11 settembre, Bush ha mentito

Philip J. Berg, William Rodriguez, “11 settembre, Bush ha mentito. Il documentato atto d’accusa del guardiano delle Twin Towers”, Editori Riuniti, Roma 2006, p. 143

dell’edificio, perfetto conoscitore dei passaggi, delle scale, delle uscite d’emergenza, dei sotterranei, è riuscito a guidare i vigili del fuoco e i soccorritori, fino al momento del crollo. Ha rischiato la vita, è stato elogiato e decorato dalle autorità. Ma la ricostruzione fatta dall’Amministrazione Bush del terribile attentato non lo ha convinto. Rodriguez è stato testimone diretto di un evento radicalmente diverso da quello raccontato. Si è affidato perciò a un importante studio legale dalla Pennsylvania, per sostenere e documentare la sua accusa. Questo libro la riproduce nella sua interezza, dubbio per dubbio, contestazione per contestazione, menzogna per menzogna. Da dove provenivano gli scoppi distintamente uditi da Rodriguez e da altri, molto prima del crollo? Perché gli aerei dirottati, in volo sul paese meglio difeso del mondo, non sono stati intercettati? Perché e come è crollato il cosiddetto «Edificio 7»? Dove è caduto esattamente e perché, il misterioso «Volo 93»? Come hanno potuto, terroristi senza alcuna esperienza di volo guidare un possente Boeing proprio contro il Pentagono, nel luogo più inaccessibile e protetto del pianeta? A cinque anni dal terribile attentato al World Trade Center, una parte crescente dell’America si interroga sulle macroscopiche contraddizioni della versione ufficiale. Nessuno può essere in grado di dire come si sono svolte effettivamente le cose quel giorno. Ma un punto sembra ormai acquisito, come questo atto d’accusa dimostra: George Bush ha mentito.