La mia storia

La mia storia. la tua storia, il nostro futuro

Nanni Salio

Il gioco di ruolo La mia storia. la tua storia, il nostro futuro permette di simulare la complessa storia del conflitto israelo-palestinese

Premesse:

Se l’educazione alla pace è innanzi tutto educazione alla trasformazione nonviolenta dei conflitti, dal micro al macro, disponiamo oggi di un utilissimo strumento per sperimentare concretamente cosa significa tutto ciò. Da tempo, i giochi di ruolo vengono utilizzati per affrontare questioni complesse, globali e controverse, per calarsi in situazioni reali e comprendere i diversi punti di vista degli attori in gioco, senza cadere in futili stereotipi che bloccano la comunicazione, aumentano la tensione sino a favorire l’esplosione della violenza e impediscono la soluzione creativa del conflitto.
Il gioco di ruolo permette a studenti, insegnanti, attivisti dei movimenti per la pace, di vivere in maniera più diretta, ma pur sempre decentrata, le ragioni, le paure, le sofferenze degli uni e degli altri, evitando le contrapposizioni superficiali e banali tipiche del confronto puramente verbale di molti sterili dibattiti, che troppo spesso finiscono di suscitare solo un tifo da stadio.

Come si gioca:

Il gioco prevede la partecipazione di un numero massimo di 14 personaggi che si identificano in ebrei israeliani, altri 14 palestinesi e 6 cittadini di diversi paesi. Per ognuno è prevista una scheda di ruolo che viene consegnata all?inizio dell’attività, a sua volta strutturata in due parti. La prima è centrata sulla storia, secondo le narrazioni dei due punti di vista, esaminati prima separatamente e poi insieme. La seconda affronta l?analisi e la trasformazione del conflitto, mettendo in evidenza in particolare le metodologie nonviolente. Per prepararsi a ognuna delle due fasi, i partecipanti possono accedere a una considerevole quantità di documentazione (libri, articoli, video, bibliografie, siti Internet), accuratamente selezionata e messa a disposizione per conoscere la storia e le dinamiche del conflitto in corso.

Quanto dura:

La scansione temporale può essere calibrata a seconda delle esigenze specifiche dei partecipanti, ma richiede non meno di un giorno e mezzo e può essere preceduta da una o due sessioni preliminari di un paio d’ore ciascuna.

A cosa serve:

Il gioco di ruolo La mia storia. la tua storia, il nostro futuro, ideato da Angela Dogliotti Marasso e Maria Chiara Tropea per le Edizioni Gruppo Abele di Torino, permette di simulare la complessa, difficile e sofferta storia del conflitto israelo-palestinese seguendo una metodologia attiva, coinvolgente, efficace al fine di acquisire le competenze fondamentali necessarie per affrontare costruttivamente e creativamente anche i conflitti più spinosi.

In un momento in cui è sempre più evidente a un gran numero di persone che la guerra non consente di raggiungere una soluzione stabile ed equa, i segnali di speranza vengono da quelle componenti della società civile che non si rassegnano e continuano il lavoro ?dal basso? di incontro, riconoscimento, ricerca creativa, che i vertici politici e i gruppi oltranzisti non sono stati sinora in grado di realizzare.

L’Accordo di Ginevra elaborato da autorevoli esponenti della società civile israeliana e palestinese costituisce un esempio concreto del cammino che è possibile compiere. Anche noi, come parti esterne internazionali, possiamo svolgere un ruolo efficace nel creare quei presupposti culturali indispensabili per facilitare la trasformazione nonviolenta del conflitto e il successivo cammino verso la riconciliazione di due popoli che la storia ha unito nel bene e nel male e che possono riconoscersi nella loro comune umanità.