Le radici dell?azione di pace

«Una dottrina può confutare un?altra dottrina, ma una vita, chi può confutarla?». Con queste parole Beppe Marasso introduce il libretto di Achille Croce, I mezzi della pace. L?Autore (1935-2003) è stato un animatore della nonviolenza un Val di Susa e nel torinese, fino dagli anni ?60, con l?azione, con la riflessione e soprattutto con la profonda mitezza e dolcezza della sua personalità. In Achille abbiamo visto che nonviolenza e umiltà serena, spirito religioso aperto, non sono affatto una debolezza, ma una forza interiore che produce attività costruttiva e assertività esemplare.
In queste pagine riascoltiamo la sua voce e rivediamo il suo volto. In 25 brevi capitoli Achille risponde alla frequente domanda «Che cosa posso fare io per la pace?». Tutti possiamo fare molto, perché la pace «comincia dal cuore di ogni uomo» e «sono gli atti e i pensieri individuali che, secondo la loro natura e sommandosi gli uni agli altri, sviluppano una forza determinante nel bene e nel male». Ciascuno può riformare e rigenerare la propria vita, cuore e azioni nel concreto quotidiano, nella pulizia interiore, nel lavoro solidale e manuale, nella semplicità di vita, nella collaborazione sociale, nell?apertura a religioni e civiltà, nel negare collaborazione ad ogni forma di violenza, nella veridicità, pazienza, perdono, e continua ricerca della verità. Ogni punto è presentato in forma semplice e chiara, con tante citazioni sagge, sul fondamento trasparente dell?esperienza personale.
Certo, si potrebbe obiettare che le grandi violenze sono prodotte anche da strutture violente, grandi mali solidificati, che vanno smontati con azioni strutturali e politiche. Ma non si può dubitare che anche l?azione politica è compiuta da persone, la cui qualità interiore diventa la qualità della loro azione. Non ne dubita l?Autore, che dell?azione per la pace vuole sottolineare la radice interiore, la cui fecondità ha dimostrato con la propria vita.