Lanza del Vasto

Anne Fougère e Claude-Henri Rocquet, “Lanza del Vasto. Pellegrino della nonviolenza, patriarca, poeta”, Paoline, Milano 2006, p. 250

Perché pubblicare un profilo su Lanza del Vasto? Il centenario (2001) è da poco passato, ma vale la pena ancora far conoscere a un maggior numero di persone un personaggio come lui: profeta e servitore di pace, della nonviolenza, dell?ecologia dell?universo, del primato della persona e della coscienza. Maestro di vita spirituale.
Tratti caratteristici di questa opera. È un po? il «libro della memoria» di due persone che lo hanno conosciuto direttamente e quindi ne ripercorrono la vita, gli eventi e il pensiero in maniera più personalizzata. Sui passi e sull?onda della memoria, perciò, si disegnano i segmenti di questo patriarca della pace, della nonviolenza, ma anche del profeta dell?ecologia dello spirito e del cosmo. Che cosa rintracciare per primo in Lanza del Vasto, un uomo così poliedrico?, si domandano i due autori di quest?opera. Risulta difficile, infatti, definirne i tratti, ma senz?altro è stato un infaticabile camminatore: ha lambito i venti e le creste del mondo pur di seminare ovunque la nonviolenza. Si è fermato solo alla fine, quando, recatosi in Spagna per fondarvi una scuola spirituale di danza e di canto, muore a Murcia per essersi bagnato nell?acqua ghiacciata di un torrente. Non si arrendeva.
La sua figura è molto simile a un cristallo, in cui in ogni faccia si ritrova un aspetto nuovo: il filosofo, il teologo, il musico, il poeta, il contemplativo, l?amico, e quant?altro. È un volume da leggere con la medesima passione di coloro che l?hanno scritto, perché ha un?organicità biografica insolita.
Gli autori, Anne Fougère e Claude-Henry Rocquet hanno conosciuto personalmente Lanza del Vasto.