Il nucleare
Angelo Baracca, “A volte ritornano: il nucleare. La proliferazione nucleare ieri, oggi e soprattutto domani”, Jaca Book, Milano 2005, p. 382
Questo saggio non è, non vuole, e non può essere tranquillizzante: anzi, è stato scritto proprio per inquietare, perché solo una sana e consapevole inquietudine potrà salvarci dalla guerra nucleare. L’incubo nucleare, che ha gravato sui destini dell’umanità nei decenni della Guerra Fredda, è stato rimosso (con la complicità degli organi cosiddetti di informazione) ma non è affatto scomparso: è anzi in agguato, più vivo che mai, tanto che sta assumendo nuove sembianze, più subdole ma più pericolose. La Corea del Nord o l’Iran (appena ieri l’Iraq) non sono altro che specchietti per le allodole per coprire queste tendenze e giustificare il mantenimento e il perfezionamento degli armamenti nucleari, in primo luogo degli Stati Uniti, di Israele e degli altri Stati nucleari.
La scomparsa dell’Unione Sovietica aveva aperto l’illusione che gli armamenti nucleari potessero venire eliminati per sempre, pur se in modo graduale, dalla faccia della Terra. Quella speranza si è però dissolta nel giro di pochi anni e, mentre il nuovo mondo unipolare mostrava il suo vero volto, si è anzi scatenata una ricerca frenetica di armi nucleari di tipo completamente nuovo, che si possano usare sul campo di battaglia, cancellando la fondamentale distinzione tra guerra «nucleare» e «convenzionale». La popolazione mondiale viene tenuta all’oscuro di queste manovre. Questo saggio è stato scritto con il proposito di documentare, denunciare e rendere fruibili da parte di tutti gli sviluppi e i rischi delle nuove tendenze degli armamenti nucleari. Per questo scopo, esso prende le mosse da un riesame degli ultimi 60 anni della storia mondiale incentrato sul ruolo delle armi, delle strategie e della diplomazia nucleari. Opportune Appendici e Schede consentono a qualsiasi lettore di comprendere tutti gli aspetti tecnici rilevanti. I testi dei trattati internazionali più importanti sono per la prima volta riportati integralmente in italiano. Per completezza viene presentata anche un’analisi critica del nucleare cosiddetto «civile», che oggi viene riproposto da varie parti. Questa ricostruzione consente di valutare in tutti i suoi aspetti la svolta seguita al crollo dell’Unione Sovietica; di comprendere la natura e i limiti del regime di non proliferazione stabilito con il Trattato di Non-Proliferazione del 1970, integrato dai trattati degli anni ’90; di cogliere così la piena rivalutazione che hanno avuto gli armamenti nucleari, e le tendenze nuove e pericolosissime per la loro radicale innovazione. Queste ultime informazioni vengono fornite per la prima volta in modo completo e accessibile al pubblico italiano. A fronte di questi sviluppi, quel regime di non proliferazione risulta superato e impotente. Oggi più che mai il solo obiettivo che può ritenersi efficace è quello della totale e definitiva eliminazione dalla faccia della Terra di tutti i tipi di armamenti nucleari, passati, presenti e soprattutto futuri.