Porre fine alle sofferenze nel Medio Oriente

Contributo di Michael Lerner tratto dalla rivista online LA NONVIOLENZA E’IN CAMMINO (del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, e-mail: [email protected])
nel Numero 1362 del 20 luglio 2006 viene pubblicato l’articolo di M. Lerner (tradotto da Maria Di Rienzo) che trovate in allegato.

Qui di seguito qualche info su M. Lerner e il link alla sua rivista: Tikkun”.

Il rabbino Michael Lerner, nato 61 anni fa nel New Jersey,e’ cresciuto in un ambiente familiare immerso nella politica. I suoi genitori erano leader del movimento sionista negli Stati Uniti nel periodo precedente la seconda guerra mondiale. Dopo la guerra, suo padre divenne giudice e sua madre consigliere politico e capo della campagna elettorale per un senatore. Icone del partito democratico come Adlai Stevenson e Harry Truman passarono per casa negli anni in cui Lerner cresceva, e quando si presento’ all’ammissione al college, John F. Kennedy gli scrisse una lettera di raccomandazione. A dodici anni leggeva i resoconti del Congresso e notava la differenza tra quello che i politici dicevano e come votavano in realta’.
Vedeva altrettanta ipocrisia anche nel mondo ebraico. Dice Lerner “Da un
lato, le sinagoghe negli anni ’50 erano piene di persone che sviluppavano
ideali alti; dall’altro, era evidente che il risultato finale erano il
materialismo e il consumismo”. In seguito, Lerner scopri’ il libro di
Abraham Joshua Heschel Dio alla ricerca dell’uomo. Per anni lesse un
capitolo a settimana e, finito il libro, lo ricominciava. Adolescente,
incontro’ Heschel che lo invito’ a studiare al Jewish Theological Seminar a
New York. Qui Lerner scopri’ che alcuni ebrei rifiutavano l’Ebraismo
americanizzato che lui conosceva, e sostenevano che aveva poco a che fare
con il messaggio centrale della religione. Fu il suo primo incontro con una
critica ebraica dell’Ebraismo e getto’ le basi della sua successiva campagna
per un rinnovamento della fede. Nel 1966 Lerner visse per diversi mesi in un
kibbutz in Israele. Benche’ l’ambiente socialista del kibbutz gli
dimostrasse che le persone potevano essere motivate da riconoscimenti non
materiali, gli rivelo’ anche quello che egli percepi’ come difetto centrale
del socialismo: l’assenza di un elemento spirituale. Alla fine degli anni
’60, Lerner era diventato un leader del movimento statunitense contro la
guerra. Era uno dei membri dei Sette di Seattle, un gruppo di attivisti
denunciati dal governo federale per utilizzare le proprieta’ dello stato (il
telefono) con l’intento di incitare alla rivolta (una protesta contro la
guerra nel Vietnam). Il capo dell’Fbi J. Edgar Hoover chiamo’ Lerner “uno
dei criminali piu’ pericolosi degli Stati Uniti”. Lerner fu incarcerato al
penitenziario federale di Terminal Island per disprezzo della corte. Le
accuse di cospirazione furono in seguito ritirate e le leggi in base alle
quali erano state portate furono dichiarate incostituzionali. Quando il
movimento contro la guerra perse vigore, Lerner attribui’ parte della
responsabilita’ a cio’ che chiamo’ un “surplus di impotenza” negli attivisti
stessi. Essi non potevano riconoscere i loro successi perche’ “ridefinivano
continuamente i criteri in base ai quali definire il successo in un modo che
li faceva sentire dei falliti”. Il desiderio di comprendere questa
“patologia” autodistruttiva porto’ Lerner a studiare psicoterapia. Voleva
anche analizzare la sua vita emotiva. Dice Lerner, “Scoprii che ero troppo
severo nei miei giudizi, specialmente nei confronti dei miei genitori”.
Fini’ il suo secondo PhD (il primo era in filosofia) al Wright Institute nel
1977 e incomincio’ a lavorare come psicologo clinico. Tra la fine degli anni
’70 ed i primi anni ’80 Lerner viveva con disagio crescente lo spostamento
politico della comunita’ ebraica dal polo liberal a quello conservatore.
Cio’ lo condusse alla fine a fondare la rivista “Tikkun” nel 1986. Il suo
obiettivo era rivitalizzare le voci liberal e progressive degli ebrei
americani. Ma l’attivismo di Lerner non si limita al Medio Oriente ed ai
circoli ebraici statunitensi. Oggi “Tikkun” (che significa in ebraico
riparazione, guarigione o trasformazione) aiuta i liberal di tutte le
culture e confessioni a integrare nelle loro vite la dimensione politica e
quella spirituale. E’ una rivista molto considerata anche nel dibattito
culturale a livello accademico su questioni sociali cruciali. Lerner e’
stato consigliere di Bill Clinton nel primo mandato. Recentemente, Lerner ha
formato la Tikkun Community, un gruppo interconfessionale aperto ai laici,
impegnato per la pace in Medio Oriente, la nonviolenza, la consapevolezza
globale, la salute ecologica. Rabbi Lerner conduce servizi in diversi luoghi
a San Francisco. La sua congregazione, Beit Tikkun, e’ un frutto del
movimento Jewish Renewal, che unisce alla spiritualita’ un richiamo
all’azione sociale per il cambiamento. Il libro di Lerner Jewish Renewal: a
Path To Healing And Transformation delinea il suo progetto per rivendicare
lo spirito rivoluzionario dell’ebraismo. Il discorso si allarga a tutte le
altre religioni in Spirit Matters. Nel dibattito statunitense sul conflitto
tra Israele e Palestina la voce di Lerner e’ emersa come una delle piu’
equilibrate. Il suo ultimo libro Healing Israel/Palestine incoraggia
entrambe le parti a riconoscere il proprio e altrui dolore e ad affermare la
dignita’ innegabile dell’altro. Il ruolo della Tikkun Community a questo
riguardo e’ educare il pubblico, i media, il mondo accademico, le
istituzioni politiche ed i rappresentanti eletti ad un percorso di pace e
sicurezza comune per Israele ed il popolo palestinese. Opere di Michael
Lerner: Jewish Renewal: A Path to Healing and Transformation (Putnam, poi
Harper Collins, 1995); con Cornel West: A Dialogue on Race, Religon and
Culture in America (Putnam, poi Penguin); The Politics of Meaning: Restoring
Hope and Possibility in an Age of Cynicism (Addison Wesley Longman/Perseus
Books); Spirit Matters (Walsch Books/Hampton Roads); Healing
Israel/Palestine (Tikkun Books, North Atlantic Books, 2003); The Left Hand
of God: Taking Back our Country from the Religious Right (Harper, 2006).
Sito: www.tikkun.org Altri piu’ ampi testi di e su Michael Lerner sono ne
“La domenica della nonviolenza” n. 19]