dichiarazione, potendo
cosi’ fare richiesta del porto d’armi, sia per l’esercizio della caccia che
per difesa personale; pur non volendo impedire a nessun obiettore di
rivedere, cambiare, negare la scelta fatta in gioventu’, il Movimento
Nonviolento rivendica la centralita’ dell’obiezione di coscienza ieri come
oggi (al punto che ai volontari in servizio civile impiegati nelle proprie
sedi propone la scelta dell’obiezione come valore fondante la nonviolenza).
Nella convinzione che l’obiezione di coscienza dovra’ essere sempre
garantita a coloro che hanno scelto volontariamente di far parte
dell’esercito e dovra’ essere garantita nell’eventualita’ del ripristino
della leva obbligatoria, per ora solamente sospesa, il Movimento Nonviolento
chiede agli Uffici competenti (Ministero della Difesa e Ufficio nazionale
servizio civile) di accedere ai dati sulle eventuali rinunce da parte di ex
obiettori, al fine di creare un osservatorio su tale fenomeno;
inoltre il Movimento Nonviolento chiede che – in coerenza con la normativa
di rinuncia allo status di obiettore – venga (per principio di reciprocita’)
riconosciuto nel Codice Militare di pace e di guerra la possibilita’ per i
militari di rinunciare in qualsiasi momento, anche nelle missioni
internazionali, al proprio status di soldato e quindi poter rifiutare
l’obbedienza agli ordini iniqui o comunque in contrasto con l’articolo 11
della Costituzione italiana.
Approvata all’unanimita’.

3. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
SULLA CASA PER LA PACE DI GHILARZA

Il Congresso, preso atto dell’offerta di donazione al Movimento Nonviolento
della struttura “Casa per la pace” di Ghilarza (provincia di Oristano,
regione Sardegna), da’ mandato ai nuovi organi eletti di procedere
all’acquisizione della proprieta’. Impegna il Movimento a mantenere le
finalita’ di “Casa per la pace” in conformita’ e nello spirito di quanto
contenuto nella propria Carta programmatica. Individua come obiettivo a
breve termine la concretizzazione di una propria sede a Ghilarza con lo
scopo di radicarsi nel territorio e promuovere iniziative nonviolente. Il
Movimento si impegna ad attivare una specifica campagna finanziaria per
reperire quelle risorse necessarie al mantenimento di questa nuova
struttura.
Premesso che una gran parte della “Casa per la pace” di Ghilarza, tramite
lavori di ristrutturazione potrebbe garantire spazi per líattuazione di
progetti innovativi (centro di documentazione, laboratori per attivita’
manuali, parte museale, ecc.), il Movimento Nonviolento si attivera’ per la
concretizzazione di possibili proposte finalizzate a considerare la presenza
della “Casa per la pace” a Ghilarza.
Approvata all’unanimita’

4. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE A
SOSTEGNO DEL MOVIMENTO NO DAL MOLIN

L’ampliamento della base militare di Vicenza, l’aumento delle spese militari
destinate agli armamenti, la costruzione di nuove armi offensive di
distruzione, ecc., rappresentano scelte criminose e guerrafondaie da sempre
contrastate dal Movimento Nonviolento. Pertanto il Movimento Nonviolento si
impegna a sostenere la lotta della popolazione di Vicenza contro
l’ampliamento della base militare Usa e a rafforzarne sempre piu’ le
caratteristiche di conduzione nonviolenta. In particolare il Movimento
Nonviolento, tramite il proprio Centro e la Casa per la Pace, si impegna a
partecipare alla mobilitazione prevista nella citta’ di Vicenza nel mese di
dicembre 2007.
Approvata all’unanimita’.

5. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE NO
TAV

Il progetto per il “Quadruplicamento della linea Verona-Fortezza di accesso
alla galleria di base del Brennero sull’asse ferroviario Monaco-Verona” e
per la stessa “Galleria di base del Brennero” costituisce un complesso
unitario di grandi opere che fanno parte del cosiddetto corridoio 1
Berlino-Palermo del programma Trans European Network, TEN. Non si tratta di
semplici opere di potenziamento, e’ un vero e proprio progetto TAV/TAC
(treni ad alta velocita’ e capacita’) anche se i promotori hanno evitato di
usare queste sigle che ormai per il senso comune significano interventi
inutili, danni ambientali gravi, costi collettivi enormi, profitti di pochi.
Ci opponiamo a questo progetto:
– per ragioni di politica dei trasporti prima di tutto, e cioe’ perche’ (al
di la’ degli altri danni devastanti) e’ inutile visto che i futuri enormi
flussi di merci sono un auspicio dei promotori e non una previsione seria,
che la linea storica e’ ancora largamente sottoutilizzata e non esiste
nessuna strategia pubblica per trasferire fin da ora le merci da camion a
rotaia (i Tir preferiscono l’autostrada A22 perche’ i pedaggi sono molto
bassi e non per l’assenza di una ferrovia veloce);
– per ragioni sociali, perche’ le linee ferroviarie TAV (come del resto le
grandi arterie stradali di transito) rendono le vallate corridoi per le
merci sempre piu’ difficili da abitare, come accade nelle Valli dell’Isarco
e dell’Adige;
– per ragioni ambientali, visto che per il tunnel di base del Brennero e le
nuove tratte di accesso venti anni di lavori con enormi cantieri
causerebbero danni irreversibili alle falde acquifere, al paesaggio, ai
terreni agricoli, creando grossissime discariche, grande traffico di camion,
aumento drastico di emissioni nocive (scarichi, polveri);
– per ragioni economiche, dato che le opere in progetto (basate su un
modello finanziario e gestionale dappertutto in crisi) sottraggono fondi ad
attivita’ ben piu’ necessarie ed hanno costi complessivi altissimi (almeno
20 miliardi di euro) che finiranno inevitabilmente per essere pagati solo
dalla collettivita’ e non dai realizzatori privati cui, insieme ai loro
protettori politici, andranno tutti i vantaggi;
– per gli sprechi energetici, visto che divorera’ enormi quantita’ di
energia sia durante i lavori sia ad opere realizzate (una linea TAV consuma
il triplo di una linea normale).
Per tutto questo:
– visto che nei territori interessati si sono costituiti o si stanno
costituendo dei Comitati di opposizione a quest’opera;
– visto lo splendido esempio della lotta nonviolenta portata avanti dagli
amici della Val di Susa grazie anche alla partecipazione attiva di amici
della nonviolenza;
il Movimento Nonviolento si impegna, dove vi siano le condizioni possibili,
a partecipare attivamente alla crescente mobilitazione di opposizione a
questa opera, apportando la nostra aggiunta nonviolenta.
Approvata (1 astenuto).

6. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

Il Congresso del Movimento Nonviolento
– impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal
surriscaldamento del clima;
– consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da’
il trasporto aereo;
– cosciente altresi’ che il trasporto aereo costituisce una forma di
mobilita’ altamente inquinante e devastante per l’ambiente e dannosa per la
salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un
modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l’intera
collettivita’ locale e l’intera umanita’ vivente che in larghissima parte
neppure ne fruisce;
esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del
trasporto aereo;
ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta
della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita’ e
dei diritti umani di tutti gli esseri umani:
a) si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all’ampliamento
degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita’ ma essi
siano realizzati per promuovere forme di turismo “mordi e fuggi” legate a
una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni
ambientali e culturali, e ad un’esperienza del viaggiare che non sia
arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie
della narcosi pubblicitaria;
b) si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli
dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia’
pesantemente gravati e fin soffocati dall’attivita’ aeroportuale;
c) chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare
le compagnie aeree;
d) chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle
compagnie aeree;
e) si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei
diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree;
f) difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli
ecosistemi locali e l’ecosistema planetario, i diritti dell’umanita’
presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento
del trasporto aereo;
g) si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di
difesa dell’ambiente, della salute, dei beni comuni;
h) chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande
siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della
compatibilita’ con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed
europea in materia di Valutazione d’impatto ambientale (Via) e di
Valutazione ambientale strategica (Vas);
i) si oppongono alle attivita’ militari che violano l’art. 11 della
Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e
particolarmente alla presenza e all’ampliamento di basi aeronautiche
militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in,
attivita’ belliche che la Costituzione ripudia;
l) promuovono forme di mobilita’ sostenibile, modelli di sviluppo
autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili,
eque e solidali;
m) promuovono una cultura della mobilita’ e del viaggio sostenibile,
conviviale, solidale, aperta all’incontro e all’ascolto reciproco,
rispettosa delle persone e dell’ambiente;
n) si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la
difesa della biosfera.
Approvata (3 astenuti).

7. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
SUL RIGASSIFICATORE

Il Movimento Nonviolento conferma il suo sostegno e l’adesione al Comitato
contro il rigassificatore off-shore di Livorno e Pisa, per i seguenti
motivi:
1) Questo progetto sarebbe un esempio concreto di una nuova generazione di
impianti pericolosi e dannosi per l’ambiente e la salubrita’ dell’aria;
2) La realizzazione di questo progetto delineerebbe il mare come un “sito
industriale” in uno spazio ambientale di particolare rilevanza, il santuario
dei cetacei;
3) Amplierebbe l’economia violenta nei confronti del Delta del Niger, luogo
di partenza della materia prima;
4) Incrementerebbe il traffico navale di petroliere e gasiere nel
Mediterraneo con aumento di inquinanti nell’acqua del mare;
5) Non comporterebbe nessun vantaggio per le comunita’ locali, sia interne
di occupazione e riduzione del costo dei consumi, perche’ i lavori sono
stati appaltati a ditte esterne e il gas liquido, per essere trasformato in
Gnl ha necessita’ di un processo costoso, che inciderebbe sulle bollette;
6) La totale mancanza di partecipazione e condivisione delle comunita’
locali nella gestione del progetto.
Approvata (1 astenuto).

8. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
SULL’URANIO IMPOVERITO

Il Movimento Nonviolento si impegna ad approfondire ed informare sulla
cosiddetta “sindrome del Golfo” e sulle morti e malattie diffuse tra
militari e civili a causa della permanenza nei territori di guerra o nei
poligoni di tiro di polveri sottili, uranio impoverito, metalli pesanti,
ecc.; e a fare di questo dramma un ulteriore elemento di contrapposizione ad
ogni guerra e all’uso di armi i cui letali effetti per il presente e per
l’avvenire sono forieri di conseguenze drammatiche ancora sconosciuti per la
nostra e le future generazioni.
Approvata all’unanimita’.

9. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
PER LA NASCITA SENZA VIOLENZA

“Ogni donna e’ perfettamente preparata a partorire, come ogni neonato e’
perfettamente preparato a nascere”. A partire da questa frase di Lorenzo
Braibanti, grande amico della nonviolenza, il Movimento Nonviolento si
impegna:
– a diffondere un pensiero e una pratica di attenzione al momento della
nascita nel quale le pratiche dannose comunemente accettate espropriano
donne e nuovi nati di ogni soggettivita’ e li sottopongono a violenze di
ogni genere: fisiche, psicologiche, relazionali, sociali;
– a diffondere informazioni e conoscenze e pratiche sulla nascita senza
violenza;
– a riconoscere le violenze (posizioni, solitudine, taglio cesareo, ecc.) e
le espropriazioni cui sono sottoposte le donne durante il parto in ospedale,
come violenze sessuali e di genere;
– a lottare contro una medicina che si e’ sostituita al sapere delle donne e
dei nuovi nati;
– a riconoscere la nascita come bene comune.
Approvata all’unanimita’.

10. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
SU VEGETARIANESIMO E ANIMALI

Un aspetto fondamentale della vita delle madri e dei padri della nonviolenza
(Maria Montessori, Mohandas K. Gandhi, Lev Tolstoj, Aldo Capitini, ecc.) e’
stata la scelta vegetariana.
La violenza nei confronti degli animali (vivisezione, allevamenti,
randagismo, caccia, zoo, circhi, ecc.) e’ enorme. L’invito e’ ad una seria
riflessione (e azione) anche su questi temi, ricordando che l’Associazione
Vegetariana Italiana e’ stata fondata da Aldo Capitini.
Approvata all’unanimita’.

11. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
FIORI DI PACE

Il Movimento Nonviolento, partecipando con alcuni suoi esponenti al progetto
“Fiori di pace”, intende sostenere ed estendere queste esperienze di
incontro e di dialogo fra ragazzi israeliani e palestinesi in Italia e nel
loro paese (presentate all’Onu dei giovani di Terni, 5-6 ottobre 2007)
perche’ sono:
– incontri di dialogo fra le differenze;
– esperienze di gestione nonviolenta dei conflitti;
– un progetto di pace preventiva (perche’ far incontrare questi ragazzi ed
aiutarli a superare paure e pregiudizi significa aiutarli nel loro sviluppo
psicologico per superare la durezza di una realta’ insostenibile) e
rappresentano una speranza che nasce da una disperazione.
Pertanto si impegna a sostenerlo e a diffonderlo tramite le proprie reti e
strumenti. In particolare adotta il dvd-video “Fiori di pace” come strumento
utile alla diffusione della cultura della nonviolenza tra le giovani
generazioni, tramite le scuole e i centri di aggregazione giovanile.
Approvata (1 astenuto).

12. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
SUI DIRITTI UMANI

Nel 2008 (LX anniversario della Dichiarazione Onu sui Diritti Umani) il
Movimento Nonviolento diffondera’, alle amministrazioni locali, al governo
centrale, al Parlamento italiano, puntuali aggiornamenti sulle violazioni
dei diritti umani contenuti nella Dichiarazione Onu, che quotidianamente
avvengono nelle nostre comunita’ locali e a livello internazionale, per le
competenze del governo italiano. Diffondera’ tempestivamente tali
osservazioni, oltre che agli organi di informazione, agli amministratori
locali e ai parlamentari affinche’ possano provvedere a realizzare il
rispetto della Dichiarazione Onu per le competenze di ciascuna
Amministrazione.
Approvata (4 astenuti).

13. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
CONCLUSIVA DELLA COMMISSIONE “CORPI CIVILI DI PACE” (COMMISSIONE 1)

Il XXII Congresso del Movimento Nonviolento ribadisce la validita’ della
funzione svolta dallíAssociazione Ipri ((Italian Peace Research Institute) –
Rete Ccp (Corpi Civili di Pace), di cui il Movimento Nonviolento e’
cofondatore con altre associazioni.
Il Movimento Nonviolento ritiene che la funzione principale di questa
associazione che riunisce la ricerca sulla pace (Ipri) e la proposta di
interventi nonviolenti in zone di conflitto (Rete Ccp) debba continuare ad
essere quella di perseguire l’obiettivo di proporre la costituzione da parte
dello Stato o dell’Europa di Corpi Civili di Pace quale alternativa
dell’attuale politica di invio di missioni militari spacciandole per
interventi di pace anche quando senza ombra di dubbio sono interventi di
guerra.
Come obiettivi da perseguire a livello istituzionale identifichiamo:
– Legge per líistituzione anche nel nostro Paese di un Istituto di ricerca
sulla pace;
– Legge che istituisca dei Corpi civili di pace quale alternativa all’invio
di militari all’estero in zone di conflitto;
– Programma di incontri culturali e seminariali di pratica nonviolenta da
proporre alle amministrazioni locali tramite la rete della associazioni
locali.
Pur essendoci gia’ delle iniziative di volontari in zone di conflitto, il
Movimento Nonviolento ritiene che un riconoscimento di questa funzione da
parte dello Stato sia un passo necessario di riconoscimento al ruolo che
posso esercitare i Corpi civili di pace:
– Prevenzione;
– Mediazione, interposizione e soluzioni nonviolente in situazioni di
conflitto;
– Interventi di riconciliazione.
Tutte queste attivita’ devono essere necessariamente distinte da interventi
di aiuti umanitari o di “ricostruzione” che sono ruoli normalmente gestiti
dalle Ong.
E’ necessario quindi che l’attivita’ dell’Ipri-Rete Ccp con l’attivo impegno
del Movimento Nonviolento, progettuale e anche autonomo, continui ad essere
di interlocuzione con le nostre istituzioni parlamentari, governative ed
enti locali.
Approvata (1 astenuto).

14. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
CONCLUSIVA DELLA COMMISSIONE “SERVIZIO CIVILE” (COMMISSIONE 2)

Il Movimento Nonviolento si impegna a:
1) Salvaguardare il significato/valore del Servizio civile come contributo
alla Difesa popolare nonviolenta, e pertanto ad essere informato sulle
ricerche in atto e sulla realta’ operativa odierna del sistema Servizio
civile nazionale. E quindi a:
– impegnare il Comitato di coordinamento a partecipare e contribuire
criticamente al dibattito sul processo di sviluppo del Servizio civile nelle
prospettive individuando modi, luoghi, tempi e soggetti strategici piu’
idonei, non appena i dati delle ricerche sono disponibili;
– Utilizzare la rubrica “Servizio civile” su “Azione nonviolenta” come
strumento di confronto in modo costante e attinente ai “fatti” attuali del
Servizio civile.
2) Curare la qualita’ della realizzazione dei progetti di Servizio civile
posti in essere aumentando lo sforzo per:
– rafforzare la realizzazione di percorsi formativi nelle specifiche
tematiche legate a nonviolenza, Difesa popolare nonviolenta, Educazione alla
pace;
– individuare programmi operativi piu’ dettagliati e condivisi. Questo gia’
a partire dal progetto in avvio a Brescia il 5 novembre 2007 per poi
modificare i progetti da presentare nel 2008.
3) Avviare e curare il confronto per la condivisione di attivita’
progettuali con associazioni, movimenti e soggetti affini al Movimento
Nonviolento a partire da quelli presenti sui territori delle sedi del
Movimento Nonviolento accreditate per il Servizio civile, al fine di
presentare i progetti 2008 in forma co-progettante.
4) Individuare almeno un’idea progettuale in materia di Difesa popolare
nonviolenta, al fine di sperimentare con volontari in Servizio civile forme
di Difesa popolare nonviolenta, in Italia o in collegamento con la Wri (War
Resisters’ International). Obiettivo sara’ presentare un progetto di tale
natura entro il 2009.
5) Valutare l’opportunita’ di aggiornare l’accreditamento al Servizio civile
del Movimento Nonviolento nei tempi consentiti dall’Ufficio nazionale per il
Servizio civile e Regioni al fine di facilitare, appena possibile, la
realizzazione della presente mozione.
Approvata (1 astenuto).

15. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
CONCLUSIVA DELLA COMMISSIONE “EDUCAZIONE ALLA NONVIOLENZA” (COMMISSIONE 3)

La commissione ha preso le mosse da una breve analisi delle esigenze
raccolte nella scuola e al di fuori di essa rispetto alla formazione alla
nonviolenza, e di cio’ che gia’ viene fatto a nostra conoscenza, dentro e
fuori dal Movimento Nonviolento.
Nelle premesse e’ stato concordato che:
– l’educazione e’ un campo strategico, e gia’ politico, per la crescita
della nonviolenza;
– le esperienze di educazione alla pace e alla nonviolenza in questi anni
stanno crescendo presso enti locali, scuole, associazioni, universita’;
– i contenuti trasmessi comprendono sia aspetti di educazione alla proposta
della nonviolenza richiamandosi ai grandi autori e alle piu’ importanti
esperienze della storia, sia proposte mirate a sviluppare competenze nella
gestione dei conflitti interpersonali e sociali vissuti da chi si avvicina
alla formazione alla nonviolenza;
– lo specifico della nonviolenza consiste proprio nel guardare alla
complessita’ tenendo insieme i conflitti di livello micro, meso e macro;
ricerca e azione; violenza diretta, culturale e strutturale;
– le piu’ importanti azioni che il Movimento Nonviolento mette in campo
rispetto alla formazione sono:
– la pubblicazione di “Azione nonviolenta”, fondamentale strumento di
formazione;
– una piccola linea editoriale che da’ diffusione a riflessioni ed
esperienze altrimenti difficili da reperire;
– i campi estivi per giovani e adulti;
– la partecipazione ai lavori del Comitato per il Decennio dell’educazione
alla pace e alla nonviolenza;
– la formazione ai volontari in Servizio civile, presso le proprie sedi e,
ove possibile, per altre realta’;
– incontri sui temi della nonviolenza in tutti i luoghi dove si e’ chiamati
e dove e’ possibile andare.
*
Di fronte al compito di rinforzare questi settori e di aprire a nuove
possibilita’, sono stati individuati tre nuclei di lavoro che nascono da
esigenze specifiche:
1) Obiettivo: diffondere i contenuti della nonviolenza, per nulla scontati,
cominciando dagli ambiti preposti alla formazione, ovvero la scuola,
l’universita’, il servizio civile nazionale. Azioni: sono stati individuati
alcuni impegni diversamente graduati che ricordiamo fin da oggi a tutti gli
iscritti al Movimento Nonviolento e, per quanto possibile, a tutti gli
abbonati ad “Azione nonviolenta”, ovvero:
– proporre personalmente l’abbonamento ad “Azione nonviolenta” e l’acquisto
di materiale librario alle biblioteche comunali e di quartiere dei luoghi
dove abitiamo, alle biblioteche scolastiche, agli uffici che si occupano di
servizio civile;
– prendere contatto con i Comuni di residenza affinche’ si impegnino nella
promozione dell’educazione alla pace e alla nonviolenza, assumendo
formalmente il tema nei loro statuti comunali e agendo coerentemente nella
promozione di iniziative nelle scuole e sul territorio;
– far vivere nella propria realta’ gruppi aperti di riflessione, di studio e
di azione per la formazione alla nonviolenza, sull’esempio dei Centri di
Orientamento Sociale di Aldo Capitini e dei laboratori maieutici di Danilo
Dolci.
*
2) Obiettivo: valorizzare la ricchezza di esperienze gia’ in atto,
promuovendone lo scambio e il confronto a scopo sia di autoformazione, sia
di moltiplicazione delle iniziative.
Azioni: proseguimento della rubrica sull’educazione, eventualmente dandole
uno spazio piu’ ampio per raccontare esperienze in atto, e creazione di una
sezione specifica del sito dedicata all’educazione, di cui un primo progetto
e’ gia’ stato abbozzato da Luca Giusti e Raffaella Mendolia che valuteranno
la possibilita’ di seguirlo anche in seguito, insieme al webmaster del sito
del Movimento.
Questa sezione del sito potrebbe comprendere:
– progetti ed esperienze di educazione e formazione alla nonviolenza;
– materiali di lavoro elaborati e sperimentati da insegnanti iscritti al
Movimento per condurre lezioni delle loro discipline, evidenziando lo
specifico della nonviolenza o sviluppando una formazione piu’ completa e
senso critico rispetto alle discipline;
– indirizzi di persone del Movimento Nonviolento disponibili a essere
riferimento o a fare formazione;
– bibliografie tematiche;
– uno spazio per le scuole per la nonviolenza presentate in “Azione
nonviolenta”, con i link;
– link ad associazioni amiche;
– un blog di scambio tra gli insegnanti iscritti al Movimento o impegnati
sul tema, per una comunicazione veloce e leggera sui contenuti e i metodi
che sperimentano nel loro lavoro.
*
3) Obiettivo: favorire l’incontro tra chi opera nel campo dell’educazione e
formazione alla nonviolenza, anche in un rapporto di collaborazione e
apertura con altre realta’.
Azioni: progettare un seminario specifico sull’educazione alla nonviolenza
proponendone la realizzazione congiunta al Movimento di Cooperazione
Educativa (Mce) e preparandolo attraverso il sito e la rivista. Anche su
questo e’ stata individuata una referente per la sua preparazione, in una
amica del Movimento Nonviolento che fa parte dell’Mce da molti anni e puo’
quindi fungere da figura di collegamento tra le due associazioni.
Approvata (1 astenuto).

16. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
CONCLUSIVA DELLA COMMISSIONE “ECONOMIA, ECOLOGIA, ENERGIA” (COMMISSIONE 4)

La Commissione ha affrontato con notevole interesse e partecipazione il
complesso legame tra economia, ecologia ed energia. E’ ormai per noi ovvio
come l’attuale sistema economico abbia creato un’economia violenta,
antropocentrica e malata che sta rapidamente portando verso il disastro. Ad
essa va opposta un’economia nonviolenta, rispettosa della natura e di tutti
gli esseri viventi. Nell’ottica capitiniana del “ad ognuno di fare qualcosa”
abbiamo raccolto una serie di pratiche virtuose che chiediamo di applicare e
promuovere a tutti gli aderenti al Movimento Nonviolento:
1) sviluppare forme di scambi non monetari anche attraverso la creazione di
banche del tempo;
2) riciclare e riparare le cose e gli oggetti, anche sostenendo il piccolo
lavoro artigiano legato a questo, soprattutto nelle sue forme legate al
lavoro femminile e migratorio;
3) creare momenti di scambio di cose ancora utili che non usiamo piu’,
organizzando delle “feste del riuso” nei nostri comuni;
4) coltivare un orto, autoprodurre alimenti;
5) organizzare i nostri acquisti in gruppi di acquisto solidale presso
agricoltori biologici locali, sia per ridurre gli spostamenti della merce,
sia per rafforzare forme di economia locale;
6) sempre in un’ottica di promuovere forme di autoproduzione, si propone di
portare nelle scuole l’esperienza degli orti a scuola e questo anche per far
capire ai bambini l’importanza dell’origine degli alimenti e di un approccio
consapevole ad essi;
7) ricordare l’importanza di potenziare e facilitare l’uso della mobilita’
ciclo-pedonale in citta’, scoraggiando l’uso dell’automobile;
8) praticare e promuovere forme di turismo locale “di vicinato” e
consapevole, anche per ridurre il traffico aereo;
9) applicare e promuovere nei nostri comuni forme di risparmio energetico
sull’illuminazione, sul riscaldamento e sul riutilizzo dell’acqua piovana
nelle nuove costruzioni;
10) sposare l’economia solare (forma di energia alla quale si riconducono
tutte le altre energie rinnovabili alternative, dall’eolico al legno) alla
quale affidarci anche nel piccolo delle nostre case attraverso i pannelli
solari.
Questo decalogo e’ consapevolmente un elenco incompleto delle buone pratiche
possibili che ci portano ad avere stili di vita sostenibili che rientrano
nel desiderio di un vita piu’ sobria e di una politica legata alla
decrescita felice del consumo.
Il Movimento Nonviolento si impegna ad una costante informazione sui temi
trattati (anche attraverso la promozione dell’abbonamento cumulativo tra le
riviste “Azione nonviolenta” e “Gaia”) e soprattutto a farsi promotore di
forme di economia locale che vadano verso la costruzione di vere e proprie
reti di economia solidale.
Approvata all’unanimita’.

17. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
CONCLUSIVA DELLA COMMISSIONE “RISPOSTE DI MOVIMENTO ALLA CRISI DELLA
POLITICA” (COMMISSIONE 5)

Per “crisi della politica” si deve intendere innanzitutto la crisi dei
partiti e dei politici, a partire da quelli di sinistra, che troppe volte
hanno perso il fondamento e il riferimento nella loro cultura e storia di
origine, sino al punto di annullare ogni distinzione concreta fra destra e
sinistra.
Tutto cio’ ha contribuito, complice la “cattiva maestra televisione”, ad un
diffuso imbarbarimento e alla diffusione di una cultura parafascista,
intollerante, nichilista che contagia gran parte della gioventu’.
Di fronte a questo scenario, il Movimento Nonviolento dovra’ impegnarsi
lungo le seguenti linee direttrici:
1) Operare per coinvolgere la cittadinanza in una politica dal basso che
realizzi concretamente l’ideale della omnicrazia capitiniana,
dell’empowerment, dell’arte di non essere governati, dell’autogoverno.
Questo processo sara’ piu’ facile da sviluppare nella piccola scala, ovvero
in singoli quartieri, piccole cittadine e paesi dove tuttora sono piu’ forti
i legami di solidarieta’;
2) In questa opera di diffusione del “potere dal basso” il Movimento
Nonviolento privilegera’ la partecipazione a quelle esperienze di lotta gia’
radicate nel territorio, in difesa di comunita’ minacciate dalla politica
centralista, sviluppista, corruttrice, delle “grandi opere” e della
militarizzazione del territorio (TAV, autostrade, rigassificatori,
inceneritori, basi militari). Gli attivisti del Movimento Nonviolento sono
in grado di contribuire all’addestramento alle lotte nonviolente
coinvolgendo anche settori non sempre in sintonia con tale orientamento
(centri sociali, movimenti antagonisti). Si invita a costituire una banca
dati ed una mappatura delle esperienze in corso;
3) Il Movimento Nonviolento promuove una cultura della nonviolenza intesa
come “rivoluzione permanente” e come “sovvertimento di una societa’
inadeguata” (Capitini) a partire innanzitutto dal proprio specifico di
“opposizione integrale alla guerra”, con un programma costruttivo che
intende realizzare forme di difesa popolare nonviolenta, interna ed esterna,
mediante i Corpi civili di pace, e una diffusa capacita’ di trasformazione
nonviolenta dei conflitti, dal micro al macro, mediante tecniche di
mediazione;
4) Il Movimento Nonviolento continua il suo lavoro di interlocuzione con il
livello della politica istituzionale sia su temi e proposte legislative
specifiche, sia su un confronto culturale che richiami alla loro
responsabilita’ quei politici e quelle istituzioni che troppo spesso si
richiamano alla nonviolenza in termini genericamente retorici;
5) Consapevole dell’enorme portata di questo impegno, il Movimento
Nonviolento si propone di potenziare le proprie strutture e sedi
organizzative, aumentare la partecipazione degli attivisti, migliorare gli
strumenti di comunicazione, a cominciare dalla rivista “Azione nonviolenta”,
e svolgere un capillare lavoro culturale e di formazione in tutte le sedi e
le occasioni propizie, in sinergia con altre associazioni e movimenti
dell’area nonviolenta.
Approvata (3 astenuti).

18. MATERIALI. XXII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO: MOZIONE
CONCLUSIVA DELLA COMMISSIONE “RESISTENZA NONVIOLENTA CONTRO IL POTERE
MAFIOSO” (COMMISSIONE 6)

La commissione, pur ritenendo degna di grande attenzione l’evoluzione della
situazione nelle diverse aree del paese interessate dal fenomeno mafioso, ha
preso in esame in particolare la situazione della Calabria, regione nella
quale tra l’altro si e’ svolto nell’agosto scorso un partecipato incontro
preparatorio al Congresso nazionale.
Il Movimento Nonviolento riconosce in Calabria un’emergenza democratica e
una degenerazione delle condizioni di convivenza civile. Le analisi sul
fenomeno della ‘ndrangheta sono molte. In questo pezzo di Italia si e’
consolidato ed e’ in espansione un sistema mafioso che intreccia e salda i
tre livelli di violenza analizzati da Galtung:
– la violenza diretta: la ‘ndrangheta ha un apparato militare capace ormai
di colpire in qualunque angolo d’Italia e d’Europa, con estrema violenza
come si e’ visto con la strage di ferragosto in Germania;
– la violenza strutturale: essa ha un totale controllo del territorio
fondato su reti familistiche di affiliazione, che non generano pentitismo,
che situa i propri uomini in tutti i luoghi di incontro tra i bisogni delle
persone e la loro soddisfazione. Cio’ che in altri luoghi d’Italia e’ un
diritto – cure ospedaliere, lavoro, sicurezza ecc. – in Calabria e’ una
elargizione del potere mafioso a cui si contraccambia con il voto di
scambio. La presenza mafiosa e’ ormai trasversale ai diversi partiti di
destra e sinistra;
– la violenza culturale: l’espansione del sistema di violenza genera
rassegnazione nelle popolazioni piu’ anziane e ammirazione in buona parte
delle piu’ giovani, che vedono in questo centro di potere una garanzia di
affermazione e rispetto dei propri “diritti”, in un circolo perverso che
genera nuovi affiliati e aumenta la capacita’ di dominio e controllo.
*
Di fronte a un contesto di questo tipo il Movimento Nonviolento non crede
che ci si possa limitare a “fare il tifo” per i pochi magistrati coraggiosi,
isolati, e osteggiati dal potere politico, ma ritiene che queste condizioni
possano costituire un importante laboratorio nel quale la nonviolenza
italiana si misura con un sistema interno di violenza. Non si parte da zero
ma da un’esperienza maturata negli anni, a partire dall’impegno di persone
come Danilo Dolci, Peppino Impastato, Placido Rizzotto e dagli
approfondimenti e iniziative sviluppate in Sicilia, anche con il contributo
di Libera e di tanti amici della nonviolenza.
A questo scopo il Movimento Nonviolento intende muoversi su alcune
direttrici:
a) sostenere, per quanto nelle sue possibilita’ e in particolare attraverso
i propri iscritti residenti in Calabria, la costituzione di una rete
nonviolenta regionale che ha mosso il primo passo proprio nell’incontro di
agosto promosso dal Movimento Nonviolento a Palmi. All’interno di questa
rete vede con particolare interesse la costruzione del progetto “Satyagraha
in Calabria”, proposto al Congresso da un nostro iscritto, e che prevede il
coinvolgimento sul focus antimafia dei diversi centri di pace e nonviolenza
presenti in regione;
b) il Movimento Nonviolento vede con altrettanto interesse la realizzazione
di un seminario su “mafia e nonviolenza” che la rete Ipri – Corpi Civili di
Pace sta preparando per la prossima primavera a Stilo, al quale non fara’
mancare il suo contributo di idee, oltre a mettere a disposizione “Azione
nonviolenta” per i materiali preparatori e per la pubblicazione dei
risultati;
c) infine, impegna il proprio Coordinamento nazionale ad organizzare in
tempi congrui un campo estivo in Calabria di formazione alla nonviolenza in
collaborazione con i centri nonviolenti della regione.
Approvata (1 astenuto).

DOCUMENTI. LA “CARTA” DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l’esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell’apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita’ mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d’azione del movimento nonviolento sono:
1. l’opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l’oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell’ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un’altra delle forme di violenza dell’uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell’uccisione e della lesione fisica, dell’odio e della menzogna,
dell’impedimento del dialogo e della liberta’ di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l’esempio, l’educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

PER SAPERNE DI PIU’
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: [email protected]
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l’altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: [email protected],
[email protected], [email protected], [email protected]
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: [email protected]

NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 270 dell’11 novembre 2007