PROGETTO PILOTA EDU-PACE TRIENNALE

Proposta : Progetto pilota di educazione alla pace su base triennale per le classi III-IV e V elementari del Plesso Parri.

Soggetto proponete: il gruppo Edap (Educazione alla Pace) del Centro Studi Sereno Regis di Torino.

Descrizione percorso: sarà articolato in tre proposte alle quali potranno aderire un numero di classi da un minimo di 1 a un massimo di 3, in base alla copertura economica, che si svilupperanno nel triennio.
– Anno scolastico 2007-2008 : Né bulli né arrabbiati;
2008-2009 : Mediazione tra pari e
2009-2010 : Non c?è pace con le mine.
Premesse:
L?esperienza quotidiana ci porta spesso alla necessità di convivere e confrontarci con persone, idee e situazioni che trasmettono valori e punti di vista che non condividiamo. Spesso tali occasioni si trasformano in conflitti, litigi, tensioni.
La domanda è: le competenze per affrontare in modo non distruttivo tali situazioni possono essere apprese, tramite interventi formativi adeguati e specifici?
La risposta dell?educazione alla pace è affermativa. La buona gestione dei conflitti si impara. Una sana alfabetizzazione al proposito – il più precoce possibile – può ottenere effetti compensatori molto evidenti, tanto più se questi processi di apprendimento coinvolgono gli adulti, attraverso il classico meccanismo dell?insegnare per imparare.
L?idea di fondo che anima il progetto è la considerazione che i conflitti siano inevitabili e soprattutto che esista un modo nonviolento per gestirli, senza per questo arrivare né alla tacita sottomissione né alla prevaricazione.
Il conflitto si può gestire e utilizzare come opportunità di espressione dei propri bisogni e delle proprie attese, come momento di positiva affermazione della propria personalità, per viverlo come situazione di crescita personale e di gruppo.

PRIMO ANNO : PER CLASSI TERZE ELEMENTARI
– NE? BULLI NE? ARRABBIATI
Un approccio divertente e snello alla trasformazione nonviolenta dei conflitti con giochi e esercizi per far riflettere i ragazzi sulle dinamiche conflittuali che si creano a vari livelli e sulle possibilità di uscita. Programma:
Primo incontro (2 ore)
– le emozioni: Riconoscere le proprie emozioni e dar loro un nome; Acquisire consapevolezza dei propri comportamenti e sentimenti nelle relazioni con gli altri;
– La comunicazione empatica: Capacità di ascolto; Imparare a capire e farci capire
Secondo incontro (2 ore)
– la conoscenza, la fiducia e la valorizzazione: Stare bene e crescere; Imparare a valorizzare se stessi e gli altri
– la paura: Conoscerla, affrontarla e superarla; La paura degli altri
– uguali ma diversi: La diversità come risorsa e non come problema; Conflitto della diversità
Terzo incontro (2 ore)
– il conflitto: Analisi delle dinamiche e modalità di gestione; Paure e atteggiamenti che si assumono
Le strategie: che animale sei?
Quarto incontro (2 ore)
– litigare senza farsi male: Tra i due litiganti ?; Cooperazione e processi decisionali; Creatività e fantasia

SECONDO ANNO : PER CLASSI QUARTE ELEMENTARI
– MEDIATORE SEI TU ? percorso di mediazione fra pari
OBIETTIVI
Fornire le competenze per svolgere il ruolo di mediatore in un conflitto fra pari e per mediare conflitti in cui si è coinvolti in prima persona
CONTENUTI
Apprendimento delle tecniche di mediazione: ascolto attivo, comunicazione non violenta (in particolare attraverso l?utilizzo della tecnica delle domande aperte), neutralità, consapevolezza degli stati emotivi, quello che non deve fare un mediatore (le differenze tra il giudice e il mediatore)
METODOLOGIA
La metodologia sarà di tipo interattivo, simulazione di casi in cui a turno ognuno proverà a mediare un conflitto, lavori in piccoli gruppi a cui seguirà l?elaborazione in plenaria.
Programma: 4 incontri di 2 ore con gruppo selezionato di ragazzi (max 15 per gruppo)

SUPERVISORI DEI MEDIATORI (gruppo insegnanti)
OBIETTIVI
Fornire contemporaneamente anche agli adulti le basi perché siano in grado di supportare i neo-mediatori nel loro compito. Sperimentare la mediazione in prima persona e la gestione costruttiva dei conflitti
CONTENUTI
Apprendimento delle tecniche della mediazione: ascolto attivo, comunicazione non violenta, la neutralità, le differenze tra il ruolo di giudice e di mediatore, come si svolge una supervisione di un caso di mediazione.
METODOLOGIA
La metodologia sarà di tipo interattivo, simulazione di casi in cui a turno ognuno proverà a mediare un conflitto e chi assiste a svolgere la supervisione, lavori in piccoli gruppi a cui seguirà l?elaborazione in plenaria.
Programma : 3 incontri di 2 ore con il gruppo scelto di insegnanti

TERZO ANNO : PER CLASSI QUINTE ELEMENTARI
REALIZZAZIONE DEL PROGETTO NON C?è PACE CON LE MINE: PERCORSO DI EDUCAZIONE ALLA PACE (CAMPAGNA ITALIANA CONTRO LE MINE)
Passando dal micro-al macro un percorso strutturato per :
– sensibilizzare alla tematica relativa alle mine antipersona
– stimolare discussione sulle conseguenze dei conflitti armati
– contribuire a sviluppare personalità solidali e cooperative
– realizzare eventi di sensibilizzazione coi ragazzi come protagonisti

Parallelamente durante uno di questi tre anni si offre un percorso per gli insegnati che desiderano approfondire questi temi e strumenti : sulla trasformazione nonviolenta dei conflitti
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA PRATICA DELLA NONVIOLENZA PER INSEGNANTI
I° incontro: 3h
Il paradigma della nonviolenza nel conflitto. Strategie personali nell’affrontare il conflitto

II° incontro: 3h
Conoscere i conflitti : tipologie, articolazioni, analisi di situazioni conflittuali

III° incontro: 3h
Competenze per un approccio nonviolento al conflitto: la comunicazione (affermazione positiva, ascolto, messaggio io)
IV° incontro: 3h
Competenze per un approccio nonviolento al conflitto: il decentramento e l’empatia; la cooperazione nella ricerca delle soluzioni