L’Italia “zona libera da armi nucleari” – La legge d’iniziativa popolare

L’Italia “zona libera da armi nucleari”
La legge d’iniziativa popolare

La legge d’iniziativa popolare per dichiarare l’Italia zona libera da armi nucleari è stata depositata alla Corte di Cassazione mercoledì 25 luglio scorso. La proposta di legge è stata pubblicata nel n.172 del 26 luglio 2007 della Gazzetta Ufficiale.
Di seguito la legge.
Art.1 – Obiettivi e finalità.
Il territorio della Repubblica Italiana, ivi compresi lo spazio aereo, il sottosuolo e le acque territoriali, è ufficialmente dichiarato “zona libera da armi nucleari”.
2. Il transito e il deposito, anche temporaneo di armi nucleari e di parti di armi nucleari non è ammesso in nessuna circostanza sul territorio della Repubblica, così come individuato al comma 1.
3. Il Governo provvede ad adottare tutte le misure necessarie, sia a livello nazionale che internazionale, per assicurare la piena applicazione del presente articolo entro e non oltre il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
Art.2 – Entrata in vigore
1. la presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Il Comitato Promotore, composto da 53 associazioni, reti, riviste, movimenti e coordinamenti di enti locali in rete, intende dar via alle procedure di raccolta nella settimana della Pace dal 1 al 7 ottobre prossimi. La raccolta firme, ne occorrono 50.000, proseguirà per sei mesi.
Il 5 agosto scorso, ad Aosta, nell’ambito della festa dell’Espace Populaire “Espacété”, per ricordare Hiroshima e Nagasaki e per riflettere ancora sul nucleare, è stato proiettato, in collaborazione col Centro Studi Sereno Regis di Torino, il documentario “Le gru di Sadako: l’umanità contro l’atomica” (una collaborazione/realizzazione di Beati i costruttori di Pace) che ripercorre la storia del nucleare militare a partire da Hiroshima sino ad oggi. È stata anche presentata la legge d’iniziativa popolare per dichiarare l’Italia zona libera da armi nucleari e sono stati distribuiti i documenti sul comitato “Via le bombe” per l’eliminazione delle bombe atomiche da Aviano e dall’Italia e su “Mayors for Peace” la Conferenza dei Sindaci di tutto il mondo, ufficialmente registrata come ONG al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite nel marzo del 1990 e nel 1991 ONG di seconda categoria (cosiddetta ONG con “Special Consultative Status”) registrata presso il Consiglio Economico e Sociale, il cui principale obiettivo è lavorare a livello internazionale per elevare la consapevolezza rispetto all’abolizione delle armi nucleari. Attualmente sono 1732 le città che hanno aderito a Mayors for Peace appartenenti a 122 paesi del mondo, tra cui anche Aosta.
L’Italia ha ratificato nel 1975 il Trattato di Non Proliferazione nucleare (TNP), impegnandosi (art.2) come Stato a non produrre né acquisire in alcun modo armi atomiche. Invece sul nostro territorio sono custodite 90 testate atomiche: 50 nella base USAF di Aviano e 40 nell’aeroporto militare di Ghedi (Brescia)
Il sito ufficiale della Campagna per la proposta di legge è www.unfuturosenzatomiche.org.
Ne parliamo con Giovanni Salio, già ricercatore presso il Dipartimento di Fisica Generale dell’Università di Torino e presidente del centro studi Sereno Regis di Torino e con Piercarlo Racca del Coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento e del Centro studi Sereno Regis e con tutti gli amici e i persuasi della nonviolenza che vorranno sostenere la legge e costituire un comitato locale.
Il 5 ottobre 2007 ore 21 all’Espace Populaire di Aosta

Silvia Berruto
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